sterky ha scritto:
Allora, è da un po' che mi sto dando alla conoscenza della sintesi.
Dovresti approfondire un po' di piu' ancor prima di passare alla sintesi di forme d'onda campionate : occorre conoscere almeno l'abc della sintesi sottrattiva (ma anche degli altri metodi non complessi), per capire poi cosa succede con una forma d'onda campionata.
sterky ha scritto:
Quindi modificare un inviluppo o un lfo o un oscillatore ma avendo come base un Sample, si può? E si comporterà come se stessi lavorando su una normale forma d'onda?
Queste tue domande mi confermano cio' che ho detto. Senza andare su libri impegnati (lo potrai fare in seguito) occorre leggere almeno la teoria di base.
Ti posso anticipare qualcosina, ma proprio come spunto di partenza per approfondire.
Il suono viene generato dal sintetizzatore attraverso forme d'onda.
Prima del digitale e del campionamento, queste forme d'onda venivano "costruite" dagli oscillatori che generavano un onda di tensione variabile nel tempo, con una forma particolare (potevano essere sinusoidi, quadre, denti di sega ecc, ed avevano un motivo per avere quella forma).
L'obiettivo dei sintetizzatori storici, era quello di imitare strumenti reali (violini, flauti ecc), e senza campionamento era un obiettivo ambizioso perche' i suoni reali sono formati da spettri armonici (somma di tante onde sonore generate da effetti meccanici) complessi.
Le possibilita' erano due : o si mettevano tanti oscillatori che sommassero le forme d'onda di base, per generare uno spettro complesso (sintesi additiva) ma gli oscillatori avevano un costo elevato e questo era un limite, oppure si cercava un espediente per generare spettri armonici complessi con pochi oscillatori.
L'espediente fu quello della sintesi sottrattiva.
Si parti' dal fatto che alcune forme d'onda (es. la quadra) sono in realta' la somma di tante sinusoidi con le armoniche fasate in un certo modo (un po' come il colore bianco e' la risultante dei colori fondamentali), e si fece il percorso contrario : scomporre la forma d'onda risultante, usando dei filtri, come il prisma di vetro scompone il bianco in tanti colori.
Il risultato di questa scomposizione e' uno spettro armonico piu' ricco della forma d'onda base, ed e' il succo della sintesi sottrattiva, raccontato in pochissime righe.
Fatta questa scomposizione, si provvede a dare un inviluppo (variazione nel tempo del suono) che sia simile a quello degli strumenti che si vogliono imitare, ed il gioco (facendola facile) e' fatto.
La sintesi sottrattiva analogica, si basa su questo principio.
Ovviamente lo stesso principio di scomposizione con filtri lo si puo' adottare anche su forme d'onda piu' complesse (magari campionate), e utilizzando waves di partenza differenti ed abbinate in modo opportuno, le possibilita' di generazione di suoni diventa numericamente ancora piu' grande (come avere una tavolozza con tantissimi colori anziche' fatta solo da colori base).
Mi sono limitato ad un concetto molto ma molto semplificato, pero' era doveroso partire da qui per capire su cosa si basa il processo di sintesi, visto che questa metologia e' stata estesa anche a campionatori e strumenti simili.
Il resto lo puoi approfondire con calma su libri e pubblicazioni (te ne segnaleranno tante, e ti consiglio di procurartene una).
Ciao !...