E' un po' come i jazzisti che fanno free jazz oggi.
Insopportabile musica fatta da gente insopportabilmente anti-artistica.
Musica senza senso suonata individualmente ognuno sulla propria "cadrega", con anche un pizzico di spocchia.
Ma io vorrei concentrarmi sui "pilastri" della musica contemporanea, tipo chessò, Messiaen.
Quello che faceva era musica, o piuttosto filosofia messa in musica?
Ma ha senso tutto ciò? Voglio dire: si può trarre piacere (nel senso di "piacere" vero) dall'ascolto di Messiaen, o è magari un'esperienza culturale "alta", da fare una volta, ok, dopo aver studiato un tomo di saggio filosofico-social-antropologico, ma poi???
Fatico a mettere insieme tutto ciò...