Dai un'occhiata a
questo sito, li ti puoi fare un'infarinatura su come funziona la sintesi.
Tieni sempre conto che, senza addentrarci in forme di sintesi complesse come la FM, generalmente un sintetizzatore rispetta questa catena di sintesi:
Oscillatore (o campione sonoro) -> Filtro -> Amplificatore -> Catena effetti (se presente) -> Uscita audio.
L'oscillatore è il materiale sonoro di partenza, che può essere un segnale puramente elettronico (onda a dente di sega, quadra/rettangolare, triangolare), oppure un campione di uno strumento come un pianoforte, una chitarra, eccetera.
Il filtro è quel componente che ti permette di modificare il timbro del suono attenuandone in vari modi alcune frequenze ed eventualmente rinforzandone altre (per fare quest'ultima cosa si usa un parametro che si chiama "Resonance").
L'amplificatore stabilisce il volume del tuo suono.
La catena degli effetti, quando c'è ti permette di "condire" il risultato finale con riverberi, delay, effetti a sfasamento di segnale come chorus, flanger, phaser eccetera.
L'uscita audio penso che si spieghi da sola
Oscillatori, filtri ed amplificatori possono essere modulati in vari modi per conferire movimento al suono. Come sorgenti di modulazione si usano dei componenti chiamati LFO (Low Frequency Oscillators, oscillatori a bassa frequenza) ed EG (Envelope Generators, generatori d'inviluppo).
I primi servono per applicare una modulazione ciclica all'elemento a cui ne viene assegnato il pilotaggio, quindi per esempio un LFO potrebbe modulare l'intonazione di un oscillatore per ottenere un effetto di vibrato, od il volume dell'amplificatore per ottenere un tremolo.
I secondi invece servono per stabilire il "movimento" del suono dal momento in cui premi il tasto fino al momento in cui lo rilasci. Per esempio, un EG potrebbe pilotare l'amplificatore per dare un attacco immediato al suono non appena si preme un tasto, per farne decadere il volume mano a mano che il tasto resta premuto, e per zittire il suono al rilascio del tasto. Lo stesso EG potrebbe pilotare anche il filtro in modo che sull'attacco il suono sia brillante, per poi progressivamente ammorbidirlo ed "incupirlo" mano a mano che il tasto viene tenuto premuto. In questo modo per esempio si sarebbe simulato a grandi linee il comportamento del suono di un pianoforte.
Ti ho dato un'infarinatura molto di base, ma una volta che hai compreso questi concetti, che vedrai che non sono nulla di complicato, e capito le interazioni tra i vari elementi della catena di sintesi, sarai in grado di creare o modificare i suoni su più o meno qualsiasi sintetizzatore.
Edited 17 Lug. 2016 15:48