Trovatori e trovieri erano veramente testimoni della loro epoca?
Orlando Di Lasso, J. Desprez interpretavano il loro tempo?
di quel burlone di Haydn, se ne chiedevi per strada, sapevano risponderti?
Al mercato, quando qualche contemporaneo di Mozart cantava, che cosa cantava?
Bartok, Stravinsky, hanno assunto l' energia del mondo industriale prima di scrivere?
Ravel, Debussy, ma poi anche Puccini o Respighi ...hanno espresso il suono di una società che si liberava da preconcetti e luoghi comuni?
A questo punto comincia la confusione dei ruoli, con la diffusione dei supporti musicali (
), si è intensificata ed evoluta la presenza di musica "pop"...olare che ha offerto molti spunti artistici nuovi, si è sviluppata anche la musica, diciamo, "fai date" col grande contributo della comunità afroamericana.
Poi Copland, Gershwin, Bernstein sono alcuni tra quelli che hanno raccontato in maniera più "colta" il suono pop del nuovo mondo, Varese, Ligeti hanno sperimentato nuovi linguaggi, la cinematografia ha sviluppato altri modi di scrivere musica, l' elettronica ha messo di suo... insomma, oggi è un gran minestrone ...ma meno male che sia così.
Ma se un editore dovesse chiedervi di scrivere un' opera contemporanea...
quale sarebbe il linguaggio che potrebbe descrivere e sintetizzare il nostro tempo senza scadere in banalità o eccessi di sperimentazione?
A chi non ne fosse a conoscenza, riporto alcuni esempi di come viene interpretato "classicamente" il nostro tempo...
Experimentum Mundi
Barbara Hannigan ...Barbara che poi musicalmente è un mostro... che qui interpreta Ligeti
...ma c' è di più
e ancora di più...
possibile che il linguaggio classico ci veda così rarefatti, insoluti?
O hanno ragione i compositori di musica da film che si son regalati la possibilità di esporsi senza cliché a tutte le caratteristiche ed emozioni del nostro essere globali?