Noia da vst.

CoccigeSupremo 12-12-14 13.59
Apro questo topic per porre un quesito:
Capita solo a me di "annoiarmi" dopo un uso prolungato dello stesso VST?

Mi spiego, per un anno (facciamo quasi 2) ho utilizzato il Vintage D, alternandolo (in fasi di cazzeggio,mai in live) con bosendorfer e steinway (Sempre della galaxy).
Oggi ho deciso di suonarmi come al solito qualche brano alternando un pò di vst, e ho rimesso mano al Pleyel 1928 campionato dalla acousticsamples (tanto cara non solo a pianomanit emo )

Ebbene, avrà un suono "chiuso/attufato (come si dice qui)"...però cavolo, come "risponde" e "trasmette" lui attraverso un semplice accordo....a mio avviso non trasmette neanche il Vintage D.

So bene che in live "la pulizia prima di tutto"...però il "calore" che ti trasmette il difetto "insito" di un pianoforte reale,che ironicamente viene ripreso e "meno rimaneggiato" dalla acousticsamples piuttosto che dalla galaxy (i cui pianoforti risultano "brillantemente perfetti, forse troppo secondo me"), non può trasmetterlo nulla di "troppo pulito"...

Non so se riesco a spiegarmi...piuttosto, secondo voi sono ubriaco o c'è un fondo di "condivisibilità" in quello che ho detto?
Ho la sensazione che più il vst è "pulito da ogni imperfezione" (prima di tutto il legno "che scompare" ovviamente in ogni vst) maggiore risulterà la sua "artificiosità", maggiore risulterà la sua pulizia--->migliore sarà la resa live in un contesto generale (anche di piano+voce) minore sarà però "l'intimità" che invece dovrebbe trasmettere un pianoforte vero e proprio (si, resto nel campo del dovrebbe,NON potrebbe, perchè ancora non ho sperimentato in live un piano tipo pleyel)...

Chiedo a chi ha piu esperienza nel campo e ha maneggiato più e più pianoforti (di "DAVVERO VALIDO", io ho messo mano solo allo steinway coda presente nel conservatorio di Roma):
Ma davvero uno Steinway o un Yamaha C7 SUONA come i campionamenti ultra perfetti della galaxy/synthogy?
Le microfonazioni di un coda fanno venir fuori un suono simile a quello che noi spariamo nelle nostre casse tramite vst?
O tutto il "legno" di un pianoforte ironicamente è reso meglio quando i difetti non vengono cosi "rimaneggiati" nei vst e dunque è piu "godibile" l'intimità di un campionamento pleyel, o anche Fazioli della imperfect samples?
maxpiano69 12-12-14 14.01
Diciamo semplicemente che nessun VST suona come "la cosa vera", ovvero da le stesse emozioni e sensazioni, se tanto basta...

Il resto della "noia" magari deriva dal suonare badando troppo al suono e troppo poco a quel che si suona (ipotizzo)?
Edited 12 Dic. 2014 13:03
jacus78 12-12-14 14.20
ci sono non so quanti mila 3d più o meno che si somigliano quando si parla di piani acustici e/o digitali e/o vst, io stesso ne ho aperto qualcuno in passato.
CoccigeSupremo ha scritto:
Ma davvero uno Steinway o un Yamaha C7 SUONA come i campionamenti ultra perfetti della galaxy/synthogy?

ma neanche lontanamente. il feeling tatto-tasto-legno-profondità-risonanza-eviadicendo di un acustico non è neanche paragonabile ad "ultraperfetti campionamenti" di nessun vst. almeno ad oggi. e poi tra gli acustici stessi vi è grande differenza tra verticali e mezzacoda e tra mezzacoda e coda.

in live è diverso....intanto bisognerebbe vedere in che live viene utilizzato un vst. in un live da pub in cui tutto esce "sporco", utilizzare la pulizia digitale di un vst è un pò controproducente, in mezzo a chitarre bassi e batteria un vst se non è equalizzato perbene scompare.
su un palco è ancora un'altra cosa, ma lì non dipende più da te ma dal fonico che ti amplifica. e dipende sempre da che casse-spia e da che casse a torri utilizza.

però amplificare un acustico non è mai facile, i microfoni devono essere posizionati e regolati in maniera tale da far uscire un suono degno di un acustico, altrimenti tanto vale portarsi dietro il vst o una workstation. in più chi si porta dietro un acustico su un palco? oltre al costo del trasporto-affitto-montaggio-accordatura-peso ecc ecc, ci vuole mezzo pomeriggio per riuscire ad amplificarlo bene. non è più fattibile per gli standard odierni.
Edited 12 Dic. 2014 13:26
lemon67 12-12-14 17.24
I pianoforti virtuali (VST? non siamo tutti cubici) hanno senso soltanto, se li si considera, come il prodotto di
una ripresa microfonica di un pianoforte vero, ed ascoltassimo tale ripresa, all'interno di una sala regia di uno
studio, e non come se si fosse davanti allo strumento reale, riprodurre la sensazione dello stare d'avanti ad un
pianoforte vero, con tutte le sue variabili "fisiche" e la nostra capacità di percepire con tutto il nostro corpo, e
non solo con l'udito, io credo sia alquanto improbabile, almeno per adesso, accontentiamoci quindi di stare virtualmente in
sala regia, che non è cosa da poco, credo......
Edited 12 Dic. 2014 16:25
CoccigeSupremo 12-12-14 17.50
maxpiano69 ha scritto:
Il resto della "noia" magari deriva dal suonare badando troppo al suono e troppo poco a quel che si suona


Il punto è che probabilmente in questi anni,colpito inizialmente dal mondo pianistico dei vst ho pensato davvero e SOLO a quel che si suona, poi da una settimana circa ho iniziato nuovamente a "tener la testa alta" per ascoltare un pò cosa accadeva a livello di "SUONO" piu che al "SUONATO".

Il punto è che ogni volta che suono ad esempio un determinato accordo (e qui sono da neuro) mi "sembra di sentire sempre lo stesso suono", come se stessi suonando un loop,mentre con altri campionamenti sento quella "varietà/Freschezza/imprevedibilità"che nel vst perfetto e pulito " quale è il vintage D, non riesco più a sentire"...

Purtroppo è una sensazione che non so descrivere... è come se sapessi esattamente come andrà a suonare quell'accordo, e mi da a noia,mentre facendolo con un fazioli della imperfect samples o lo stesso pleyel tutto mi sembra piu "reattivo" per quello che cerco...

emo
CoccigeSupremo 12-12-14 18.04
jacus78 ha scritto:
ci sono non so quanti mila 3d più o meno che si somigliano quando si parla di piani acustici e/o digitali e/o vst, io stesso ne ho aperto qualcuno in passato.


Meglio dire "ci sono non so quanti mila thread uguali", punto emo

jacus78 ha scritto:
in live è diverso....intanto bisognerebbe vedere in che live viene utilizzato un vst. in un live da pub in cui tutto esce "sporco", utilizzare la pulizia digitale di un vst è un pò controproducente


Ecco,hai centrato in pieno il punto emo Tu utilizzeresti un "piano sporco" quale pleyel o fazioli imperfect in un pub? In una situazione di piano voce intendo? O utilizzeresti comunque la pulizia di un Vintage D?
Io per adesso ho risposto sempre e comunque "Vintage D tutta la vita", però poi riascoltando il SUONO (e non il suonato,sia chiaro) registrato in live, mi rendo conto che c'è quella "freddezza" che magari l'ascoltatore comune neanche percepisce, ma io si, come se ci fosse qualcosa di artefatto, di infinitamente già sentito e prevedibile :)

jacus78 ha scritto:
su un palco è ancora un'altra cosa, ma lì non dipende più da te ma dal fonico che ti amplifica. e dipende sempre da che casse-spia e da che casse a torri utilizza


Qui credo fermamente che, dati anche i volumi elevati, se si alza il volume (da palco), la "chiusura" di un pianoforte campionato "chiuso" esce fuori in maniera troppo presente e tutto risulta orribile. Non so quanto calore puoi creare con un vst di pianoforte "troppo scuro" amplificato anche con casse da millemila euro.
Onestamente credo di andare sul sicuro dicendo che chiunque dovrebbe ,in una situazione da palco, cercare la pulizia assoluta del suono,togliendo anche tutte le varie "sfaccettature" del suono che si potrebbero godere in casa o al massimo in una situazione "familiare" ma non in live (rumori del pedale,dei tasti, della piastra ecc ecc)

jacus78 ha scritto:
in più chi si porta dietro un acustico su un palco

Non tutti, c'è chi può ovviamente emo Mi chiedevo se ci fosse quel "chi può" all'interno del forum :) Cosi da aver opinioni riguardo il "risentirsi" sottoforma di piano e sottoforma di vst :)

emo
CoccigeSupremo 12-12-14 18.10
lemon67 ha scritto:
VST? non siamo tutti cubici

Anche questo è vero emo

lemon67 ha scritto:
hanno senso soltanto, se li si considera, come il prodotto di
una ripresa microfonica di un pianoforte vero, ed ascoltassimo tale ripresa, all'interno di una sala regia di uno
studio, e non come se si fosse davanti allo strumento reale, riprodurre la sensazione dello stare d'avanti ad un
pianoforte vero, con tutte le sue variabili "fisiche" e la nostra capacità di percepire con tutto il nostro corpo, e
non solo con l'udito,


Hai centrato pienamente il punto.
Il fatto è che questi campionamenti, "assurdamente perfetti" (per quello che propongono,ovvero ciò che hai perfettamente descritto poc'anzi) sembrano,a mio avviso ovviamente, volerci porre di fronte ad "una parentesi" del pianoforte, ovvero di fronte al suo "timbro" lavorato. Non è assolutamente cosa da poco, ci mancherebbe, però la sensazione di pianoforte, in sintesi, non ve la da più un pianoforte "zozzo" come il pleyel AS o l'imperfect fazioli (che sembrano abbracciare sia la ripresa del suono, che il "legname") piuttosto che un freddissimo ma pulitissimo DO del vintage D?

PS: Sento sirene e agenti del manicomio che cercano un tizio...sarò mica io? emo
anonimo 12-12-14 19.10
ogni tanto staccare e farsi una bella trombata può risultare utile emo
zavaton 12-12-14 19.17
@ anonimo
ogni tanto staccare e farsi una bella trombata può risultare utile emo
si però ocio... mica con tromba vst emo
jacus78 12-12-14 19.19
CoccigeSupremo ha scritto:
Ecco,hai centrato in pieno il punto emo Tu utilizzeresti un "piano sporco" quale pleyel o fazioli imperfect in un pub? In una situazione di piano voce intendo? O utilizzeresti comunque la pulizia di un Vintage D?

io in live non ho mai usato vst pianistici. non so descrivere bene la sensazione ma è come se al tatto avessi una cosa e all'udito un'altra. quindi preferisco di gran lunga accontentarmi di un pianoforte di una ws che mi piace, equalizzato e settato con mixer e casse che poi mi porto in live. in più per un piano-voce mi serve molta dinamica, e una terza coda (sustain) molto presente. insomma in un piano voce devi supportare al meglio l'unico strumento che è appunto la voce. non è come quando suoni liga o vasco insieme ad altri. quindi il feeling di avere una ws che ha quella meccanica e quel suono che modifichi per adattartelo, non è uguale al felling di un vst. non so, io non mi trovo con vst pianistici. come dice qualcuno più su, sono più adatti alle registrazioni.

CoccigeSupremo ha scritto:
Onestamente credo di andare sul sicuro dicendo che chiunque dovrebbe ,in una situazione da palco, cercare la pulizia assoluta del suono,

stai sognando.... sai quanto impiegano i FONICI a regolarti le tastiere e i pianoforte e gli organi? al massimo 5 minuti. magari se suoni con qualcuno con un nome impiegano una 20ina di minuti.

risultato: per i piano-voce utilizzo una ws con un pianoforte regolato per quello scopo, gamma di dinamiche abbastanza ampie, il dumper resonance molto accentuato e un pianoforte leggermente un pò ovattato (chiuso).
per i pub utilizzo sempre una ws con un pianoforte con poche linee di dinamiche.
per le piazze utilizzo sempre una ws con un pianoforte regolato alla bell'e meglio in una piazza quando ancora tutti montavano e l'unico pronto ero io cosi ho potuto sfruttare quella mezz'oretta per rendermi conto della resa all'esterno facendo suonare un mio amico sul palco mentre io ero giù.
jacus78 12-12-14 19.22
dopio
Edited 12 Dic. 2014 18:22
jacus78 12-12-14 19.25
CoccigeSupremo ha scritto:
Non tutti, c'è chi può ovviamente emo

sono molto pochi, rarissimi. tanti pianoforti che avrai visto hanno solo la copertura di plastica di un coda ma dentro ci sta una ws.
lemon67 12-12-14 20.55
CoccigeSupremo ha scritto:
sembrano,a mio avviso ovviamente, volerci porre di fronte ad "una parentesi" del pianoforte,

Tutto ciò che in genere riprende un microfono, credo sia inevitabilmente una parentesi del suono reale, e di un qualsiasi strumento ripreso con esso, di questo credo tocca farsene una ragione, e questo vale sia per dei semplici campioni, che serviranno alla compilazione di un qualsiasi VST, e sia per una canonica registrazione, quel suono
zozzo di cui parli è molto probabile che possa essere anche riprodotto con dei modelli fisici, piuttosto che da dei
campioni, e forse saranno proprio questi famigerati modelli fisici, a ricreare la sensazione di stare davanti ad
uno strumento vero, in un futuro più o meno prossimo.
I chitarristi elettrici in genere suonano solitamente d'avanti ad i loro muri di amplificatori, e si divertono non
poco, nell'essere investiti da tutto quel suono, il guaio poi è quando vanno in regia ad ascoltare le loro
registrazioni, immancabilmente ne sono delusi, proprio perché tutto quel loro suono, viene decurtato
dal microfono, che come abbiamo detto riesce a rappresentare soltanto una parte, di tutto quel suono.
Edited 12 Dic. 2014 19:56
maxpiano69 13-12-14 15.10
@ CoccigeSupremo
maxpiano69 ha scritto:
Il resto della "noia" magari deriva dal suonare badando troppo al suono e troppo poco a quel che si suona


Il punto è che probabilmente in questi anni,colpito inizialmente dal mondo pianistico dei vst ho pensato davvero e SOLO a quel che si suona, poi da una settimana circa ho iniziato nuovamente a "tener la testa alta" per ascoltare un pò cosa accadeva a livello di "SUONO" piu che al "SUONATO".

Il punto è che ogni volta che suono ad esempio un determinato accordo (e qui sono da neuro) mi "sembra di sentire sempre lo stesso suono", come se stessi suonando un loop,mentre con altri campionamenti sento quella "varietà/Freschezza/imprevedibilità"che nel vst perfetto e pulito " quale è il vintage D, non riesco più a sentire"...

Purtroppo è una sensazione che non so descrivere... è come se sapessi esattamente come andrà a suonare quell'accordo, e mi da a noia,mentre facendolo con un fazioli della imperfect samples o lo stesso pleyel tutto mi sembra piu "reattivo" per quello che cerco...

emo
Capisco cosa intendi, però la ripetitivitá del campione vale per qualsiasi Piano campionato (a meno di utilizzare tecniche di Round Robin che aggiungono un po' di casualitá, ad esempio l'Acousticsamples C7 lo provede); altrimenti... e hai provato Pianoteq?
Forse potresti trovare ció che cerchi (restando in ambito Virtuale, ovviamente), se non lo hai giá fatto scarica la Trial e provalo.
Edited 13 Dic. 2014 14:13
pianomanit 13-12-14 15.34
@ anonimo
ogni tanto staccare e farsi una bella trombata può risultare utile emo
emo
mr_smith 13-12-14 16.07
1) Involontariamente hai aperto una voragine.... emo (senza fine)
2) un piano riprodotto non sarà mai come un piano vero
3) come sempre dipende dai "usi e costumi"
4) quoto Superbaffone, ogni tanto è bene fare qualcos'altro....emo

Ora vado ad aprire un altro post sul tema, tanto per darti una mano... emo
Edited 13 Dic. 2014 15:08