Cosa è musica contemporanea? Cyrano...

vin_roma 10-05-17 01.22
Trovatori e trovieri erano veramente testimoni della loro epoca?
Orlando Di Lasso, J. Desprez interpretavano il loro tempo?
di quel burlone di Haydn, se ne chiedevi per strada, sapevano risponderti?
Al mercato, quando qualche contemporaneo di Mozart cantava, che cosa cantava?
Bartok, Stravinsky, hanno assunto l' energia del mondo industriale prima di scrivere?
Ravel, Debussy, ma poi anche Puccini o Respighi ...hanno espresso il suono di una società che si liberava da preconcetti e luoghi comuni?

A questo punto comincia la confusione dei ruoli, con la diffusione dei supporti musicali (emo), si è intensificata ed evoluta la presenza di musica "pop"...olare che ha offerto molti spunti artistici nuovi, si è sviluppata anche la musica, diciamo, "fai date" col grande contributo della comunità afroamericana.
Poi Copland, Gershwin, Bernstein sono alcuni tra quelli che hanno raccontato in maniera più "colta" il suono pop del nuovo mondo, Varese, Ligeti hanno sperimentato nuovi linguaggi, la cinematografia ha sviluppato altri modi di scrivere musica, l' elettronica ha messo di suo... insomma, oggi è un gran minestrone ...ma meno male che sia così.

Ma se un editore dovesse chiedervi di scrivere un' opera contemporanea... emo quale sarebbe il linguaggio che potrebbe descrivere e sintetizzare il nostro tempo senza scadere in banalità o eccessi di sperimentazione?

A chi non ne fosse a conoscenza, riporto alcuni esempi di come viene interpretato "classicamente" il nostro tempo...

Experimentum Mundi
Barbara Hannigan ...Barbara che poi musicalmente è un mostro... che qui interpreta Ligeti
...ma c' è di più
e ancora di più...

possibile che il linguaggio classico ci veda così rarefatti, insoluti?
O hanno ragione i compositori di musica da film che si son regalati la possibilità di esporsi senza cliché a tutte le caratteristiche ed emozioni del nostro essere globali?
benjomy 10-05-17 08.03
@ vin_roma
Trovatori e trovieri erano veramente testimoni della loro epoca?
Orlando Di Lasso, J. Desprez interpretavano il loro tempo?
di quel burlone di Haydn, se ne chiedevi per strada, sapevano risponderti?
Al mercato, quando qualche contemporaneo di Mozart cantava, che cosa cantava?
Bartok, Stravinsky, hanno assunto l' energia del mondo industriale prima di scrivere?
Ravel, Debussy, ma poi anche Puccini o Respighi ...hanno espresso il suono di una società che si liberava da preconcetti e luoghi comuni?

A questo punto comincia la confusione dei ruoli, con la diffusione dei supporti musicali (emo), si è intensificata ed evoluta la presenza di musica "pop"...olare che ha offerto molti spunti artistici nuovi, si è sviluppata anche la musica, diciamo, "fai date" col grande contributo della comunità afroamericana.
Poi Copland, Gershwin, Bernstein sono alcuni tra quelli che hanno raccontato in maniera più "colta" il suono pop del nuovo mondo, Varese, Ligeti hanno sperimentato nuovi linguaggi, la cinematografia ha sviluppato altri modi di scrivere musica, l' elettronica ha messo di suo... insomma, oggi è un gran minestrone ...ma meno male che sia così.

Ma se un editore dovesse chiedervi di scrivere un' opera contemporanea... emo quale sarebbe il linguaggio che potrebbe descrivere e sintetizzare il nostro tempo senza scadere in banalità o eccessi di sperimentazione?

A chi non ne fosse a conoscenza, riporto alcuni esempi di come viene interpretato "classicamente" il nostro tempo...

Experimentum Mundi
Barbara Hannigan ...Barbara che poi musicalmente è un mostro... che qui interpreta Ligeti
...ma c' è di più
e ancora di più...

possibile che il linguaggio classico ci veda così rarefatti, insoluti?
O hanno ragione i compositori di musica da film che si son regalati la possibilità di esporsi senza cliché a tutte le caratteristiche ed emozioni del nostro essere globali?
Bella domanda... risposta difficile. Ci deco pensare su. Ilrischio e' finire nell'esasperazione della sperimentazione. Io sinceramente dopo 2 minuti di ligeti e di dissonanze e rumori lanciati qua e la' preferirei la famosa bottiglia di taffazziemo
MarioSynth 10-05-17 14.45
Ammazza, Barbara Hannigan numero 1! emo

"e ancora di più" mi è piaciuto (sentito a pezzi) mi ha ricordato qualcosa degli Henry Cow. Mi riprometto di ascoltarlo con calma.

Forse la musica è finita, o forse la stiamo scoprendo solo ora, chi lo sa...

Comunque, aridatece Varese!
vin_roma 10-05-17 18.24
Cyrano... Vorrei un tuo parere, se ne ascolti, come la giudichi...
anonimo 10-05-17 19.05
@ vin_roma
Cyrano... Vorrei un tuo parere, se ne ascolti, come la giudichi...
Rientro adesso da Ginevra, ascolto, medito e rispondo volentieri
paolo_b3 10-05-17 19.17
Posso postare una mia composizione particolarmente centrata con l'argomento?
SavateVoeanti 10-05-17 19.44
La mia impressione è:

Il primo link mi "ricorda" gli schiavi che cantavano mentre lavoravano, come se ci sia un ritorno..
Il secondo è da spave!
Il terzo mi ricorda il Banco del Mutuo Soccorso
Il quarto il sonoro nei film, durante il film, normale.

emo
vin_roma 10-05-17 21.05
@ anonimo
Rientro adesso da Ginevra, ascolto, medito e rispondo volentieri
Con calma maestro, si figuri.
anonimo 10-05-17 21.41
se mi avessero fatto ascoltare quella musica da piccolo probabilmente ora farei il DJ emo per fortuna ho ascoltato questi
anonimo 10-05-17 21.45
@ vin_roma
Trovatori e trovieri erano veramente testimoni della loro epoca?
Orlando Di Lasso, J. Desprez interpretavano il loro tempo?
di quel burlone di Haydn, se ne chiedevi per strada, sapevano risponderti?
Al mercato, quando qualche contemporaneo di Mozart cantava, che cosa cantava?
Bartok, Stravinsky, hanno assunto l' energia del mondo industriale prima di scrivere?
Ravel, Debussy, ma poi anche Puccini o Respighi ...hanno espresso il suono di una società che si liberava da preconcetti e luoghi comuni?

A questo punto comincia la confusione dei ruoli, con la diffusione dei supporti musicali (emo), si è intensificata ed evoluta la presenza di musica "pop"...olare che ha offerto molti spunti artistici nuovi, si è sviluppata anche la musica, diciamo, "fai date" col grande contributo della comunità afroamericana.
Poi Copland, Gershwin, Bernstein sono alcuni tra quelli che hanno raccontato in maniera più "colta" il suono pop del nuovo mondo, Varese, Ligeti hanno sperimentato nuovi linguaggi, la cinematografia ha sviluppato altri modi di scrivere musica, l' elettronica ha messo di suo... insomma, oggi è un gran minestrone ...ma meno male che sia così.

Ma se un editore dovesse chiedervi di scrivere un' opera contemporanea... emo quale sarebbe il linguaggio che potrebbe descrivere e sintetizzare il nostro tempo senza scadere in banalità o eccessi di sperimentazione?

A chi non ne fosse a conoscenza, riporto alcuni esempi di come viene interpretato "classicamente" il nostro tempo...

Experimentum Mundi
Barbara Hannigan ...Barbara che poi musicalmente è un mostro... che qui interpreta Ligeti
...ma c' è di più
e ancora di più...

possibile che il linguaggio classico ci veda così rarefatti, insoluti?
O hanno ragione i compositori di musica da film che si son regalati la possibilità di esporsi senza cliché a tutte le caratteristiche ed emozioni del nostro essere globali?
Comincio coi miei pareri personalissimi (poi affrontiamo la teoria)

Metto ben in chiaro che non sto parlando di gusto, di "mi piace o non mi piace", ma sto dando il mio parere artistico

1) Experimentum mundi: una truffa bella e buona da punire con la prigione

2) Barbara Hannigan e Ligeti: Ligeti sarà anche pesante e disturbante ma ha la sua dignità. Per contro lei è una stupida piena di sè (anche se sa cantare) che non ha capito che l'arte non è un teatrino di burattini dove si fanno smorfie, birignao e movimenti tipo corea di huntington per mettersi in mostra. Ligeti Ok, lei in gattabuia con l'experimentum mundi

3) Carlo Boccadoro e il suo gruppo di oligofrenici: "vorrei ma non posso". Sei mesi con la condizionale a patto che seguano un corso di almeno 100 ore di fraseggio bebop

4) Concerto ensemble: ci siamo! Questa sì che va bene
vin_roma 10-05-17 21.46
@ paolo_b3
Posso postare una mia composizione particolarmente centrata con l'argomento?
Assolutamente si!
anonimo 10-05-17 21.46
@ anonimo
se mi avessero fatto ascoltare quella musica da piccolo probabilmente ora farei il DJ emo per fortuna ho ascoltato questi
Oh yeah!
anonimo 10-05-17 21.49
@ anonimo
Oh yeah!
senti che roba
anonimo 10-05-17 21.51
@ anonimo
Comincio coi miei pareri personalissimi (poi affrontiamo la teoria)

Metto ben in chiaro che non sto parlando di gusto, di "mi piace o non mi piace", ma sto dando il mio parere artistico

1) Experimentum mundi: una truffa bella e buona da punire con la prigione

2) Barbara Hannigan e Ligeti: Ligeti sarà anche pesante e disturbante ma ha la sua dignità. Per contro lei è una stupida piena di sè (anche se sa cantare) che non ha capito che l'arte non è un teatrino di burattini dove si fanno smorfie, birignao e movimenti tipo corea di huntington per mettersi in mostra. Ligeti Ok, lei in gattabuia con l'experimentum mundi

3) Carlo Boccadoro e il suo gruppo di oligofrenici: "vorrei ma non posso". Sei mesi con la condizionale a patto che seguano un corso di almeno 100 ore di fraseggio bebop

4) Concerto ensemble: ci siamo! Questa sì che va bene
emoemoemo
anonimo 10-05-17 21.55
Traccia di riflessione (Massimo Mila)

1) la musica nasce popolare

3) alcuni artisti prendono la musica popolare del loro periodo e la "intellettualizzano"

4) la musica raggiunge un magico equilibrio tra il substrato popolare e il lavoro di intellettualizzazione (corali di Bach, arie mozartiane, opera etc)

5) la componente intellettuale comincia a prevalere, ma il tutto resta sostanzialmente onesto (polifonia fiamminga, Mahler, Schoenberg, Berg etc etc)

6) prevale il puro gioco astrattamente intellettuale, il desiderio del "nuovo per il nuovo" o, nei casi peggiori, la truffa: siamo in presenza del male artistico che fa marcire l'animo umano ed impianta nella cultura il gusto del brutto, dell'infame e del cattivo

E nel contempo, qualche "furbone" fa passare per "musica popolare" un prodotto attentamente costruito in laboratorio al fine di corrompere lo spirito del tempo (esempio: la consoli, bocelli, i neomelodici)
anonimo 10-05-17 21.58
@ anonimo
senti che roba
Sto cd lo sento un paio di volte la settimana
paolo_b3 10-05-17 22.00
@ anonimo
Traccia di riflessione (Massimo Mila)

1) la musica nasce popolare

3) alcuni artisti prendono la musica popolare del loro periodo e la "intellettualizzano"

4) la musica raggiunge un magico equilibrio tra il substrato popolare e il lavoro di intellettualizzazione (corali di Bach, arie mozartiane, opera etc)

5) la componente intellettuale comincia a prevalere, ma il tutto resta sostanzialmente onesto (polifonia fiamminga, Mahler, Schoenberg, Berg etc etc)

6) prevale il puro gioco astrattamente intellettuale, il desiderio del "nuovo per il nuovo" o, nei casi peggiori, la truffa: siamo in presenza del male artistico che fa marcire l'animo umano ed impianta nella cultura il gusto del brutto, dell'infame e del cattivo

E nel contempo, qualche "furbone" fa passare per "musica popolare" un prodotto attentamente costruito in laboratorio al fine di corrompere lo spirito del tempo (esempio: la consoli, bocelli, i neomelodici)
Ci mancavi!!! Perchè sei andato a Ginevra? emo
anonimo 10-05-17 22.02
@ paolo_b3
Ci mancavi!!! Perchè sei andato a Ginevra? emo
Congresso Vitafoods su nutraceutica, integratori alimentari, prodotti nutrizionali a fini medici speciali, packaging primario e secondario, ingredienti etc
paolo_b3 10-05-17 22.05
@ anonimo
Congresso Vitafoods su nutraceutica, integratori alimentari, prodotti nutrizionali a fini medici speciali, packaging primario e secondario, ingredienti etc
Non volevo entrare nella tua vita privata, era solo un tributo di amicizia emoemoemo
anonimo 10-05-17 22.06
@ paolo_b3
Non volevo entrare nella tua vita privata, era solo un tributo di amicizia emoemoemo
emo