Il fatto è che il pianoforte deve fare il pianoforte e gli archi ...gli archi!
Con una sola tastiera (pianoforte) è difficile fare tutto anche perché puoi ritrovarti a suonare anche dieci note insieme senza creare disturbo perché è fisiologico per la sua timbrica ma raddoppiare le stesse parti pari pari col suono di archi diventa innaturale, ingombrante.
Perciò avevo parlato del compromesso di costruire patch ad hoc che coprono solo le note che servono. E' un accrocco ovviamente, ma, regolate a misura possono essere utili per avere un suono di fondo più pieno.
Se ci sono parti di archi da mettere in evidenza queste vanno suonate specificamente col suono e la polifonia giusta e
un buon metodo per creare un suono orchestra credibile è quello di non suonare più di 3/4 note a volta con gli accordi in posizione lata, aperta, in modo da far sentire le parti basse distinte dalle acute, facendo risaltare eventuali movimenti di contrappunto quindi è evidente che voler far sentire gli archi con le note suonate dal pianoforte è un' impresa fallimentare.
Meglio allora usare un suono pad, più indistinto, caldo e avvolgente.
Se in alcune occasioni hai da eseguire una frase acuta di violini può anche essere utile, mantenendo il pad a metà tastiera, creare una zona nella nella parte alta col suono di violini e con poca reattività alla dinamica in modo che anche suonando con velocity basse (per non far sentire il piano) la linea melodica risulti distinta.
Ma per fare bene quello che vuoi tu servono due tastiere aggiungendo al piano anche solo una piccola master a 4/8' per eseguirci parti di Hammond, brass, di violini, tenendo sempre il pianoforte libero in modo che, con arpeggi o accordi ribattuti centrali con un fondo leggero di pad puoi garantire sempre un "pieno" di suono.
Edited 21 Ott. 2016 10:16