Forme d'onda e creazione suoni! how to?

dobermann103 22-03-16 23.47
Esiste un qualche sito/ libro ce spiega come creare per esempio degli strings/ altro a partire dalla forma d'onda alla quantità più o meno esatta di 'lfo/ asd... Ecc ecc.... Una cosa schematica.. Non parlo di libri teorici ma di pratica... Anche tipo flow chart... Mi sto spupazzando il blofeld ed è interessante capire le giuste quantità della catena di sintesi degli strumenti base
kurz4ever 23-03-16 09.01
ciao,
qui trovi un primo link, ma probabilmente in giro si trova anche qualcosa di più generico.
anonimo 23-03-16 09.22
@ dobermann103
Esiste un qualche sito/ libro ce spiega come creare per esempio degli strings/ altro a partire dalla forma d'onda alla quantità più o meno esatta di 'lfo/ asd... Ecc ecc.... Una cosa schematica.. Non parlo di libri teorici ma di pratica... Anche tipo flow chart... Mi sto spupazzando il blofeld ed è interessante capire le giuste quantità della catena di sintesi degli strumenti base
I libri son belli, ma la pratica e' piu' efficace, soprattutto se la si fa su editor esterni dove si hanno sott'occhio tutti i blocchi del sintetizzatore.

Mi sto rinfrescando la memoria proprio in questi giorni su Kingkorg : prendi un preset esistente, analizzi forme d'onda utilizzate, settaggi di filtri, cutoff, ecc.

L'ADSR e' la parte piu' facile perche' conoscendo la dinamica dei vari strumenti (organo, violini, pianoforte ecc) viene spontaneo regolarselo a piacere.

Violini, organi e pianoforti elettrici sono tutto sommato gli strumenti piu' facili da riprodurre.

Fatto questo su preset gia' esistenti, diventa quasi un gioco partire da un preset inizializzato e farsi il proprio suono.

Questo metodo secondo me resta piu' impresso rispetto alle teorie lette sui libri, a patto pero' che si conosca bene la struttura del sintetizzatore che si sta utilizzando.
maxpiano69 23-03-16 09.25
Non esiste una giusta quantitá di ciascun elemento, in assoluto, devi imparare a capire invece come ogni elemento ed ogni suo parametro intervenga nella catena di sintesi.

Partire dai preset (factory) o da patch di altri e modificare+sperimentare é la strada da percorrere, ma ci va del tempo, non esistono "ricettari" tipo "diventa un provetto Sound Designer in 3 lezioni" (sembra un titolo di certi magazine di "fitness").

I famosi (famigerati?) video di Cosimi sono anche una buona fonte di informazione, non devi necessariamente guardarli tutti ovviamente ma i primi spiegano i concetti base.
Edited 24 Mar. 2016 10:16
dobermann103 23-03-16 12.21
Sui concetti ci siamo...sto studiando...molto interessante...ma non sarebbe male avere qualche dritta rapida... Generica applicabile a tutti i synth poi ovviamente personalizzabile
mima85 23-03-16 16.30
dobermann103 ha scritto:
ma non sarebbe male avere qualche dritta rapida...


Se parliamo della classica sintesi sottrattiva degli analogici/VA, ricordati questo:

1) La dente di sega suona all'incirca come una tromba.

2) La quadra, quando simmetrica 50:50, suona all'incirca come un clarinetto, e se ne si modula la larghezza (Pulse Width), il suono diventa sempre più nasale, per esempio intorno al 70/75% il suono comincia a somigliare ad un sax, all'85/90% a quello di un oboe. Oltre il 90% si assottiglia fino a sembrare il ronzio di una zanzara, ed al 100% si ha il silenzio. Modulando con continuità la PW, per esempio con un LFO, hai un'escursione movimentata tra queste sonorità.

3) La triangolare suona pressappoco come un flauto dolce.

Una volta assimilate queste informazioni, in base al timbro che vuoi dare al tuo suono sai già quali onde usare, così come mentalmente puoi immaginarti il suono che avranno queste onde quando sovrapposte, detunate, eccetera.
anonimo 23-03-16 17.17
mima85 ha scritto:
1) La dente di sega suona all'incirca come una tromba.


qui ci sta il doppio senso, ma ve lo risparmio...emoemo
mima85 23-03-16 17.31
@ anonimo
mima85 ha scritto:
1) La dente di sega suona all'incirca come una tromba.


qui ci sta il doppio senso, ma ve lo risparmio...emoemo
emoemoemo

Maialo emo
Edited 23 Mar. 2016 16:31
anonimo 24-03-16 08.51
@ mima85
emoemoemo

Maialo emo
Edited 23 Mar. 2016 16:31
Non puoi venirmi a dire che la dente di sega e' all'incirca come una tromba... : mi fai pensare che ti sei fermato alla forma d'onda...emoemo

Basta che non ti butti sulla triangolare... : il triangolo no... !emoemo

Post edit : comunque scherzi a parte, la tua descrizione aiuta molto a farsi un'idea sul "colore" di base delle forme d'onda.

Confermo il fatto che il modo migliore per capire come creare timbriche standard (violini, flauti, organi ecc.) sia quello di partire da timbri gia' fatti.

La prima cosa da analizzare su un timbro secondo me e' l'inviluppo.
Capire come devono agire Attack Decay Sustain e Release per gestire l'evoluzione del suono quando si preme un tasto.

Ad esempio l'inviluppo di un timbro di organo e' praticamente quadrato : l'attacco e' zero, il suono raggiunge la massima intensita' appena premuto il tasto e non decade, ed al rilascio termina immediatamente.

Facendo questo, si puo' provare a modificare le forme d'onda del timbro originale di organo, per vedere come cambia il suono.
Si puo' provare ad impostare l'LFO per gestire vari tipi di vibrato e cosi' via.

Poi si passa ai violini : si guardano le forme d'onda che compongono il timbro, si analizza l'inviluppo e lo si modifica, ottenendo slow strings, oppure strings ad attacco rapido (tipici delle strings machine degli anni 70), si modificano i livelli di filtri e cutoff per ottenere varie colorazioni (warm pad, o violini piu' acuti o sweeppati).

Poi si passa ai pianoforti facendo lavori simili (analizzare l'inviluppo ecc..)...
Edited 24 Mar. 2016 8:01
kurz4ever 24-03-16 11.31
robykaiman ha scritto:
Poi si passa ai pianoforti facendo lavori simili (analizzare l'inviluppo ecc..)..

poi...se riesci a tirare fuori un piano acustico in sintesi sottrattiva classica un nobel per qualcosa non te lo leva nessuno...
maxpiano69 24-03-16 11.39
@ kurz4ever
robykaiman ha scritto:
Poi si passa ai pianoforti facendo lavori simili (analizzare l'inviluppo ecc..)..

poi...se riesci a tirare fuori un piano acustico in sintesi sottrattiva classica un nobel per qualcosa non te lo leva nessuno...
infatti Roby non ha scritto (prudentemente o per sua fortuna) "acustico" emo
mima85 24-03-16 12.05
maxpiano69 ha scritto:
infatti Roby non ha scritto (prudentemente o per sua fortuna) "acustico" emo


O magari non si riferiva solo ai synth analogici/VA ma anche a quelli basati su campioni, dove anche li ci sono inviluppi, filtri, LFO e via dicendo.

O magari si, ha solo avuto culo emoemo
anonimo 24-03-16 12.17
potrebbe essere utile anche approfondire alcuni elementi che compongono un suono naturale, e studiare quale tipo di elemento della sintesi artificiale può aiutare a riprodurlo

1) transiente di attacco, spesso caratterizzato da dinamiche estreme e componenti timbriche non-armoniche

2) contenuto timbrico del suono un se (spesso dipendente anche dall'intensità con cui l'elemento risonatore dello strumento é eccitato)

3) evoluzione nel tempo del contenuto timbrico
- ciclica ovvero costante nel tempo (un po' come il vibrato o il tremolo, ma relativa al timbro)
- non ciclica, ovvero inviluppo timbrico (che spesso può essere più ricco ed articolato di un semplice ADSR)

4) evoluzione nel tempo del volume
- ciclica ovvero tremolo
- non ciclica ovvero inviluppo di volume (valgono le stesse considerazioni di cui sopra)

5) evoluzione nel tempo dell'intonazione
- ciclica ovvero vibrato
- non ciclica ovvero inviluppo d'intonazione (valgono le stesse considerazioni di cui sopra)

6) transienti intermedi (armonici e non-armonici)

7) transienti di "note off" (armonici e non-armonici)

8) riverberazioni, echi etcetera

9) fenomeni di risonanza


Una volta capiti questi concetti e analizzato lo specifico suono che vogliamo emulare, dobbiamo sapere quale elemento della catena di sintesi del nostro strumento é il migliore per implementarlo
Edited 24 Mar. 2016 11:30
maxpiano69 24-03-16 12.18
@ mima85
maxpiano69 ha scritto:
infatti Roby non ha scritto (prudentemente o per sua fortuna) "acustico" emo


O magari non si riferiva solo ai synth analogici/VA ma anche a quelli basati su campioni, dove anche li ci sono inviluppi, filtri, LFO e via dicendo.

O magari si, ha solo avuto culo emoemo
" la seconda che hai detto" (Quelo) emo
kurz4ever 24-03-16 12.37
@ mima85
maxpiano69 ha scritto:
infatti Roby non ha scritto (prudentemente o per sua fortuna) "acustico" emo


O magari non si riferiva solo ai synth analogici/VA ma anche a quelli basati su campioni, dove anche li ci sono inviluppi, filtri, LFO e via dicendo.

O magari si, ha solo avuto culo emoemo
emo
dobermann103 24-03-16 14.13
Il blofeld ha una marea di forme d'onda anche wave table. E i parametri sono parecchi. Molto divertente ma ci vuole molto tempo
anonimo 24-03-16 14.58
@ kurz4ever
robykaiman ha scritto:
Poi si passa ai pianoforti facendo lavori simili (analizzare l'inviluppo ecc..)..

poi...se riesci a tirare fuori un piano acustico in sintesi sottrattiva classica un nobel per qualcosa non te lo leva nessuno...
Stiamo parlando di sintetizzatori, non di campionatori. emo

Fino a prova contraria, centinaia di sintetizzatori sottrattivi storici son pieni di preset con la desinenza "piano" anche se non somigliavano per nulla ai pianoforti elettrici (figuriamoci quelli acustici).
Alcuni preset avevano nomi ancora piu' fantasiosi (richiamavano fazioli, bosendorfer, rhodes ecc), ma in sottrattiva anche i Rhodes sono un'illusione (senza pcm o digital waveform).

Pero' il concetto di inviluppo non cambia.
Chi ha un sintetizzatore con waveform digitali DWGM, o addirittura PCM e deve mettere mano all'ADSR (il Blofeld ha le waveform) potra' anche cimentarsi a capire come si evolve l'inviluppo di un pianoforte.

anonimo 24-03-16 15.11
@ maxpiano69
infatti Roby non ha scritto (prudentemente o per sua fortuna) "acustico" emo
Non e' stata fortuna.

Ho avuto e programmato sintetizzatori in sottrattiva che vanno dal Juno 106 al poly61, passando per l'Akai AX80, il Jx8P ecc.
Ho avuto sintetizzatori in distorsione di fase, in FM, modulari (digitali), DWGS, LA eccetera e conosco limiti e pregi di ognuno di questi strumenti.

Forse il suono chiamato "Flauto" di un organo liturgico somiglia ad un flauto?.

Nei sintetizzatori si e' viaggiato molto con la fantasia, e si chiamavano "brass" (ottoni) timbri che nulla avevano a che vedere con strumenti a fiato (se non l'inviluppo ed altre caratteristiche che rendevano il timbro simile ai veri brass).
Preset con i nomi "piano" "acoustic piano" non si contano sia sui sottrattivi, che nella piu' complessa FM : ma di acustico e di piano avevano ben poco (la FM si salvava con gli elettrici, ma la sottrattiva peccava anche su quelli).

Non mi riferisco a te ovviamente : ma qui bisogna scrivere controllando virgole, puntini, maiuscole e minuscole?..

Ora mi incazzo sul serio ed invito chi parla tanto, a mettersi su un tavolo con un tx7, un Atari, e programmare un suono FM in partendo dagli init preset. emo
o a costruire un synth modulare su Nord modular partendo da zero.

Prima di guardare i puntini sulle "I" siate sicuri di conoscere l'alfabeto. emo

post edit : non mi rivolgo a te, anzi apprezzo i vari interventi chiaritori prima del mio emo
Edited 24 Mar. 2016 14:22
mima85 24-03-16 15.49
robykaiman ha scritto:
Ora mi incazzo sul serio ed invito chi parla tanto, a mettersi su un tavolo con un tx7, un Atari, e programmare un suono FM in partendo dagli init preset. emo


Io metto le mani avanti che non si sa mai, e specifico che quel "forse ha avuto culo" era solo una battuta, nel caso non si fosse capito emo

Anche perché tu smanettavi su uno Yamaha FS1r e soprattutto hai saputo apprezzarlo nel modo giusto mentre gli altri lo denigravano, quindi, perlomeno da parte mia, non c'è proprio nulla che ti si possa contestare in questo senso, anzi in confronto a te sono io quello che ha ancora da imparare emo

robykaiman ha scritto:
Nei sintetizzatori si e' viaggiato molto con la fantasia, e si chiamavano "brass" (ottoni) timbri che nulla avevano a che vedere con strumenti a fiato (se non l'inviluppo ed altre caratteristiche che rendevano il timbro simile ai veri brass).
Preset con i nomi "piano" "acoustic piano" non si contano sia sui sottrattivi, che nella piu' complessa FM : ma di acustico e di piano avevano ben poco (la FM si salvava con gli elettrici, ma la sottrattiva peccava anche su quelli).


E la cosa assurda era che i produttori, quando facevano marketing ai propri strumenti, spingevano soprattutto sul realismo di queste (pessime) emulazioni di altri strumenti, piuttosto che sulle capacità delle proprie macchine di creare suoni completamente nuovi.

Meno male che i musicisti in genere hanno capito dove stava la vera forza dei synth. Anche se c'è da dire che in certi casi pure queste emulazioni grezze degli strumenti acustici non erano poi così malaccio, considerata la tecnologia dell'epoca.
Edited 24 Mar. 2016 15:03
anonimo 24-03-16 16.43
mima85 ha scritto:
Io metto le mani avanti che non si sa mai, e specifico che quel "forse ha avuto culo" era solo una battuta, nel caso non si fosse capito emo


emo Ti stimo fratello !!! emo (cit.)


mima85 ha scritto:
E la cosa assurda era che i produttori, quando facevano marketing ai propri strumenti, spingevano soprattutto sul realismo di queste (pessime) emulazioni di altri strumenti, piuttosto che sulle capacità delle proprie macchine di creare suoni completamente nuovi.


In realta' (non intendo contraddirti) erano la maggior parte dei musicisti a pretendere queste cose dai sintetizzatori.
Ho citato l'organo liturgico non a caso : la mania di voler associare i suoni di strumenti reali era gia' presente li.
C'erano registri che si chiamavano "viola" o addirittura "violino", che non bastava tutta la fantasia di questo mondo per riuscire a riconoscere un minimo di similitudine timbrica.

Pero' tornando all'osservazione di prima "inviluppo pianoforte su sintetizzatore sottrattivo" :

proprio questa settimana sul kingkorg ho preso un timbro di piano in sottrattiva (proveniente dalle librerie extra), ho sostituito le forme d'onda VA con quelle pcm del piano acustico, e "magicamente" il suono e' diventato quello di un pianoforte.

Questo per sottolineare il fatto che l'inviluppo al di la delle forme d'onda e' quello, e di li non si scappa.

La dinamica della forma d'onda di un suono percussivo bene o male e' quella, e a far la differenza e' la forma d'onda che lo genera : tra una sinusoide (o una quadra ecc) ed un'onda PCM la differenza e' abissale.

Facile (e non mi riferisco a te) dar giudizi sulla sottrattiva nel 2016, ma nel 198x c'era solo quella, e con quei timbri di pianoforte in sottrattiva son comunque stati scritti fior fiore di brani (la differenza la fa anche chi suona certi timbri, poveri o no che siano).

Tra i tanti ricordo quelli dell'Akai AX80 che ho avuto il piacere di avere nel mio setup.
Era cosi' ingenuo leggere nella lista timbri (cartacea del manuale) nomi fantasiosi di piano, che a conti fatti erano legnosi e poverissimi di armoniche.
Pero' quello c'era e quello ci si teneva...

Prima di sentire qualcosa di realistico (relativamente) ho dovuto aspettare il mitico Mirage, preso non a caso e preferito anche al DX7 proprio per il maggior realismo dei suoni, per i filtri e per la sua grandiosita' nel rielaborare suoni di synth come Oberheim e simili.

Il tutto con la bellezza di 128 kb-.

Edited 24 Mar. 2016 15:44