@ McFly
Rilancio questo post perché sono interessato allo Streichfett e me lo sto studiando da tempo.
Ho ripreso un progetto Pink Floyd dopo tanti anni e vorrei riprovare a fare tutti i suoni con la strumentazione che ho ora in possesso: Peak, Bass Statin II e MainStage che gira (meravigliosamente) su un MacBook Air M1, il tutto pilotato da 2 master (una in realtà è un RD800 che userò per i piani).
Sono follemente innamorato dei pad e il suono delle string machine mi piace tantissimo, solo sono indeciso tra il VST di Arturia (Solina V2) e la Streichfett. La cifra non è folle e, in ogni caso, la differenza di prezzo tra i 2 è contenuto, solo mi domandavo coso, secondo voi, vale più la pena. Vi ringrazio in anticipo
Buongiorno McFly, io ho avuto lo streichfett e a mio giudizio suona meravigliosamente bene. I pochi controlli, essendo continui, consentono di miscelare suoni potenti e certamente non noiosi. Tuttavia per quel poco che conosco, e ho letto numerose opinioni analoghe per lo più in blog esteri, suona più moderno e non filologicamente identico ad una string machine degli anni 70 (che poi in realtà ce ne erano talmente tante...). Se vuoi riprodurre le sonorità della solina in maniera fedele, probabilmente il vst di arturia è più appropriato. Non l ho mai provato, ma la qualità dei loro strumenti è nota. Forse visto che già usi mainstage e un mac, il vst ti permetterebbe di ridurre un poco anche la complessità della strumentazione sul palco, che male non fa.
in generale trovai interessantissimi i seguenti articoli (includono diversi suggerimenti di vst, che ad onor del vero non ho mai provato, ma solo perché non uso vst)
Le string machine: dall’analogico al virtuale – Prima parte
Parte 2
Parte 3