interessante questione
personalmente parlando, ultimamente solo esperienze su piccoli palchi, con impianto "minimal".
direi che mi sono assestato con alcuni settaggi-tipo per:
- organo (clone variabile: SK2, Hamichord, C2, XH3) + "leslie" (Tornado)
quest'ultimo (Tornado) rende l'organo piuttosto "invadente" sul palco (goduria) e fa suonare bene pressochè ogni clone digitale
- pianoforte / strings / pad (Roland FA-08)
- synth solo (Moog Little Phatty)
questa la configurazione "completa", ma il più delle volte faccio tutto con FA-08
fatta questa premessa, aggiungo che mi presento con una pedaliera contenente anche il mio piccolo mixer in cui arrivano tutti i segnali di cui sopra (tre microfoni del leslie, in altrettanti cananali già equalizzati, due canali per l'FA e due per il Little Phatty con delay stereo). solo se serve aggiungo ai singoli canali un pò di compressione.
al fonico fornisco uscita master STEREO (due jack o due cannon, a seconda del tipo di impianto) in cui in linea di massima arriva già tutto miscelato secondo le esigenze del gruppo.
in linea di massima, il fonico DEVE lasciare i due canali panpottati in stereofonia e tutto rigorosamente "flat" (a meno di esigenze particolari dell'ambiente, ma cerco sempre di limitare al minimo ogni intervento esterno
)
solo in un paio di occasioni il fonico mi ha chiesto di abbassare un canale del mio mixer in favore di un altro, ma nulla di che.
di solito questo sistema mi consente di avere un suono già sperimentato, sempre con gli stessi volumi e sempre con gli stessi equilibri tra i diversi strumenti utilizzati. il tutto esce decisamente bene nel mix, considerando che stiamo parlando di musicisti per hobby, nulla di professionale a livelli esasperati, ma tutto sommato il risultato per chi ascolta è sempre più che dignitoso.
in generale, meno il fonico lavora sulle mie due tracce stereo, migliore è il risultato complessivo per il gruppo (anzi, i gruppi).
c'è da dire che con uno dei gruppi in cui suono, sono ormai 31 anni che facciamo concerti insieme, pertanto di solito NON facciamo il soundcheck, arriviamo, si attacca e si suona, ormai abbiamo una intesa tale per cui quasi in automatico abbiamo una sorta di "auto-learn" nei primi secondi del concerto e capiamo già individualmente cosa fare per ottimizzare l'equilibrio (siamo la felicità dei fonici
). dopo i primi 30 secondi del pezzo il concerto va avanti tranquillo....
con altri gruppi la questione è meno immediata, ma siamo tutti grandi abbastanza per capire da soli sul palco se c'è un effettivo problema di suoni non equalizzati oppure se è semplicemente una questione di volumi, per cui i vari chitarristi con cui suono sono piuttosto auto-disciplinati (QUASI tutti
).
in questo senso non ho mai riscontrato problemi in concerti live di suoni che "non bucano" o altre menate assurde che leggo spesso nei vari forum
se il gruppo è affiatato e gli equilibri sono stabili non esiste il problema del suono che "non esce".
esiste di sicuro il problema del suono "brutto", ma questa è un'altra storia....
Edited 10 Mar. 2015 23:56