E' un buon microfono che vanta gia' una buona direzionalita' (diagramma di polarizzazione a cardioide).
Gli ambienti chiusi dei locali, spesso non sono facili da gestire per via di riflessioni varie sulle pareti, soprattutto in questi casi occorre curare bene il posizionamento delle casse rispetto ai microfoni, e in fase successiva i livelli dei singoli strumenti, affinche' non costringano i cantanti ad alzarsi troppo di volume.
Per darti un idea, ricordo un gruppo professionista, che nel suonare in un locale con ambiente acustico molto difficile, suono' con la tastiera ad un volume cosi' basso che non si sentiva per nulla la sua parte.
Non c'era altra scelta : la batteria non poteva andare piu' soffice di cosi', il basso del suo emetteva gia' frequenze rimbombanti anche a volumi ridotti e con le giuste regolazioni, e la chitarra era l'unico strumento che poteva sommarsi agli altri due senza arrivare a produrre inneschi e ritorni vari.
Era una situazione limite (il tastierista decise spontaneamente di sacrificarsi, facendo quasi solo playback), e l'ho presa a riferimento per dirti come un gruppo molto esperto, era arrivato a gestirla in modo tale da poter suonare qualcosa di decente in un ambiente cosi' angusto.
Ovviamente, nella maggior parte dei casi non occorre arrivare a questi estremi.
Valutato l'ambiente, occorre che tutti i musicisti del gruppo entrino nello spirito di doversi adattare al medesimo, posiziondo correttamente i diffusori.
Se i diffusori sono orientati verso il pubblico, e non avete monitor, c'e' la tendenza di ogni musicista a non sentirsi, e quindi ad alzarsi di volume per uscire.
Ne consegue che il pubblico si tappa le orecchie e chi suona invece ha l'impressione di non sentirsi : alla fine ci rimettono i cantanti (oltre che il pubblico) perche' devono fare i conti con i continui inneschi.
Dei monitor di bassa potenza orientati verso chi suona, evitano questo fenomeno e consentono a tutti i musicisti di mantenere livelli piu' bassi (abbassando anche il volume del master, che giova non poco a chi ascolta).
La posizione dei diffusori, rispetto a chi suona e' molto importante : il suono deve essere sentito via diretta, e mai per riflessione, altrimenti si percepiscono solo determinate frequenze (peraltro impastate) che portano tutti a suonare con volumi alti. (per questo dei piccoli monitor aiuterebbero non poco).
Bassista e batterista ( e molto spesso anche il chitarrista) devono fare i loro sacrifici : non e' vero che per suonare determinati generi occorre picchiare al massimo : in certi ambienti occorre assolutamente saper limitare l'intensita con la quale si suona, portandola al minimo indispensabile per produrre il suono stesso, consentendo cosi' agli altri strumenti di non doversi alzare troppo con i volumi.
Occhio poi all'equalizzazione : i tastieristi evitino timbri troppo striduli, i cantanti evitino reverberi troppo spinti e cosi' via.
Se si seguono tutte queste regole, si hanno molte possibilita' di eliminare il problema, o di ridurlo ai minimi termini (situazioni estreme), senza dover ricorrere a dispositivi aggiuntivi per evitare i rientri.
Edited 5 Nov. 2014 12:28