Impianto audio per piano digitale

Tutti parlano di piani digitali e VST, ma nessuno di impianto audio.
La domanda mi sorge spontanea perché nelle vari discussioni si parla di fedeltà del suono di un piano o di un altro, con pochi o scarsi riferimenti all’importanza dell’impianto audio. Di discussioni a riguardo non ne ho trovate, almeno dai titoli che risultano dalla ricerca. O più semplicemente mi sono perso qualcosa. In tal caso chiedo venia.

Qualcuno che se la sente di dire qualcosa? Cosa usate per suonare il vostro piano digitale? Scheda audio? Casse?

Naturalmente, al sottoscritto, è un argomento che interessa molto.

per il Bösendorfer 290 imperial del Vienna Concert Grand uso una motu HD192 ed una coppia di nearfield monitor tannoy system 800 amplificata da un ampli hi-end inglese con tanta corrente che lo puoi utilizzare per saldarci gli infissi, e quando voglio sentire meglio le corde dei bassi accendo anche il sub da 18"....

Valentina Lisitsa, impressionante anche ne "La Campanella" di Franz Liszt, oltre che nella Ballata n.2.
Un tocco adamantino speciale.

A me piace un impianto in legno con sub da 15 e satelliti da 10, o sub da 12 e satelliti da 8 in base alla potenza desiderata... Mi piace la timbrica sr... Prova due Sr club 150 con il sub da 12 ed il piano lo sentirai veramente bene.. L'impianto pA ha secondo me la botta che i monitor da studio, pensati per altro, non possono avere...

Quì se n'è parlato un po'

La mia riflessione nasce dal fatto che penso che chi possiede un piano digitale abbia il desiderio di sentirlo suonare come un piano vero, con tutte le sue frequenze e un suono pulito, reale.
L’impianto audio può anche essere un collo di bottiglia: avere un buon piano o un buon VST può essere inutile o quasi se l’impianto audio non rende merito. Siete tutti contenti del suono che avete? Oppure avete quella sensazione che manca qualcosa?
Sono certo che i più appassionati si siano già posti la questione chissà quante volte (e forse hanno già trovato la soluzione ideale), quindi possono dire la loro a tal proposito in una discussione apposita...

Grazie intanto per i contributi.
Si, ho sentito già parlare delle famose SR Club 150....
C’è poi anche il dilemma “sub si / sub no”....

Nessun dilemma. Se vuoi sentire i bassi con le club lo devi prendere... più spendi in prodotti di qualità e più avrai soddisfazione. Non c'è solo Sr ma anche jbl, montarbo ecc... Starei su diffusori in legno da scegliere in base ai soldi a disposizione, alla timbrica preferita ed all'utilizzo (casalingo, live, pianobar ecc..). Ad esempio se l'utilizzi a casa due sr 150 + sub e senti tutto ad un quarto del volume e le usi anche per altre piccole situazioni..

Grazie anche a te, Giulio, ma preferirei non metterla sul piano delle mie esigenze specifiche, anche se faccio parte di quel gruppo di persone non ancora soddisfatte.
Mi piacerebbe che qui si potesse scrivere qualcosa di utile per chiunque non abbia ancora trovato la soluzione per godersi come si deve il suono del proprio piano digitale (quella che ti appaga dentro), dietro i buoni consigli di chi questa soluzione l'ha trovata.
Magari si potrebbero prendere in considerazione anche le varie fasce economiche, bassa/media/alta, considerando ovviamente che più su vai meglio è.

Aprirei una parentesi anche sulle schede audio.

Comunque son d'accordo che il sub fa una certa differenza e non solo per le SR, così come la questione del materiale (legno).
Dicevi casse JBL.... modello?
Montarbo, modello?

Sul post linkato da hrestov vengono evidenziate anche:

YAMAHA DXR
RCF ART 170

Non penso si possa fare un discorso generico. La scelta di un impianto non può essere disgiunta dall'ambiente in cui lo si userà e dalla potenza di cui si ha bisogno. Io ho scelto le sr150 + stw600 ma ci amplifico anche la voce ed il chitarrista, oltre che le basi. Uso il STW600 anche con due stl250a ma l'impianto va bene per le mie esigenze, troppo differenti da quelle di altri.. Tu in che situazione dovresti far suonare il tuo piano? Che piano hai?

ciao,
ogni tanto se ne parla, qui sul forum. Una conclusione univoca non c'è, ma pare abbastanza assodato che gli strumenti musicali più recenti (hw e soft) richiedano una fedeltà elevata per apprezzarne le molteplici sfumature. Io stesso avevo aperto un 3d secoli fa (piuttosto ingenuo, a dirla tutta) in cui ipotizzavo di usare dei monitor da studio come amplificazione dal vivo, proprio per ovviare alla perdita di realismo, o di dettaglio, che un impianto può dare. Mi sono fatto un'idea, piuttosto pessimista: per avere un'amplificazione "trasparente" (inteso come neutra, che restituisce totalmente ciò che entra senza colorarlo o sottrarre nulla), bisogna spendere. Ho scoperto l'acqua calda.
Difficile, comunque, avere una cassa che suoni bene con qualunque cosa ci si metta dentro: pianoforte, organi, sintetizzatori, sample player... forse il pianoforte (acustico) è quello più problematico.
Sicuramente è un peccato avere strumentazione da migliaia di euro e poi farla suonare come un giocattolo attraverso casse inadeguate. Ma pare essere la dannazione perpetua di noi pianolisti...

Spendere , spendere , spendere !!!! Secondo me la domanda da fare è la seguente: quanto bisogna spendere per avere almeno una qualità sonora buona? Secondo me intorno ai 1500 euro solo per i diffusori senza contare cavi di qualità, mixer, schede audio ecc che devono essere almeno di pari qualità delle casse... IMHO

Ah ah ah ah.... troppo facile dire "spendere". Il salasso credo sia scontato, ma forse non occorre andare neanche tanto oltre....

Intanto prendo appunti e poi faccio una bella media, e a tal proposito mi piacerebbe sentire anche altri interventi. Qui c’è qualcuno che latita....

A me non piace il sub nella riproduzione del pianoforte ed in generale quando si tratta di strumenti acustici.

A meno che non si sia disposti a spendere migliaia di € per l'impianto, e spendere decine di ore in negozi atteezzati per provare innumerevoli combinazioni, ed altrettante ore per trattare acusticamente la stanza di ascolto.

Il sub è ottimo per la grancassa rock e per i bassi synth, ma nel pianoforte lo trovo innaturale.
I sub piccoli sono troppo veloci e trasformano il miglior piano classico in un piano tunz tunz, quelli grossi sono lenti e gonfiano il suono.

Se stiamo parlando di ascolto domestico, sia di cd che del proprio digital piano, continuo a preferire un classico hi-fi con due casse bookshelf o torri.
Nemmeno i monitor studio mi piacciono, a meno che non servano per uno studio di registrazione.
In teoria i veri monitor dovrebbero offrire un ascolto sgradevole, medioso, spigoloso, troppo veloce, adatto ad evidenziare gli errori di un mix più che a godere di un suono piacevole.

Io in casa uso due anziane Tannoy Chester amplificate da un finale Sansui .... Il suono è meraviglioso.

Nel mio caso, MotU 828mkIII collegata a SM-ProAudio M-Patch2 a cui sono collegate Yamaha MSP-5 e MSP-7 studio.
Suonando spesso a volume basso, servirebbe un SW-10, ma ha un prezzo proibitivo e, poi, non saprei dove posizionarlo vista la scarsità di spazio cronica del mio studiolo.

E anche il sub se ne va.... e si aggiunge invece il discorso casse passive con ampli.
Comunque, al momento leggo SR Club, TANNOY e YAMAHA MSP per le casse. Motu per la scheda.
Legno si o legno no?
Per facilitare le cose meglio se circoscriviamo l’argomento ad un ascolto domestico e non consideriamo l'isolamento acustico altrimenti è facile scoraggiarsi.

Per soddisfare la curiosità di Giulio , io tiro avanti con due piccole HS5 e un sub di indefinita marca, e il mio CP33 (con tutti i suoi VST) che si accontenta, ma è solo un momento di transizione, almeno sino a quando avrò capito meglio cosa fare. Il mio orecchio intanto sopporta, poveretto....

Dunque? Qualcun’altro?