Si chiamano "previsioni" : se fossero precise al 100%, le avrebbero chiamate "certezze"..
Va detto pero' che ultimamente alcuni siti che dicono di essere di "meteorologia", ma che io definirei di "meteorologia commerciale, finalizzata alla vendita di pubblicita' " stanno fornendo previsioni contrarie alle regole dei meteorologi seri.
In pratica, questi siti osservano i fenomeni meteo come fan tutti, ma appena vedono la possibilita' di formazione di eventi estremi, spiattellano la notizia ai sette venti, senza curarsi della distanza temporale dal possibile evento, e della percentuale di attendibilita' quando l'evento e' lontano.
Un esempio pratico.
Lo scorso inverno, i modelli e le osservazioni meteo indicavano la possibilita' (una tra tante) dell'arrivo del burian sulla pianura padana (corrente fredda che puo' portarci anche a - 20 gradi di temperatura.
Quel sito, con ben 15 giorni di anticipo titolo' a caratteri cubitali "arriva il Burian, pianura padana a -20, con punte di -30).
Peccato che tali modelli, a distanze elevate (15 gg) sono attendibili come i numeri del lotto, e di fatto anziche' il burian, in quel periodo arrivo' un bell'anticiclone che ci porto' a temperature prossime ai 20 gradi (positivi) con i grilli che cantavano a dicembre !.
Con lo stesso meccanismo del gridare "al lupo al lupo" con grande anticipo, lo stesso sito annuncio' nevicate calamitose con accumuli fino a 50 cm...
Il risultato reale fu invece una spruzzatina di neve di un paio di centimetri.
La meteorologia e' una cosa seria, e chi la spettacolarizza perche' vende pubblicita' sui suoi siti e sulle sue app, e' quantomeno scorretto perche' dirama una serie di allarmi che rischiano di rendere poco credibili gli allarmi veri.
I siti seri (aeronautica, Nimbus ecc..) forniscono le previsioni con tre giorni di anticipo (di piu' sono inattendibili), e se ci sono situazioni dall'evoluzione incerta, nei tre giorni precedenti all'evento aggiornano a piu' riprese i loro bollettini.
Con il meteo non si scherza, perche' se dici che arriva un ciclone e non e' vero, rischi di fermare le attivita' di numerose persone, mentre se dici che fa bello e poi arriva il finimondo, metti a rischio la vita di tante persone.
Nel 1994 (disastrosa alluvione in provincia di Alessandria) un meteo Rai, funzionante in automatico (comprato da Carrefour?) prevedeva "tempo variabile" !..
Fu un disastro che causo' 100 morti.
Dopo 3 giorni di pioggia, quando la gente era sui tetti ad aspettare i soccorsi, il TG2 Rai diede la prima notizia dell'alluvione nel seguente modo "Maltempo : comincia a farsi critica la situazione in Piemonte, rischia di saltare il derby Juve-Toro" (pazzesco !!!)..
Da allora Rai3 (che aveva previsto "tempo variabile" si appoggio' a meteorologi seri (nacque anche la trasmissione "che tempo che fa".
Nel 2000 (alluvione in Piemonte e Valle D'Aosta), sia la Rai che i siti meteorologici seri, annunciarono per tempo il rischio alluvionale : vennero chiuse strade a rischio, ponti ecc.. e nonostante l'evento fu piu' intenso ed esteso, si contarono pochissime perdite umane (forse meno di 10).
Edited 9 Nov. 2014 18:48