@ grangarage
Buonasera a tutto il forum e un complimento a TUTTI per gli enormi consigli costruttivi che tutti date a tutti semplicemente per amore della musica e della stima e simpatia innata che si ha quando incontra un musicista...Sono un tastierista vecchia scuola, roland A90 rack infiniti ecc...:)) voglio azzerare tutto e acquistare un nuovo set-up, chiedo consiglio a Voi tutti.
Necessita estrema è:
- il peso, meno possibile
- avere tastiera che si splitta almeno in 3 Parti ( fender/brass/archi) ( organ/sinth/brass) (piano/Archi/sinth) ecc,
splittaggio con + o meno facilità ma tenete presente che vengo da a90 + expander vari non mi spavento a programmare A CASA:)).
- suoni vintage classici + sinth ( cosi evito di acquistare nuovo sinth)
- piccolo campionamento per intro ecc
- arpeggiatore.
Dalla futura tastiera che acquisterò vorrei abbia un elevata "forza e dinamica" nei suoni e non suoni che spariscano una volta in live..
Aiutatemi se potete... ero orientato su kurzweil PC3K o Nordstage. ma...a Voi!
Meglio le lasagne o i tortelloni?
Chi può dirlo è sostanzialmente questione di gusti.
Premesso che il nord stage 3 finora si è visto solo sulla carta e su youtube , ma non provato personalmente, sono due macchine abbastanza diverse.
Il pc3k è una workstation tradizionale multitimbrica a 16 parti con un engine di synth direi stile modulare ( vast) un po' difficile da padroneggiare ma molto potente una volta imparato, ha buonissimi suoni orchestrali e synth ianche buoni elettrici, i piani acustici per i live vanno bene ma mostrano i loro anni in studio. Però hai comunque 126mb da riempire con nuovi campioni magari di piano e di qualcosina d altro.inoltre ha un discreto emulatore di hammond e una varietà di effetti veramente grande.
Il nord invece è uno stage piano evoluto , ma che signor stage piano, molto,molto immediato da usare, ha una emulazione hammond sicuramente superiore alla pc3k e dei campioni di piano acustico migliori e più dettagliati , la gestione di split e layer e degli effetti è immediata ( sebbene riguardo alla sezione effetti pc3 rimanga più potente e flessibile, ma meno immediata da controllare , in pratica con ns3 vedi il pannello esai che effetti sono applicati ad una patch e sai quali sono le manopole che li regolano per modificarli, con pc3 no devi andare di menu diving o programmare bene e scrivere nelle info la funzione dei vari slider che cambia da programma a programma in linea di massima).con la versione 3 anche la sezione synth sembra bella potente anche se dovrei possederla per dirti se sia meglio o peggio di pc3k , credo comunque pc3k sia più potente se devi fare cose complicate ma molto meno immediato. Le librerie nord per i vari suoni orchestrali e campioni sono abbastanza valide magari sui brass un po' meno ma non usandoli mai non mi sbilancio. Deve piacerti la filosofia dei due slot per tipo suono che ha lo stage non avendo multitimbricita su 16 canali midi e devi poter digerire i punti di split prefissati ( io con la mia electro non ho mai avuto grossi problemi ma ognuno è fatto a modo suo).
In conclusione la scelta è soggettiva . Io ora come ora da possessore di pc3 e nord electro 5 avendo i soldi e volendo fare un update preferirei una nord stage 3 in quanto la filosofia e semplicità delle nord non ha eguali. Pc3k è bello ,ma devi avere un sacco di tempo da investire nel programmarlo ( cosa che io con figlia piccola non ho più ) , con nord stage ci metti nulla ( io ho creato al volo patch su un ns2 provandolo in negozio e riuscendo a raggiungere in pochi min un suono al 99% uguale a quello che avevo in mente), insomma meno tempo a programmare e pensare e più tempo a suonare.