@ pj_korg_tri
ok... ricevuto.
allora vado a vedere questo MIDIflow se fosse piu' "calzante"... ma mi pare che iMIDIpatch lo sia...
la questione non e' tanto cambiare una patch (ovvero un suono?) durante l'esecuzione del brano, ma impostare tutti i suoni che servono (spli e/o layer)..
e' cmq ..un'esplorazione dell'utilizzabilita' live...
qualcuno usa iPad nelle serate?
intanto grazie per i 2 interventi..
P.
sì io lo uso live. uso il casio px5 per i suoni di piano acustico, tutti i piani elettrici, e alcuni suoni synth, mentre hammond, synth lead e vari, strings e brass uso ipad (strings e brass li miscelo in genere anche con quelli del casio).
per me la questione program change è necessaria, perchè ogni "scena" che corrisponde a una canzone ha bisogno del relativo preset della app. sia per le app tipo workstaion (sampletank e im1) che quelle synth VA (sunrizer, DRC, nave) ho bisogno che per ogni "scena" di imidipatchbay (che corrisponde a una canzone) mi richiami la giusta patch del suono che mi serve in quella canzone.
comunque a naso un buon 50% dei suoni li uso da ipad.
uso anche un app di looper in cui faccio un paio di intro nel quartetto jazz.
e in primo piano uso set list maker per gli spartiti e gli accordi, tutto il resto, comrpeso imidipatchbay (o midiflow), lavora in background.
è un paio di anni che uso questo setup, non ho avuto problemi