Chiarimento dco vco

cristianob 07-07-15 12.28
in passato , per esempio all'epoca del juno , era possibile avere gli oscillatori che partivano sempre dalla stessa fase e che quindi generavano un suono preciso?
e in generale gli oscillatori precisi cosi , erano i dco o i vco?
grazie
anonimo 07-07-15 13.02
Non vorrei dire castronerie, ma:

1) nei VCO (voltage controlled oscillator) l'intonazione veniva cotrollata tramite il voltaggio in ingresso...ora, fornire un voltaggio stabile (sopratutto considerando cambiamenti di temperatura, umidità etc) é cosa difficile...ergo i VCO si stonavano

2) nei DCO (digital controlled oscillator) l'intonazione é controllata digitalmente, ergo é stabile per definizione..cosa ottima ma che può far perdere quelle caratteristiche di "rozzezza" che piacciono tanto nei veri vintage

Il juno aveva dei DCO
maxpiano69 07-07-15 13.47
@ anonimo
Non vorrei dire castronerie, ma:

1) nei VCO (voltage controlled oscillator) l'intonazione veniva cotrollata tramite il voltaggio in ingresso...ora, fornire un voltaggio stabile (sopratutto considerando cambiamenti di temperatura, umidità etc) é cosa difficile...ergo i VCO si stonavano

2) nei DCO (digital controlled oscillator) l'intonazione é controllata digitalmente, ergo é stabile per definizione..cosa ottima ma che può far perdere quelle caratteristiche di "rozzezza" che piacciono tanto nei veri vintage

Il juno aveva dei DCO
Corretto, hai "sintetizzato" bene il punto chiave (ad alto livello, senza entrare nei dettagli circuitali) relativamente alla differenza tra i due tipi di oscillatore analogico emo
Edited 7 Lug. 2015 11:53
carmol 07-07-15 14.06
cristianob ha scritto:
in passato , per esempio all'epoca del juno , era possibile avere gli oscillatori che partivano sempre dalla stessa fase e che quindi generavano un suono preciso?
e in generale gli oscillatori precisi cosi , erano i dco o i vco?


La partenza con la stessa fase non è sintomo di precisione,
entrambi DCO e VCO, al di là delle differenze correttamente riportate,
possono partire in fase;
questo quando la pressione del tasto attiva il circuito dell'oscillatore
che inizia appunto a oscillare partendo sempre nello stesso modo.

Differente è il comportamento denominato freerun,
che è tipico di molte tastiere analogiche polifoniche
quali organi, string machine e di alcuni synth vintage;
in tal caso gli oscillatori sono attivi dall'accensione dello strumento,
la pressione del tasto chiude solo il circuito di amplificazione per cui l'oscillatore
verrà riportato in uscita con la fase che ha nel momento della pressione del tasto.

In alcuni Virtual Analog evoluti sono possibili entrambi le modalità,
in alcuni persino la partenza random (casuale) della fase.
Edited 7 Lug. 2015 12:21
cristianob 07-07-15 16.14
Grazie a tutti . in particolare io mi riferivo a quanto dice carmol, cioe' ero interessato a sapere se gia' negl'anni 90 i synth avevano gli oscillatori che partivano sempre dalla stessa fase (non free runn quindi).
Questo fa generare un suono che parte sempre uguale, molto preciso , e sentendo vecchi dischi dance mi sembra che le tastiere fossero proprio cosi, con attacchi precisissimi.
Edited 7 Lug. 2015 14:15
carmol 07-07-15 16.42
Ma l'attacco preciso di cui parli
non credo sia collegato esattamente alla fase,
ma più agli inviluppi.

L'orecchio non è sensibile alla fase di un segnale;
la fase diventa udibile solo in determinate circostanze,
quando ad esempio ci sono due oscillatori
sfasati l'uno con l'altro, la somma sarà una forma d'onda diversa
a seconda dello sfasamento.
(è l'effetto che si ottiene quando si opera un leggero detune)

cristianob 07-07-15 23.57
quando gli oscillatori che formano il suono sono in freerun si incontrano sempre in fasi diverse e la timbrica risultante e' sempre un pochino differente ogni volta che si preme una nota.
parlo proprio di irregolarita' timbrica continua, non di intonazione. e' questo che trovo odioso :)
mima85 08-07-15 00.01
cristianob ha scritto:
parlo proprio di irregolarita' timbrica continua, non di intonazione. e' questo che trovo odioso :)


Non dirlo ad uno di quelli per cui "o è analogico o è merda" (insomma s'è capito di che personaggi sto parlando, i talebani dell'analogico), come minimo ti tirano uno Yamaha CS80 o peggio un Moog Modular System 55 in testa emo

Poi ti faranno inginocchiare e fare ammenda su un tappeto di integrati CEM3340, ma con i piedini di questi rivolti verso l'alto emo
Edited 7 Lug. 2015 22:09
cristianob 08-07-15 11.11
@ mima85
cristianob ha scritto:
parlo proprio di irregolarita' timbrica continua, non di intonazione. e' questo che trovo odioso :)


Non dirlo ad uno di quelli per cui "o è analogico o è merda" (insomma s'è capito di che personaggi sto parlando, i talebani dell'analogico), come minimo ti tirano uno Yamaha CS80 o peggio un Moog Modular System 55 in testa emo

Poi ti faranno inginocchiare e fare ammenda su un tappeto di integrati CEM3340, ma con i piedini di questi rivolti verso l'alto emo
Edited 7 Lug. 2015 22:09
emoemo
gobert4 09-07-15 01.39
ma con quali sintetizzatori (vco o dco che siano) riuscite a far partire due oscillatori perfettamente in fase?

se suonate un solo osc, che parta a 0° a 90° o a quello che vi pare, voi sentirete pari pari l'onda selezionata (senza possibilità di sentire differenze)....
se ne impostate due, gli sfasamenti tra l'uno e l'altro osc, si sentiranno sempre, anche quando è tutto gestito digitalmente e senza potenziometri, ma impostando tutto tramite valori "finiti"...
Praticamente tutti sono in free running, pochi sono triggerati.

di tutti i synth che ho avuto modo di provare, ricordo solo il WS EX....che poi leggeva dei sample e ovviamente partivano sempre dallo stesso punto...
carmol 09-07-15 02.50
anche se sono in free run,
gli oscillatori partono insieme all'accensione della macchina;
però, per quanto precisi, nell'analogico spesso
succede che essi non sono mai perfettamente accordati,
per cui anche una differenza di 0.01 Hz genera uno sfasamento ciclico,
che fa sì appunto che si percepisca quel lento cambiamento del suono
Edited 9 Lug. 2015 0:50
anumj 09-07-15 04.13
io sono free run
mima85 09-07-15 11.18
carmol ha scritto:
anche se sono in free run,
gli oscillatori partono insieme all'accensione della macchina;
però, per quanto precisi, nell'analogico spesso
succede che essi non sono mai perfettamente accordati


Oltrettutto si sfasano alla prima nota che suoni, è impossibile avere due oscillatori perfettamente in fase su un analogico, anche se fosse a DCO. A parte i casi in cui capita di culo, ma appunto sono casi, alla prossima nota che si suona ecco che sono di nuovo sfasati.

Chi ha un Juno 106 (che ha i DCO) questa cosa la può verificare facilmente: si disattiva il chorus, si mette il synth in unison (premendo contemporaneamente i pulsanti Poly 1 e Poly 2) e si preme un tasto: la nota suonerà in un certo modo. Poi si ripreme un'altra volta lo stesso tasto, e la nota suonerà in modo diverso, proprio perché gli oscillatori anche se stanno emettendo lo stesso identico pitch (mantenuto perfettamente stabile dall'intonazione digitale) non ripartono tutti esattamente allo stesso momento. Un minimo di differenza di tempo tra le ripartenze degli oscillatori c'è sempre. Infinitesimale, ma c'è, e sufficiente a far si che gli oscillatori non siano perfettamente in fase.

Poi appunto essendo dei DCO l'angolo di fase uno rispetto all'altro lo mantengono, infatti il suono rimane invariato per tutto il tempo che si tiene abbassato il tasto, al contrario in un analogico a VCO le derive naturali del circuito fanno si che un minimo di differenza di intonazione tra un oscillatore e l'altro ci siano in ogni caso, quindi il suono sarà sempre e comunque movimentato.

Gli oscillatori che partono sempre in fase sono una prerogativa dei synth digitali, e nei VA spesso si tende ad emulare apposta gli oscillatori in freerun proprio per evitare questa sincronizzazione di fase, che non fa per niente "analogico" e che di fatto in genere è un effetto indesiderato.
Edited 9 Lug. 2015 9:21