Ricerca di mercato settore portable

giupe8 19-02-16 18.37
Salve a tutti,
Sono nuovo nel mondo dei blog e non sono un tecnico del settore,ma dovrei effettuare un'analisi di marketing delle tastiere digitali Portable.
Solitamente da quello che ho capito (correggetemi se sbaglio) un piano digitale Portable viene acquistato sia da chi si affaccia per la prima volta al mondo del pianoforte e non sa se si appassionerà o meno, oppure come secondo/terzo strumento per chi è già appassionato e ha bisogno di uno strumento facilmente trasportabile da poter usare ovunque.
A tal proposito il primo passo è quello di chiedervi quale sono i BENEFICI del consumatore,ad esempio:
-facile da trasportare
-disponibilità di un'ampia variazione di suoni
-uscita audio performante
-condivisione con dispositivi cellulari o altro
-semplicità d'uso

Se ho fatto esempi sbagliati o se potete suggerirmi qualcosa di più tecnico ve ne sarei molto grato.
Nel passo seguente invece una volta selezionati i più importanti e frequenti vi chiederò di assegnare un voto ad ognuno di essi.
Grazie mille in anticipo per l'attenzioneemo
anonimo 19-02-16 20.52
In primis la categoria "piano portable" non é contemplata nel mondo musicale

esistono i seguenti segmenti

1) piano digitale con mobile e casse incorporate ma senza accompagnamenti automatici; uso perlopiù casalingo, prezzo estremamente variabile (si va da piani sotto i mille euto a simil piani a coda), target dal principiante assoluto al semiprofessionista che vuole un piano dignitoso ma da suonare per esempio in cuffia, o che non necessiti di accordatura, o che a parità di prezzo offra più benefits di un piano acustico. Ne esistono modelli a campioni e modelli a modelli fisici. Puo' incorporare un semplice sequencer e la possibilità di suonare in background delle basi audio (solitamente attraverso un USB stick)

2) piano digitale con mobile e casse incorporate con accompagnamenti automatici uso casalingo per dilettanti che vogliono fare un po' di musica in casa utilizzando anche funzioni arranger. Puo' incorporare un semplice sequencer e la possibilità di suonare in background delle basi audio (solitamente attraverso un USB stick)

3) piano digitale con o senza casse incorporate e con supporto di legno leggero stesse funzioni dei segmenti precedenti ma possibilità, nel caso, di portarlo fuori casa per qualche serata live: puo' avere o non avere gli accompagnamenti automatici

4) stage piano (senza casse altoparlanti incorporate), ovvero piano digitale (a campioni ed a modelli fisici) che i semiprofessionisti ed i professionisti usano durante i loro concerti o in studio di registrazione. Puo' essere un puro piano digitale (oramai soluzione rarissima),un piano digitale con anche suoni di piano elettrico, organo, synth e altri vari suoni, o addirittura un piano digitale con funzioni di master keyboard e/o motore di sintesi evoluto

emo

Edited 19 Feb. 2016 20:12
emidio 19-02-16 20.53
ciao, e benvenuto!
Prima di tutto una precisazione, sperando che ti possa essere utile: è meglio distinguere le "tastiere" dai "pianoforti digitali", perchè solitamente nascono con esigenze e caratteristiche diverse... Da quello che ho capito, a te serve più che altro tirare le somme sulle motivazioni in base a cui vengono scelti i "pianoforti digitali portatili".
Ci sono due caratteristiche che vengono prima di tutto il resto: il suono e la keybed (cioè le meccaniche dei tasti). L'interazione tra questi due valori crea il vero valore dello strumento: se un digital piano ha un grande suono, ma una tastiera non all'altezza, sicuramente l'esecutore ne soffre. Così come accade per il contrario.
Questi valori credo siano "assoluti", cioè credo che interessino in primis a ogni musicista. Poi possono esserci altri fattori, che sono più o meno importanti per il musicista in base a criteri o esigenze meramente personali. Ti faccio l'esempio del peso: se un pianista vuole la migliore interazione suono/tastiera presente sul mercato, necessariamente il piano digitale che comprerà sarà pesante, perchè avrà i tasti in legno. Opposta è invece la situazione del musicista che magari fa un sacco di serate nei localini e deve scorrazzarsi a mano la strumentazione: è chiaro che a quel punto la leggerezza dello strumento diventa fondamentale.
Altri fattori decisionali possono essere la presenza di più o meno suoni di contorno, controlli fisici per poter utilizzare lo strumento come "master" (cioè suonare sulla sua tastiera suoni di altre macchine), casse acustiche integrate, eccetera.
anonimo 19-02-16 21.07
come dice emidio, per definire uno strumento "piano digitale" devono ricorrere le seguenti caratteristiche:

1) tastiera pesata, ovvero con un meccanismo che simuli le dinamiche e la sensazione di star suonando un vero pianoforte (oggigiorno gli strumenti con tastiere semipesate o non pesate non possono più venir ascritte al segmento dei pianoforti digitali)

2) risposta dinamica al tocco non solo in volume ma possibilmente anche a livello timbrico (suonando più forte il timbro cambia

2) simulazione del suono veristica, basata su diversi layer di sampling o su modelli fisici
anonimo 19-02-16 21.11
detto questo i benefici possono essere per esempio nel caso di uno stage piano:

1) qualità della tastiera e sua risposta comparabile a quella di un piano acustico vero

2) qualità e verosimiglianza dei suoni

3) qualità dell'interazione tra tastiera e suono (ovvero controllabilità delle sfumature timbriche attraverso il tocco)

4) peso e trasportabilità

5) robustezza e solidità sia dell'hardware che del software

6) facilità d'uso

7) qualità del supporto post vendita

8) eventuali funzioni di master keyboard e suoni addizionali (organi, pads, synth etcetera)

9) qualità e completezza degli outputs (audio, midi, audio over usb etc)

Poi per altri segmenti entrano in gioco altri fattori (qualità degli accompagnamenti automatici, qualità degli altoparlanti etc)
Edited 19 Feb. 2016 20:14
Kowalski 19-02-16 21.26
A tutto quello che è stato detto, mi sento di aggiungere che sarebbe necessario chiarire meglio il segmento di mercato che ti interessa

un piano digitale Portable viene acquistato sia da chi si affaccia per la prima volta al mondo del pianoforte e non sa se si appassionerà o meno, oppure come secondo/terzo strumento per chi è già appassionato e ha bisogno di uno strumento facilmente trasportabile da poter usare ovunque.


A seconda che si tratti di una persona che si affaccia per la prima volta al mondo del pianoforte oppure di un semiprofessionista o di un professionista che integra il proprio set di strumenti, cambiano molto i parametri di scelta. Un esempio su tutti: il peso, che può essere dirimente per un semi-pro (che quando va in giro a suonare trasporta e monta la propria strumentazione da se) mentre può essere un fattore del tutto secondario per un professionista, che ha del personale addetto (il o i back liner) che si occupa del trasporto e del montaggio della strumentazione.
giupe8 22-02-16 17.18
Grazie mile,
le farò degli esempi pratici di strumenti sul mercato così sarà lei a dirmi di quale delle opzioni si tratta:
-YAMAHA P-255
-ROLAND FP-50
-KAWAI ES-7
Edited 24 Feb. 2016 15:58