l'argomento è interessante... oltrechè utopico, purtroppo.
La selezione di candidati segue purtroppo le vie che conosciamo tutti, quindi non solo non viene scelto il migliore, ma nemmeno viene scelto quello più portato per un determinato lavoro.
Tornando IT, se ho capito bene Petra dice: la persona più indicata a ricoprire un ruolo non sempre è quella che risulta più preparata tecnicamente. La bravura ha molte sfaccettature, ed essendo in un forum musicale ce ne accorgiamo anche fin troppo bene. I massimi voti in un conservatorio non indicano automaticamente un esecutore sopraffino. E così via di esempi: essere un buon manager non vuol dire saper gestire un'azienda sanitaria, essere professore alla Bocconi non significa saper governare uno stato...
Petra, parli di vocazione: ebbene, è quella che dà il
quid aggiuntivo ad un candidato. Certo che se tutti seguissimo la vocazione, vivremmo in un posto migliore, e saremmo governati da persone migliori. Ma c'è uno scoglio enorme, in vista: il potere. Quello fa naufragare molti buoni propositi. Il potere, da quello enorme esercitato da alcuni politici, o dai presidenti di ex aziende statali (per fare un esempio), al potere piccolo e meschino dell'impiegatuccio di provincia che ti mette i bastoni tra le ruote di una pratica; ecco, questa è una zavorra che ogni stato dovrebbe levarsi. Il potere dovrebbe essere in mano a chi non lo vuole.