Cyrano, diciamo che rispondere ad una domanda tipo "che scala uso su quest'accordo" è come rispondere a "come risolvo un problema"?
Di quale contesto stiamo parlando? come si sta sviluppando il tuo solo? com' è la frase precedente? come andrà avanti?
l' undicesima naturale o alterata, la scala alterata piuttosto della semitono-tono, non sono "scelte razionali"..
l'unica scala che veramente si usa nell' improvvisazione è.. quella cromatica!
Se parliamo di un contesto tonale, le "scale giuste" sono ovvie e si parla di "centri tonali".
Se parliamo di musica modale, le "scale giuste" sono quelle suggerite dalle sigle (se musica scritta) o dai voicing dell' autore del brano o d chi ha registrato sotto al sua diretta supervisione, e dal tema.
ma le "scale giuste" sono l'interpretazione che il compositore (o la cultura musicale, nel caso del contesto "tonale") ha dato di quella particolare istanza musicale.
Le "Scale alternative" te le puoi pure inventare. hai un accordo di 4 note? tieni ferme quelle 4 note e prova tutte le combinazioni per le altre 3. o cambiale ogni ottava!
hai sigle di "pentiadi"? idem con patate, ma avrai libertà solo per due suoni.
Vuoi cominciare ad alterare? scegli arbitrariamente di modificare alcune note in sigla.
Vuoi suonare contro gli accordi? trova una struttura (scala eptafonica, esafonica, pentafonica, di sintesi, multi ottava) che contenga UNA nota dell' accordo, usala per fraseggiare, e termina su quella nota per risolvere la tensione.
Vuoi suonare veramente fico fico? prendi una struttura (cfr. supra) più concordante con l'armonia del momento, trasponila "a toni lontani", suonaci una frase, poi ripeti la frase nel "tono" d'origine.
le scale sono una goccia nel mare delle possibilità melodiche.. e forse neanche la goccia più significativa, a questo punto
Tu, avido lettore, nella tua veste di novello compositore estemporaneo, puoi sbattertene la fava!
è bellissimo suonare, su un C6/9 una scala di La maggiore.. Tristano apre un solo proprio così.
L'unica soluzione è nutrire l' orecchio e collegarlo alle mani.
Frase che solo ora, dopo anni, comincio veramente a comprendere.
Le nozioni (scale, voicings, abbellimenti, intervalli, stica**i) VANNO studiate assolutamente e approfonditamente.. per assimilarle nella propria musicalità, non per suonare quella scala su quell' accordo.
O questa, per lo meno, è la mia idea corrente