@ alanwilder91
rik ha scritto:
Il mio consiglio è dedidacrti alla costruzione dei suoni con il campionatore (software o hardware) , ma partendo da campioni già fatti, campioni semplici da assemblare in cose più complesse.
Capito. Il fatto è che la cosa che mi affascinava era quella di andare in giro a registrare suoni da plasmare per creare i miei campioni e quindi i miei suoni.
Il tuo pensiero è chiaro, ma non esistono soluzioni semplici a problemi complessi, perché sarebbero sbagliate.
Se il tuo obiettivo è creare dei multisample per "distribuire" sulla tastiera una determinata timbrica, l'unico modo per avere una restituzione omogenea è quella di acquisirla a più altezze diverse.
Se invece vuoi creare timbriche particolari, sperimentare e capire come intervenga l'algoritmo del pitch shifting, ti basterà solo un campionamento da associare ad una nota. Le altre note attorno a quella originale, suoneranno via via più deformate mano a mano che ci si allontana.
Da uin certo punto di vista, per quanto i campionatori hardware oggi siano svenduti e sottoprezzati, bisogna riconoscere anche ai campionatori software un'estrema potenza e flessibilità, coadiuvata anche dal monitor del PC, sicuramente più comodo del display minuscolo di un sampler.
Per fare sperimentazione, se dovessi farla come scopo principale della mia artività creativa, mi appoggerei senz'altro ad un campionatore software e poi, eventualmente, trasferirei i risultati in formato .WAV al campionatore hardware.
A parte MachFive e Kontakt non me ne vengono in mente altri, se non altro di altrettanto versatili.