per quel poco che conta l'opinione di un mediocre bopper spompato, vi diro' dove ho imparato il poco che so
1) Tecnica strumentistica: le lezioni con Emilio Traverso, lo studio di qualche bella sonata/invenzione/valzer/notturno etc e lo studio del Chang
2) teoria in genere: il trattato di composizione di Schoenberg, l'analisi di capolavori della musica classica/pop/rock/jazz e il tentare di comporre sonatine, fughe, musica sacra, canzonette etcetera e analizzare il feedback ricevuto
3) il jazz:
- l'ascolto attivo dei musicisti che amo
- le dritte di Andrea Pozza e Dado Moroni
- i libri "the jazz theory book " e "the jazz piano book" di Mark Levine
- l'attenzione mentale e fisica verso il ritmo e lo swing
- suonare in diversi gruppi di impronta stilistica diversa, dal dixieland al modale "spinto", e analizzare il feedback ricevuto da colleghi musicisti, critici musicali e pubblico
- frequentare il milieu jazzistico, scambiare opinioni ed ascoltare chi ne sa di più
- l' apertura allo studio e contaminazione con altri stili e generi
- la riflessione e la rielaborazione/schematizzazione di cio' che via via apprendo
- l'odio sviscerato verso jan garbarek
(e gli altri adepti della "fuga dal jazz")
Edited 25 Dic. 2015 13:55