@ clouseau57
Eh lo so, io volevo nascere in un'altra nazione, purtroppo sono nato in questo paese.Pensare che fino a qualche anno fa' essendo l'Itaglia uno dei mercati più allettanti, sotto il profilo musicale, le case produttrici non disdegnavano di accludere manuali nella nosta beneamata lingua, fosse pure in formato digitale...adesso nisba.Ci hanno proprio ostracizzati tranne qualche caso sporadico del tipo ...:" Vabbe' il pollo ha speso piu di tremila euro diamoglielo sto manuale "...contrariamente nisba.
Sostanzialmente non ho grossi problemi s tradurre dall'inglese anche senza l'aiuto gi google, però vuoi mettere la praticita di leggere nella tua lingua...è reato ?
Andrea, ti assicuro che quanto sto per dire lo penso realmente e non lo affermo per puro spirito goliardico.
A mio modesto avviso,
è più facile leggere e comprendere un manuale in lingua inglese - peraltro che è già una traduzione del manuale originale in giapponese - di quanto non sia la versione italiana, spesso tradotta da gente che non capisce un'emerita cippa di sintetizzatori, MIDI e argomenti correlati.
Per svago e cultura personale spesso traduco articoli tecnici su Motif e Montage, manuali di sintetizzatori (Waldorf Blofled) e rendere il testo in un "buon" italiano è molto faticoso, perché la lingua inglese (o americana) è molto più "sintetica" della nostra. E per dire le stesse cose, bisogna utilizzare circonlocuzioni che, spesso, rendono ancora più complicato il discorso.
Perché per andare a Roma devo passare per Francoforte?