Ieri stavo ascoltando su YT questo live dei
Matia Bazar, risalente al 1980. Tralasciando la pessima qualità dell'audio, io ho apprezzato moltissimo questo concerto per il sapore tipicamente progr (non dimentichiamo mai che il compianto Giancarlo Golzi era stato il batterista di uno dei più grandi gruppi progr italiani, i Museo Rosenbach), per le straordinarie qualità vocali della Ruggiero, e - appunto - per le sonorità di Piero Cassano.
Cassano era un tastierista sicuramente non virtuoso, ma che aveva la capacità di mettere la nota giusta al posto giusto, oltre ad avere le qualità compositive che tutti conosciamo.
E qui arriviamo al senso di questo post, che non a caso si trova nella sezione tecnica.
In questo live vengono usati dei synth analogici, un organo elettromeccanico (spinetta?), un CP80.
Se doveste risuonare questo concerto oggi, cosa utilizzereste di questo set up, e cosa cambiereste?
Sinceramente io terrei quasi tutto, perché quelle sonorità non solo oggi sono attualissime, ma cercano di essere emulate nella maniera più fedele possibile dai moderni VA e dai moderni cloni Hammond. L'unica cosa che cambierei è il CP80, che sostituirei con un moderno stage piano. Questo non perché non mi piacciano i CP70/80 (anzi!), ma perché nelle intenzioni di Cassano c'era sicuramente il suono del pianoforte vero, che a quei tempi poteva essere reso nella maniera migliore possibile dai CP70/80, strumenti che invece oggi hanno assunto una loro identità e collocazione sonora differente da quella del pianoforte.
Voi che ne dite? Naturalmente questo "gioco" può essere ripetuto con qualsiasi altro live datato a vostra scelta.
Edited 20 Nov. 2016 18:46