@ borrenzo
ciao ... l'audya 4 ( almeno per me ) come modulo e' troppo mastodontico e pesa un accidente , l'sd40 e' piccolo maneggevole e pesa poco, secondo me e' anche più stabile dell' audya ....
Maestro borrenzo buona sera e buona sera anche a Musicantante. Ma manco da un po' di tempo e ho trovato un mondo completamente nuovo qua. Perdonate la premessa, è solo che ho avuto un attimo di disorientamento.
Veniamo al dunque. Secondo me audya e sd40, a parte che essere arranger e non avere i tasti non hanno molto di più in comune. Audya è la versione pari pari della tastiera con tutti i tanti pro e pure qualche contro che questo comporta. Tra questi ultimi anche un peso decisamente fuori regola per un modulo. Però a favore potenzialità in termini di programmazione e di sonorità che secondo me sd40 non ha e non può e neanche vuole avere.
Quest'ultimo invece è un fratello minore della sd7 (che già a sua volta a subito molti tagli rispetto al audya) con il pregio di avere buona parte del sound e degli style che hanno reso famosa Ketron, in un minuscolo spazio vitale, come direbbe il genio di Alladin. In una scelta del genere la differenza la fanno le aspettative di chi deve utilizzarle. Vuoi poco peso e buona sostanza senza pensare di agire in modo profondo su suoni e style e potendo fare a meno di controller fisici?? Allora Sd40 è ottima
Sei invece musicista che ama stravolgere quello che ha sottomano in modo da poter vantare sempre una notevole personalizzazione e originalità del proprio materiale? Allora Audya pur avendo 10 anni di più diventa scelta obbligata perchè in termini di editing Sd40 permette poco.
Aggiungiamo la possibilità di gestire facilmente gli audio drum, la presenza di live guitar, pattern edit e sequencer e allora si capisce come le rinunce a cui costringe sd40 non sono proprio poche
Sulla affidabilità io non saprei. Ci sono utenti entusiasti ed utenti scandalizzati su entrambi i fronti. Secondo me tutto è sempre relativo alle ambizioni. Probabilmente usate allo stesso modo danno le medesime garanzie. E' chiaro che quando si vanno a perlustrare nuovi universi si rischiano nuovi intoppi. Ma credo che tutto sommato il gioco possa valere la candela.