Domanda a chi ha forse seguito l'evoluzione dei computer dedicati alla musica in maniera più graduale e da vicino.
Io ho iniziato a usare il pc per fare musica intorno al 2006, ed allora era praticamente d'obbligo un windows xp super "ripulito" ed ottimizzato, e FORSE riuscivi a cavartela anche con gli asio4all se non caricavi troppa roba. mi creai quindi questa macchina totalmente dedicata, che uso tuttora in live, e sono rimasto in questa "torre d'avorio" per anni.
ora, affiancando altri progetti sono stato costretto a migrare anche su altre macchine, e spesso mi trovo a lavorare anche sul comune pc che uso nel quotidiano. di conseguenza mi trovo (e mentre scrivo mi gratto approfonditamente nelle zone più recondite) a lavorare su una macchina da 399 euro (core i3, 4 giga ram, asio4all, alle volte anche con un browser od un emule aperto), aprire un progetto con magari poco più di 10 traccie aperte, ma con molti effetti sui singoli "take" per un totale di almeno 30/40 tra vsti e efx aperti e lavoranti, ed ogni volta che ne aggiungo uno mi stupisco che il pc non imploda.
ora la riflessione è: ho sempre sottovalutato io la capacità e le potenzialità dei computer (magari perchè io stesso avevo poche esigenze ed effettivamente non ho mai chiesto tanto alla macchina) o, effettivamente, negli ultimi 7-8 anni c'è stata una netta impennata delle prestazioni che ci permettono di fare cose impensabili fino a poco fa? aggiunta magari ad una migliore interazione tra i vari sotware e linguaggi di programmazione, che ormai cominciano a godere i benefici di una macchina ben collaudata.
Edited 22 Giu. 2015 12:53