@ andreakappa
Può piacere come no,
ma che motif (sopratutto XS e XF) siano lo standard internazionale per i tastieristi professionisti non si può negare.
Poi che tra l'utilizzo che si fa tra utenti amatoriali e produzioni professionali ci passi l'esperienza e i mesi di setup fatti in studio da sound engineers è altrettanto ovvio; quindi i setup/voice che usano Toto, Stevie Wonder ecc.. ecc.. non c'entrano una mazza con quelli che noi umani possiamo creare.
Sono d'accordo fino ad un certo punto, nel senso che i setup dei professionisti sono realizzati da gente che fa solo quello di mestiere. Sarebbe come se chiedessi al programmatore di synth usati di Toto di progettarmi una lottizzazione complessiva di viabilità e sottoservizi... Immagino che si troverebbe in una certa difficoltà.
E senza falsa modestia, sono sicuro che se avessi davanti a me Motif XF h24 7 giorni su 7 e 365 giorni l'anno, riuscirei a rivoltarlo come un calzino a mio piacimento.
Quello che ci frega non è l'effettiva capacità, quanto l'impegno discontinuo ed il fatto che risultati conseguiti con tanta fatica vengono vanificati da un limitatissimo tempo di applicazione. Non si può infatti dedicare un paio d'ore alla settimana, quando va bene, per programmarsi dei timbri o dei setup sulla workstation perché, ammesso di riuscirci, la settimana successiva saremmo ancora daccapo a chiederci dove sta il tal menù ed il sottomenù.