@ obiwan
...ok...quindi voi sostenete che bisogna a tutti i costi rimanere nell'euro.
Ma del MES che mi dite?
Parte I
Parte II
Un'altra bella fetta di sovranita' italiana svenduta ad altri
Adesso riassumiamo la storia della moneta unica..
1) Per entrarci, ci hanno chiesto con una sorta di ricatto, di svendere una grande quota dei nostri tessuti produttivi strategici : politici in malafede, e uomini della finanza corrotti hanno ceduto queste quote (spesso provenienti da privatizzazione) senza contrattarle, svendendole come carta straccia in cambio di probabili provvigioni personali, favori ecc.
Regalando quel patrimonio, si e' persa un'occasione per far scendere il debito pubblico, e allo stesso tempo sono stati mandati centinaia di migliaia di posti di lavoro, con conseguente introduzione dei contratti a termine, per dare al popolino l'illusione di un futuro lavoro fisso.
Qui e' cominciata la vera crisi italiana (assieme ad altri fattori come la fuga delle imprese dovuta alla caduta di barriere e dazi nei paesi a manodopera sfruttabile) : i consumi sono lentamente scesi mentre continuava la gestione allegra della finanza pubblica : PIL che registrava valori sotto la media europea gia' quando c'era ancora il segno +, e debito pubblico che si impennava come un'iperbole.
2 ) Poi e' arrivata la crisi finanziaria anglosassone (magari anche un po' manipolata per speculazione) e l'Italia gia' indebolita, oltre che malata di corruzione e furberie varie ha continuato il suo declino.
Va ricordato che in questa fase
veniva addirittura negata la crisi ed i faccendieri/politici continuavano a farsi gli affari loro.
Con una situazione simile, a nulla son servite le riforme sulle pensioni ecc, se non a ritardare quel collasso che prima o poi arrivera'.
3) con un paziente oramai vicino al collasso, si sono introdotti meccanismi severi per far rientrare i conti di questa follia, facendo versare lacrime e sangue ai cittadini piu' deboli. Assieme a cio' son state introdotte regole che hanno limitato fortemente la sovranita' italiana, ma nonostante cio' la situazione e' addirittura peggiorata creando una recessione che e' arrivata ai limiti della deflazione.
In tutte queste fasi ci hanno giovato le multinazionali, che hanno divorato aziende italiane (e dei paesi deboli dell'area euro) invadendo i territori finanziari di paesi che un tempo erano sovrane.
Ci hanno guadagnato anche le banche, perche' hanno socializzato le loro perdite, riportando a posto i conti delle loro speculazioni, e soprattutto bloccando la liquidita' (limiti sui prelievi, prestiti praticamente bloccati ecc).
Ora siamo nella fase 4 che e' la piu' rischiosa : aggredire l'euro partendo dal ventre molle dell'Europa (l'Italia), ben sapendo che un eventuale crollo costringerebbe paesi come il nostro a fare ulteriori privatizzazioni e svendite.
Di fatto e' come se stessero entrando con i carri armati a casa nostra e al passo dell'oca, solo che questa volta non sentendoli sparare non ce ne stiamo rendendo conto.
Qual'e' la scelta giusta da fare non lo so : forse non si doveva entrare per nulla nell'euro, oppure avremmo dovuto vigilare meglio sulle regalie fatte dai nostri politici.
Reduci da tangentopoli, avremmo dovuto inserire pene severissime per reati finanziari e per comportamenti contrari agli interessi della nazione..
ma eravamo troppo distratti dalle promesse del berlusconismo, venute dopo le illusioni delle frottole di Prodi...