Key909 ha scritto:
Un analogico lo vedo come una chitarra elettrica, dove il suono è creato dagli effetti e dall'amplificazione.
Nelle workstation e nei Va, siamo abituati a sentire un suono finito che nel passato era frutto di una ricerca e sperimentazione. Mentre ora come forma mentis abbiamo superato con la tecnologia.
This one. Esattamente.
O meglio, preciserei che il suono non è "creato" dagli effetti e dall'amplificazione (sono sempre e comunque le corde vocali del synth a dettar legge sull'insieme sonoro), ma ne sono responsabili di una buona percentuale della resa finale. Esattamente come per una chitarra, un piano elettrico, un basso, e via dicendo.
La maggior parte di noi oggi è abituata a sentire i synth analogici
come suonano nei dischi di allora. E sappiamo tutti bene quanto influisca sul suono finale l'effettistica, l'eventuale compressione della dinamica, l'equalizzazione, il tipo di outboard utilizzato, e via dicendo. Il suono di synth che sentiamo in qualsiasi pezzo anni '80 è il risultato della concatenazione di tutti questi elementi, che inevitabilmente "snaturano" e plasmano il suono emesso dal synth.
Quindi quando noi ci approcciamo ad un Oberheim analogico ci aspettiamo premendo un tasto di sentire il brass di Jump così com'è nel disco, quando ci approcciamo ad un Jupiter 8 ci aspettiamo i suoni di Thriller tali e quali, quando ci approcciamo ad un Jupiter 4 siamo convinti di poter fare i piccoli Depeche Mode, e via dicendo. Quel che ho appena detto chiaramente è un'esagerazione un po' goliardica, però è una buona rappresentazione del pensiero che hanno tanti di coloro che provano un synth analogico la prima volta. E sottolineo che non c'è nulla di male in tutto ciò, perché chiaramente per una persona che schiaccia per la prima volta il tasto di un analogico, i "modelli di suono" che ha in mente sono quelli sentiti nei dischi.
Ma per arrivare a quei suoni bisogna aggiungere effettistica, outboard di alto livello, e via dicendo, nonché programmazione adeguata. E sentire il synth nudo e crudo, senza tutto il resto della catena, a tanti fa proprio quest'effetto "spiazzante", quel "ma com'è secco e sgraziato questo suono".
Il suono di un synth analogico nudo e crudo è quanto di più grezzo e diretto ci sia, però basta poco (per esempio un po' di delay) per renderlo più liquido e musicale, e nel complesso più gradevole.
E qui arriviamo a questa frase:
MarianoM ha scritto:
AL confronto il mio Roland Jx 10 avrebbe fatto una miglior figura.
Il JX-10 (così come i JX "più piccoli" ed i Juno)
ha il magnifico chorus stereo Roland integrato, che sebbene sia dentro al synth stesso ed i suoi parametri siano integrati insieme a quelli delle patch,
è pur sempre un effetto che non fa parte della catena di sintesi. Spegni il chorus, e vedi come si sgonfia il suono. Per arrivare ad un confronto "ad armi pari" con l'Oberheim inoltre, dovresti impostare il tuo JX-10 in single mode (niente layer/dual e via dicendo) e come già detto senza chorus. Anche l'Oberheim dovrebbe essere impostato in single mode (se non vado errato pure con l'OB8 si possono fare layer). Solo in questo modo puoi valutare effettivamente la voce dei due strumenti per quel che realmente è.
Edited 30 Nov. 2015 13:39