@ Markelly
Col massimo rispetto (probabilmente sbaglio io che non sono nessuno), ma Emerson quando improvvisava sul pianoforte era un casinaro senz'anima.
Certo Tarkus è immensa, ma in molti altri casi io non ci trovo il filo.
Lo stesso Wakeman e i suoi lavori solisti: mero progressive fine a se stesso.
Apprezzo di più certe sue parti negli Yes, ma forse siamo già nel de gustibus...
Ma sai, Markelly, sull' improvvisazione ti do anche ragione, è giocare su un impianto armonico e ovviamente nel jazz c' è più spazio e più occasioni per essere performanti.
Emerson lo reputo grande nelle architetture e, se pensiamo al genere, ha sondato e realizzato forse uno dei massimi livelli di qualità musicale asservita al genere. Certo ce ne sono stati altri, ma più o meno c' era chi peccava nel tecnico, chi nella banalità pur restituendo belle botte emotive. Emerson, nel suo genere, ha offerto il massimo valore di "coppia" e non penso sia questione di gusto personale, quello non si discute, ma di sostanza musicale perché andando a scavare in molte sue realizzazioni c' è materiale tecnico/emotivo che non sfigura neanche difronte ai grandi classici del '900.
Insomma, se piace il progressive, per i tanti o Emerson o Lord o Wakeman stiamo li, se hai poi le capacità di "entrare" nelle note, al di là del primo impatto emotivo, ti rendi conto che in Emerson c' è una sapienza che gli altri hanno potuto sfruttare si e no al 20%.
Cioè, più sei abituato a grosse strutture musical/emotive e più riesci a comprendere il genio che, oltre all' impatto, ha messo architetture che non si finisce mai di scandagliare.
Lord ha fatto belle cose ma che non soddisfano un palato esigente, rimane uno che ha venduto solo la parte emotiva ma di musica c' ha messo solo 3 note.