@ michelet
Valerio
Penso che a parte i soliti noti, cioè Minimoog, ARP2600, Hammond B3 e relativo Leslie, Fender Rhodes, Wurlitzer, Clavinet e pochissimo altro, purché in condizioni di funzionamento ottime, ben poco si salva dalla obsolescenza programmata. Tutto il resto ha un ciclo di vita relativamente breve, determinato anche e soprattutto dal tuo desiderio di sfruttare a fondo le apparecchiature che possiedi. Mi spiego meglio, tra 5 anni Motif XF, sarà ovviamente già stato soppiantato da un'altra workstation, ma questo non toglie il fatto che tra 5 anni suonerà bene come oggi. Ugualmente un AN1x sarà uguale a se stesso come con i suoi limiti ed i punti di forza, come la timbrica cala e rotonda di un JX-10 sono sicuro sarà molto difficile da replicare con altri sintetizzatori.
Forse, uno dei lati positivi che offre il progresso tecnologico è l'aumento delle funzioni accompagnato da un relativo abbassamento dei prezzi. Si vedono già i primi risultati con Korg Module, una workstation virtuale che gira su iPad.
Tra 5-10 anni avremo, forse, tutta la potenza di una Kronos all'interno di un iPad di ultima generazione. Ciò non toglie però che Motif XF, Kronos e tutti gli strumenti in nostro possesso siano superati e del tutto inutilizzabili.
Il valore nel tempo è proporzionale all'uso che fai.
Io mi chiedo cosa possa significare l'uso di strumenti virtuali a cui vanno aggiunte schede audio...... alla fine, per ora conta non tanto l'uso dell'IPad e dei software, quanto che scheda audio si adotta..........
Detto questo concordo con te. Aggiungo che spesso il prezzo e l'utilizzo di strumenti quali synth e workstation sono dovuti a fattori non sempre completamente obbiettivi, concludendo che la qualità generale è di molto migliorata rispetto a 20-25 anni fa, per cui è difficile non trovare qualcosa di interessante su tutti gli strumenti degli ultimi tempi. E' chiaro che più si aggiornano i campionamenti e più i precedenti risultano meno "freschi".