@ mondomeme
Salve, a tutti. E' passato un po' di tempo dal messaggio che avevo scritto. Ho lasciato perdere la questione per mancanza di tempo e adesso mi trovo di nuovo a affrontare questo problema, o meglio una variante. Io devo avere a disposizione nei live vari suoni a disposizione su una tastiera, magari anche 4 alla volta. Fino ad adesso mi sono affidato solo ai suoni delle tastiere che uso: una mm6 e una psr-6000 (non mia). Quello che vorrei è poter "programmare" i suoni per i live a casa e poi magari metterli una chiavetta usb per utilizzarli in live. Devo decidere se comprare una workstation oppure investire su un altro tipo di setup. Chiedo i vostri consigli che fino ad adesso mi sono stati molto utili. Grazie
per il tipo di lavoro che necessiti ovviamente una workstation sarebbe la cosa migliore, ne esistono di tutte le marche, peso, dimensioni, costi...chiaramente cambiano il suono e le prestazioni tra i vari modelli.
praticamente qualsiasi sintetizzatore digitale o workstation oggi (ma anche stage pianos evoluti come roland rd800 o rd2000) consente di dividere la tastiera (splittare) in piu zone ognuna indipendente sia nei suoni che spesso nell'effettistica, e ovviamente anche di sovrapporre piu suoni (ad esempio un pianoforte con un pad), e in piu tutti gli strumenti degli ultimi anni possiedono parecchia potenza polifonica e quindi consentono di sovrapporre piu suoni pur mantenendo un buon numero di note suonabili, a differenza di un tempo quando con sole 16 voci psr esempio se sovrapponevi due suoni eri gia a 8 voci e se i suoni usavano piu di un oscillatore era anche peggio.
la scelta dipende quindi da diversi fattori, oltra la preferenza riguardo un particolare marchio che puo essere roland, korg o yamaha, a livello sonoro (ogni marca ha un po il suo suono), vanno considerati l'estensione (se bastano 61 tasti o se ne servono 76 o addirittura se si é pianisti seri 88 tasti pesati), il peso e la difficolta di trasporto, anche l'interfaccia utente con cui ci si trova meglio e...anche il prezzo ovviamente (tenendo conto che anche se non sempre cosi di solito piu si spende piu si hanno migliori prestazioni).
sul fatto della chiavetta usb non ho capito, una volta programmati i suoni a casa e memorizzati nello strumento essi rimangono in memoria anche quando lo spegni, non devi ricaricarli ogni volta prima del live.
diverso é se invece che ne so tu hai lo strumento a casa, lo programmi e poi dal vivo non porti il tuo ma ti fanno trovare uno strumento identico (situazione molto rara a meno che non suoni con sting) in quel caso certamente, porti il tuo backup su chiavetta e prima del concerto carichi i suoni dentro la tastiera, che dovrá essere identica oppure compatibile con la tua (anche qui discorso abbastanza lungo se si va nel dettaglio).