hrestov ha scritto:
i più tipici tipi di suoni che mi vengono in mente per avere dei consiglil sono:
- strings orchestrali che fanno da tappeto
- strings con attacco veloce (tipo disco anni 70 per capirci)
- sezione brass
- pad di sottofondo
- chitarre acustiche di accompagnametno per arpeggi
etc etc
ma anche dei trucchi generali per ingrossare il suono magari di un lead, in modo che abbia una certa presenza anche insieme a tutto il gruppo.
Posso darti la mia opinione
Per gli strings di solito uso due suoni "strings ensemble" o "strings orchestra", più o meno i nomi sono sempre quelli
(insomma il suono di strings più corposo che hai), a volte anche uguali, ma l'importante è che siano sfasati di ottava, quindi uno a 0 e uno a -1. E l'importante è che ci sia una buona differenza di volume, per esempio, a tuo gusto, scegli l'ottava che preferisci far risaltare (generalmente quella a "0" ma prova tu, non è una regola) e la metti al massimo. L'altra anche al 60% in modo che non impasti. Per rendere il suono più incisivo, puoi mettere un altro layer di "violino solo", con il volume anche al 30%. Regolato al minimo in modo che si senta appena. Quando suoni vedrai che pur non essendo incisivo quel "violino solo" fa molto!!! La cosa per me
fondamentale è rinforzare con la mano sinistra le ottave basse sulla tonica. Ecco in questo caso è meglio che splitti la tastiera in modo che il "violino solo" stia sulla parte destra per evitare che influisca troppo sui bassi. L'altro layer, o gli altri due layer di archi vanno bene su tutta la tastiera. Se vuoi ottenere un suono d'impatto devi usare le due mani! In un'orchestra il suono è bello presente perchè copre tutte le armoniche, dalle più gravi alle più acute
Non credo servano troppi altri layer, secondo me 2 o 3 sono sufficienti.
Con i layer evita riverberi troppo presenti, impastano tutto! Anzi, minimizza o addirittura toglili! Meglio un leggero release per far sì che il suono non si interrompa bruscamente, che un riverbero invasivo.
Se vuoi rendere il suono con l'attacco più marcato, anzichè due "strings ensemble" sfasati di un'ottava, metti uno "strings ensemble" all'ottava "-1" e un "fast strings" o comunque degli archi con l'attacco molto più netto all'ottava "0" e al 40/50% del volume, a tuo gusto.
Per i brass invece uso spesso il suono di "brass ensemble" o "brass orchestra", più o meno i nomi sono sempre quelli
, insomma quei suoni, come per gli archi, che coprono più o meno tutte le sfumature di un'orchestra. Ma a questi metto in layer una sezione di sax, regolata magari al 50/60% di volume. I sax rendono molto più incisivi i brass ensemble.
Anche qui a volte sfasati di un'ottava, ma mentre per gli archi ciò è secondo me obbligatorio, per i brass va a gusti, dipende dalla "sezione sax" che scegli. Può essere utile rinforzare con la sinistra ma qui non è sempre necessario. anzi a volte può essere troppo. Nel funk, non suono quasi mai accordi ma uso le note 1-5-8, evitando il terzo grado della scala. In pratica Do-Sol-Do per esempio. Per altri stili musicali o esigenze puoi usare intervalli di sesta, per esempio Mi-Do, Sol-Mi, ma ovviamente dipende come vuoi armonizzare il brano. 1-5-8 è il classico, è incisivo e non diturba.
Penso che il grosso del suono lo faccia sì il campione che scegli ma soprattutto il modo in cui lo suoni!
Per le chitarre anche lì devi ragionare come un chitarrista e non è sempre facile rifare gli stessi rivolti e gli stessi riff con una tastiera. Loro hanno una tecnica di accompagnamento completamente diversa. Se puoi evita
Per i lead, mah, con la nord stage 2 metto un po' di distorsione e aggiungo un po' di bassi. fa già tanto. E' importante un delay molto ravvicinato e non troppo prolungato. Forse del chorus, anche se il mio effetto preferito sui lead è il phaser
Spero di esserti stato utile