Io sono arrivato a pensare che l'atto più rivoluzionario che si possa fare di questi tempi è ... parlare della propria sessualità, senza attenersi alle ristrettezze dei suoi cliché, e senza nemmeno presentarla con sensazionalismo.
Vi immaginate l'effetto che può avere confessare con leggerezza, per un etero ad esempio, di avere fantasie e pruriti omosessuali, e dirlo senza sentirsi in colpa, ma anzi sapendo di destabilizzare l'interlocutore, che magari ha delle fantasie strane anche lui, ma non ha il coraggio di esporsi, di uscire dal comunemente accettato?
Ogni volta che riusciremo in questo, metteremo in ridicolo ogni omofobia, razzismo, viltà in genere che purtroppo è alla base anche di atti così estremi come quello in oggetto.
Non mi riferisco alla "finta trasgressione", al libertinaggio scambiato per libertà, ma alla Libertà quella vera, quella che, nel rispetto altrui, finisco per limitarmi, pur essendo me stesso, unico e irripetibile, anche con il dito infilato là sotto.
Scusate, non è volgarità, volevo rendere l'idea: ridicolizzarsi a fin di bene, per ridicolizzare e demolire il modus vivendi, soprattutto sessuale e quindi politico, che ci viene imposto dall'alto, di un palazzo o di un altare che sia.
Edited 14 Giu. 2016 18:28