Trucchi per creare suoni convincenti per live

Roberto_Forest 03-03-17 10.16
ciao a tutti, perdonate la domanda estremamente generalista e stucchevole...ma:
ci sono dei trucchi o dei consigli per riuscire a creare un suono convincente con le nostre tastiere che suoni bene in un classico contesto di una pop-rock band? emo

Lo so che la domanda è molto vaga e non so neanche io se si possono formulare delle risposte concrete, considerando che dipende tutto da che tastiera/vst si ha, da come è formata la band e dal repertorio, però magari qualcosa di utile viene fuori.
Il mio discorso non è però sul sound complessivo della tastiera, ma su specifiche categorie di suoni, quelle che si usano di più, per esempio: come creare un buon suono di sezione strings acustici il più possobile realistici tipo quelli che fanno classicamente da tappeto nei pezzi pop? considerando di avere come "arsenale" le tipiche patch sonore delle workstation tipo "string ensemble", "violin solo", "cello section", "pad strings!, "synth strings", etc etc. create dei layer? come li strutturate? quanti suoni usate? ma anche, usate pedale d'espressione o velocity? enfatizzate qualche frequenza in modo che escano meglio? che parametri di ADSR utilizzate? che effetti? come regolate quel maledetto chorus stereo che in cuffia suona bene, ma in delle casse col gruppo si perde tanto?
avevo letto in qualche post qua e là di un suggerimento di usare tipo una sezione di strings acustici su due ottave in layer con un synth strings. ecco, cerco suggerimenti simili.

i più tipici tipi di suoni che mi vengono in mente per avere dei consiglil sono:
- strings orchestrali che fanno da tappeto
- strings con attacco veloce (tipo disco anni 70 per capirci)
- sezione brass
- pad di sottofondo
- chitarre acustiche di accompagnametno per arpeggi
etc etc
ma anche dei trucchi generali per ingrossare il suono magari di un lead, in modo che abbia una certa presenza anche insieme a tutto il gruppo.

cerco dei consigli o delle idee generali da cui partire, o per avere uno spunto nuovo, poi ovviamente si regola tutto in base al proprio orecchio e alle proprie tastiere.
sterky 03-03-17 10.45
@ Roberto_Forest
ciao a tutti, perdonate la domanda estremamente generalista e stucchevole...ma:
ci sono dei trucchi o dei consigli per riuscire a creare un suono convincente con le nostre tastiere che suoni bene in un classico contesto di una pop-rock band? emo

Lo so che la domanda è molto vaga e non so neanche io se si possono formulare delle risposte concrete, considerando che dipende tutto da che tastiera/vst si ha, da come è formata la band e dal repertorio, però magari qualcosa di utile viene fuori.
Il mio discorso non è però sul sound complessivo della tastiera, ma su specifiche categorie di suoni, quelle che si usano di più, per esempio: come creare un buon suono di sezione strings acustici il più possobile realistici tipo quelli che fanno classicamente da tappeto nei pezzi pop? considerando di avere come "arsenale" le tipiche patch sonore delle workstation tipo "string ensemble", "violin solo", "cello section", "pad strings!, "synth strings", etc etc. create dei layer? come li strutturate? quanti suoni usate? ma anche, usate pedale d'espressione o velocity? enfatizzate qualche frequenza in modo che escano meglio? che parametri di ADSR utilizzate? che effetti? come regolate quel maledetto chorus stereo che in cuffia suona bene, ma in delle casse col gruppo si perde tanto?
avevo letto in qualche post qua e là di un suggerimento di usare tipo una sezione di strings acustici su due ottave in layer con un synth strings. ecco, cerco suggerimenti simili.

i più tipici tipi di suoni che mi vengono in mente per avere dei consiglil sono:
- strings orchestrali che fanno da tappeto
- strings con attacco veloce (tipo disco anni 70 per capirci)
- sezione brass
- pad di sottofondo
- chitarre acustiche di accompagnametno per arpeggi
etc etc
ma anche dei trucchi generali per ingrossare il suono magari di un lead, in modo che abbia una certa presenza anche insieme a tutto il gruppo.

cerco dei consigli o delle idee generali da cui partire, o per avere uno spunto nuovo, poi ovviamente si regola tutto in base al proprio orecchio e alle proprie tastiere.
se prendiamo come esempio il Boosta, lui usa circa una trentina di vst. oltre tre sono tutti free. quindi la risposta più giusta sarebbe "la conoscenza".
ora, rispondendoti, dipende. dal genere, dai componenti della band, dall'attrezzatura. per esempio, se ho una chitarra e un basso che fanno accordi dritti sulla tonica in sincro con la cassa, se devo fare degli string posso eliminare la componente bassa, anzi meglio eliminarla che altrimenti mi potrebbe creare un pastone di sottofondo.
il piano che uso è tutto fuori che naturale!!! dal c5 in poi ho aumentato l'intonazione di 4 centesimi (gli da un po' di brillantezza), il suono è molto secco (e quindi molto attacco) e poi finisce subito, risultando presente ma lasciando poi lo spazio a altri strumenti.
i pad (naturalmente sempre nel mio gruppo), string etc preferisco un attacco corto, relase che cade subito di un po' e sustain, in modo che, sempre some il piano, mi cada il suono lasciando spazio agli altri strumenti ma mi lasci un tappeto di sottofondo.
per quanto riguarda gli effetti, eliminati tutti i delay (oltre in un synth che uso come solo). piuttosto un chorus leggero (che alla fine è un delay con tempi moolto più ridotti) per dare un po' di rinforzo al suono. uso dei riverberi leggeri, soprattutto sui pad (non quel cacchio di spring reverb anni 70, ma piuttosto stage, concert o cose così).
layer io ne faccio tantissimi. tanto per dirti, 25 canzoni live, una media di 2-3 suoni per canzone, più di 80 suoni per farle.
lo stesso piano gli cambio il volume da canzone a canzone.

comunque in ogni caso il concetto principale è sempre lo stesso, la cosa importante è il suono di insieme che esce. quindi devi adattar il suono in modo da coprire le frequenze lasciate libere dagli altri strumenti, e se si suona tutti insieme far cadere il sustain per non creare pastoni.
Roberto_Forest 03-03-17 12.49
Ok, qualcosa di utile è uscito, ma intendevo qualcosa di più specifico sulla costruzione delle patch. Tipo per fare una buona sezione strings, da essere suonata con una mano sola, quanti tipi di strings sovrappnete? State sul semplice tipo 2 o ne usate 10? Usate già strings ensemble o anche qualche violino solo o simili?
sterky 03-03-17 13.34
@ Roberto_Forest
Ok, qualcosa di utile è uscito, ma intendevo qualcosa di più specifico sulla costruzione delle patch. Tipo per fare una buona sezione strings, da essere suonata con una mano sola, quanti tipi di strings sovrappnete? State sul semplice tipo 2 o ne usate 10? Usate già strings ensemble o anche qualche violino solo o simili?
guarda.....tutte
in alcune uso uno string e basta
in altre abbino 3 string, due fast (uno con transpose 0 e uno -12) e uno largo (con tranpose 0)
in altre uso i due fast e ci abbino o un insieme di viole o un insieme di violoncelli per far risaltare determinate colorazioni
in una uso un violino per un assolo
in una uso un violoncello come assolo basso
in alcune uso 2 mani (con la sinistra che va a ottave)
in alcune uso una mano sola
MiLord 03-03-17 18.43
hrestov ha scritto:
i più tipici tipi di suoni che mi vengono in mente per avere dei consiglil sono:
- strings orchestrali che fanno da tappeto
- strings con attacco veloce (tipo disco anni 70 per capirci)
- sezione brass
- pad di sottofondo
- chitarre acustiche di accompagnametno per arpeggi
etc etc
ma anche dei trucchi generali per ingrossare il suono magari di un lead, in modo che abbia una certa presenza anche insieme a tutto il gruppo.

Posso darti la mia opinione emo

Per gli strings di solito uso due suoni "strings ensemble" o "strings orchestra", più o meno i nomi sono sempre quelli emo (insomma il suono di strings più corposo che hai), a volte anche uguali, ma l'importante è che siano sfasati di ottava, quindi uno a 0 e uno a -1. E l'importante è che ci sia una buona differenza di volume, per esempio, a tuo gusto, scegli l'ottava che preferisci far risaltare (generalmente quella a "0" ma prova tu, non è una regola) e la metti al massimo. L'altra anche al 60% in modo che non impasti. Per rendere il suono più incisivo, puoi mettere un altro layer di "violino solo", con il volume anche al 30%. Regolato al minimo in modo che si senta appena. Quando suoni vedrai che pur non essendo incisivo quel "violino solo" fa molto!!! La cosa per me fondamentale è rinforzare con la mano sinistra le ottave basse sulla tonica. Ecco in questo caso è meglio che splitti la tastiera in modo che il "violino solo" stia sulla parte destra per evitare che influisca troppo sui bassi. L'altro layer, o gli altri due layer di archi vanno bene su tutta la tastiera. Se vuoi ottenere un suono d'impatto devi usare le due mani! In un'orchestra il suono è bello presente perchè copre tutte le armoniche, dalle più gravi alle più acute emo
Non credo servano troppi altri layer, secondo me 2 o 3 sono sufficienti.
Con i layer evita riverberi troppo presenti, impastano tutto! Anzi, minimizza o addirittura toglili! Meglio un leggero release per far sì che il suono non si interrompa bruscamente, che un riverbero invasivo.

Se vuoi rendere il suono con l'attacco più marcato, anzichè due "strings ensemble" sfasati di un'ottava, metti uno "strings ensemble" all'ottava "-1" e un "fast strings" o comunque degli archi con l'attacco molto più netto all'ottava "0" e al 40/50% del volume, a tuo gusto.

Per i brass invece uso spesso il suono di "brass ensemble" o "brass orchestra", più o meno i nomi sono sempre quelli emo, insomma quei suoni, come per gli archi, che coprono più o meno tutte le sfumature di un'orchestra. Ma a questi metto in layer una sezione di sax, regolata magari al 50/60% di volume. I sax rendono molto più incisivi i brass ensemble.
Anche qui a volte sfasati di un'ottava, ma mentre per gli archi ciò è secondo me obbligatorio, per i brass va a gusti, dipende dalla "sezione sax" che scegli. Può essere utile rinforzare con la sinistra ma qui non è sempre necessario. anzi a volte può essere troppo. Nel funk, non suono quasi mai accordi ma uso le note 1-5-8, evitando il terzo grado della scala. In pratica Do-Sol-Do per esempio. Per altri stili musicali o esigenze puoi usare intervalli di sesta, per esempio Mi-Do, Sol-Mi, ma ovviamente dipende come vuoi armonizzare il brano. 1-5-8 è il classico, è incisivo e non diturba.
Penso che il grosso del suono lo faccia sì il campione che scegli ma soprattutto il modo in cui lo suoni!

Per le chitarre anche lì devi ragionare come un chitarrista e non è sempre facile rifare gli stessi rivolti e gli stessi riff con una tastiera. Loro hanno una tecnica di accompagnamento completamente diversa. Se puoi evita emo

Per i lead, mah, con la nord stage 2 metto un po' di distorsione e aggiungo un po' di bassi. fa già tanto. E' importante un delay molto ravvicinato e non troppo prolungato. Forse del chorus, anche se il mio effetto preferito sui lead è il phaser emo

Spero di esserti stato utile emo