@ vin_roma
Infatti 2^ o 9^ non cambia molto, in teoria...
Per me parlerei più di 9^ quando troviamo questo intervallo ben esposto nella parte superiore dopo una 6^ o una 7^, di 2^ quando la nota forma un cluster con fondamentale e 3^.
Discorso sensatissimo, cui però mi permetto di aggiungere le seguenti osservazioni (piuttosto eterodosse, lo ammetto):
1) se concepiamo l'accordo come uno stack di terze sovrapposte, allora non dovremmo mai usare né 2^ né 4^ né 6^ ma solo 9^, 11^ e 13^
2) il fatto che l'accordo non sia completo non dovrebbe costituire problema, fin dai primi esercizi di basso numerato impariamo che un accordo di nona necessita di un'omissione nella scrittura a quattro parti, ma non diviene accordo "add2"
3) é per questo che sono estremamente restio a cifrare 6/9, preferisco al limite add(9 13), anche se lo posso accettare come "eccezione" ormai consolidata per individuare un ben preciso "sapore" di voicing
4) in contesto jazzistico preferisco siglare solo l'indispensabile, lasciando al realizzatore i dettagli:
- C7 va bene per tutti gli accordi di 7, con ogni estensione che sia diatonica (C9, C13, che per inciso non mette l'11^)..Cmi7 e non Cmi11 o Cmi9
- cifro solo ció che "esce" dal diatonico o che prevede un "sapore" specificamente definito: C7alt, C7(b9) C7(b913), Csus11 ma anche Cmaj7(#5)...in questo contesto, se voglio proprio il sapore "mu" allora scrivo Cadd9
- sto ben attento a non confondere la #11 con la bV, proprio perché la #11 prevede anche la V giusta, mentre la bV no
- sto ben attento a ricordarmi che "maj" va insieme a 7 ovvero é "maj7" e non "maj"
e "7", cioè non definisce la 3^ ma la 7^
Edited 21 Lug. 2016 12:16