Il musicista moderno

radjuice 26-08-14 14.28
spesso leggendo e confrontandosi di qua e di la con la moltitudine, sorgono tante domande e oggi vorrei sapere cosa ne pensate a proposito dell'argomento che sto per esporvi.
ritengo non sia errato affermare che si faccia sempre più insistente il dato di fatto che oggi il musicista, non può limitarsi al solo studio "delle 7 note" e "dell'armonia", ma spesso, se non sempre, deve espandere i propri orizzonti e le proprie conoscenze alle varie materie sempre più coinvolte: informatica, programmazione, acustica, fisica, etc. etc.
penso che ormai il problema più grande dopo la scelta dello strumento giusto, sia ciò che viene dopo...
si rende sempre più necessario investire tempo, pazienza e dedizione per una preparazione dello strumento, post-acquisto e non solo.
per non parlare del fatto che oltre che dagli strumenti hardware, ormai siamo circondati da strumenti software e quindi il passaggio obbligato attraverso un "computer"... eh si il computer e la musica!!!
allora viene anche da chiedersi:
1 - è così difficile per i costruttori utilizzare tecnologie e campioni di qualità in modo da permettere al musicista di potersi concentrare più sulla parte esecutiva? eviteremmo pure di dover ricorrere ai vst, no? (qeusto quesito nasce dal fatto che spesso vedo utilizzati campioni molto vecchi)
2 - è così difficile per i costruttori proporre negli arranger, degli styles generici utiliy, senza troppi casini inutili, che rendano più ampio lo spettro di utilizzo? (questo lo dico perchè vedo di serie su tastiere di ultima generazione, la presenza di styles ultraventennali)
3 - perchè invece di evolversi come si stava facendo, ad un tratto negli ultimi periodi si sta spesso letteralmente castrando gli strumenti sotto l'aspetto della praticità?
e le domande continuano all'infinito, soprattutto se penso a come il plasticume sta invadendo il mondo degli strumenti musicali: orrendo!!!
però ora voglio fermarmi qui... voi cosa ne pensate? come vivete questa evoluzione di una certa categoria di musicisti? cosa vi aspettereste per il futuro?
ovviamente non sto parlando di quei settori dove strumento acustico alla mano ti siedi e devi solo suonare!
spero di essere riuscito a trasmettere il concetto...
bitto69 26-08-14 14.43
concordo con i tuoi pensieri, anche profondi.
La mia idea ,non solo nella musica, e' che l'estrema elettronica ci portera' a tornare indietro.
Stanno cercando di copiare tutto dal passato ma siamo in una strada senza ritorno, chiusa , senza uscita.
Nella produzione, musicale, nelle auto, ecc. ma con quali risultati.
Cerchiamo di fare cose gia fatte, di creare quello che e' stato gia fatto.E purtroppo ci limitiamo a scelte come il peso, l'ingombro i soldi. Chissa forse perche non abbiamo provato sulla nostra pelle cosa vuol dire portarsi dietro un C3, oppure un piano elettrico fender.
Vedo nell'elettronica molto sviluppo nelle cose create da zero (es. iphone, che tecnologia) ma per me appena avro il posto a casa, sara' riempito da un A100, piano a muro Schulze Pollmann e piano fender.e cosi cerchero di godermi la vecchiaia. E sono sicuro che rimarranno nel tempo non solo come ricordo di me per mia figlia ma anche fisicamente, come tutti i miei 33 giri, abbiamo voglia di riempire pc tablet e lettori di mp3 ma fra 30 anni non avrete piu nulla, i cd saranno marci gli hd nei bidoni, i pc uguale, ma i miei 33 giri saranno sempre liemoemo
FranzBraile 26-08-14 15.19
Mah.... Per me non è cambiato niente!!
Un pianista che viene dal conservatorio, continuerà a suonare un piano acustico da 60'000 Euro, un violinista uno Stradivari.. e cosi via. Quindi il musicista moderno "non esiste". Il musicista moderno ha studiato le stesse identiche cose di un musicista di 50 anni fa.
Un DJ invece sarebbe un musicista? Quando li senti parlare dicono "Ieri ho suonato li, domani vado a suonare la". Se tu mi dici "suono" per me significherebbe che il tipo "suona" e quindi è un musicista.
Altra cosa invece è il musicista munito non solo del piano ma anche di un sacco d'informatica (in generale).
Vogliamo che in live il nostro concerto sia simile o migliore della registrazione in studio? Beh allora per forza di cose dobbiamo munirci di attrezzatura adeguata che oggi è "digitalizzata" al max livello. Ieri avevamo i "dischetti" e l'altro ieri magari i nastri...
Ok..ok.. ho detto un sacco di cazzate...ehehehhehehe emo
sterky 26-08-14 15.53
io intanto creerei una distinzione tra pianista e tastierista, cioè il pianista è colui che suona "le 7 note", il tastierista invece e quello che usa ore e ore e ore ancora per trovare il suono giusto (giusto e non perfetto, che per me perftto è relativo). E questo è sempre stato così, i pink floyd non usavano i suoni di preset, per fare un'esempio!!!
L'introduzione del computer è anch'essa oppinabile. Alla fine le tastiere sono dei processori (quelle non analogiche) e i computer anche! Cambia solo il modo di lavorare! Sono abbastanza convinto che tra un pò usciranno tastiere con la possibilità di caricare vst.......
Anche i vst, alla fine sono poi dei sample, quindi in realtà ci si sta basando sempre sui soliti concetti!!!!
Quello che invece continuo a domandarmi, come può essere che un violini della mia kurz, che occupa forse 200 Kb, suoni meglio di uno da chissaquanti Mb? Non è che noi stessi ci facciamo inculcare delle convinzioni assurde, alimentando il mercato che ci alimenta, e andiamo a cercare cose che in realtà non sono reali?
carmol 26-08-14 16.27
sterky ha scritto:
io intanto creerei una distinzione tra pianista e tastierista, cioè il pianista è colui che suona "le 7 note", il tastierista invece e quello che usa ore e ore e ore ancora per trovare il suono giusto (giusto e non perfetto, che per me perftto è relativo). E questo è sempre stato così, i pink floyd non usavano i suoni di preset, per fare un'esempio!!!

emo
Sono anni che lo predico...
Se fai classica o jazz, la tecnica la fa da padrona,
ma se fai cover pop e simili non occorre certo essere dei
virtuosi, alla fine basta (e a volte avanza!) una preparazione tecnica media,
la differenza a quel punto la fanno i suoni.
E in questo caso il discorso del manico che tira fuori l'impossibile dalla bontempi
non regge, tanti "pianolisti" del passato, spesso non dei geni della tecnica,
hanno smanettato non poco per ottenere quei suoni
particolari che li hanno contraddistinti.

sterky ha scritto:
Sono abbastanza convinto che tra un pò usciranno tastiere con la possibilità di caricare vst.......

Esistono già,
la stessa Kronos è qualcosa che ci va molto vicino.
sterky ha scritto:
Quello che invece continuo a domandarmi, come può essere che un violini della mia kurz, che occupa forse 200 Kb, suoni meglio di uno da chissaquanti Mb?

Bisogna vedere cosa si intende per "suonare meglio".
Probabilmente in un contesto live i tuoi violini escono bene,
con presenza e corposità,
ma registrati potrebbero mostrare i propri limiti nel realismo.
D'altra parte sui MB è sempre meglio abbondare che "deficere",
a patto che siano usati bene. Ma questo è un discorso che esula dal topic.
Edited 26 Ago. 2014 14:36
radjuice 26-08-14 17.14
Alla diego: "INDERESSANDO"...
CoBra ha scritto:
Mah.... Per me non è cambiato niente!!
Un pianista che viene dal conservatorio, continuerà a suonare un piano acustico da 60'000 Euro, un violinista uno Stradivari.. e cosi via. Quindi il musicista moderno "non esiste". Il musicista moderno ha studiato le stesse identiche cose di un musicista di 50 anni fa.
Un DJ invece sarebbe un musicista? Quando li senti parlare dicono "Ieri ho suonato li, domani vado a suonare la". Se tu mi dici "suono" per me significherebbe che il tipo "suona" e quindi è un musicista.
Altra cosa invece è il musicista munito non solo del piano ma anche di un sacco d'informatica (in generale).
Vogliamo che in live il nostro concerto sia simile o migliore della registrazione in studio? Beh allora per forza di cose dobbiamo munirci di attrezzatura adeguata che oggi è "digitalizzata" al max livello. Ieri avevamo i "dischetti" e l'altro ieri magari i nastri...
Ok..ok.. ho detto un sacco di cazzate...ehehehhehehe emo


infatti avevo scritto, cito: "ovviamente non sto parlando di quei settori dove strumento acustico alla mano ti siedi e devi solo suonare" proprio per evitare interventi scontati come il tuo!!!
quindi per te un pianista che suona un synth, uno stage piano, o un arranger non è un musicista? un fisarmonicista che suona una v-accordion non è un musicista? pensi che quegli strumenti si suonino da soli?
ai tempi di bach il synth non esisteva, quindi possiamo parlare si di musicista moderno nel senso lato... non facciamo i soliti discorsi da classici che poi tolto il foglietto di musica è finita la storia!!! per me nemmeno quello è un musicista che senza foglio è perso...
usare tecnologie moderne non vuole dire obbligatoriamente usare i midifiles o le basi mp3, magari pure in full playback...
cmq anche lo studio della musica si è evoluto e non è affatto uguale a quello di 50 anni fa... mi pare...
sui dj non mi esprimo nemmeno in quanto parlavo di musicisti e non di dj!!!

sterky ha scritto:
io intanto creerei una distinzione tra pianista e tastierista

condivido come distinguerei questi due dall'organista.

sterky ha scritto:
cioè il pianista è colui che suona "le 7 note", il tastierista invece e quello che usa ore e ore e ore ancora per trovare il suono giusto

non condivido affatto, ci sono tastieristi che suonano le 7 e le 12 note e pure oltre, meglio di certi pseudo-pianisti e pseudo-organisti.
forse la tua affermazione è legata al fatto che in italia non esistono studi adeguati per tastieristi, ma è diverso.
voglio solo ricordare che il tastierista può suonare in pianist-mode, manual bass, etc.
io vengo da uno strumento acustico, ma non mi faccio raccontare che non sono un musicista se suono la tastiera.
Edited 26 Ago. 2014 15:15
sterky 26-08-14 17.45
scusa, intendo che essere un'ottimo esecutore non vuol dire essere un'ottimo tastierista, in quanto il tastierista deve anche............e tutto il discorso sulla programmazione
mi sono espresso male!!!!
rena 26-08-14 17.54
Un principio che io ritengo giusto e' quello in base al quale il livello complessivo della performance musicale ( ma vale in qualsiasi settore) e' dato dall'anello più debole della catena utilizzata. Mi spiego meglio...un professionista serio con una strumentazione seria, ma con un solo elemento mediocre ( può essere il mixer, l'effetto, il microfono, la tastiera) produrrà una performance più o meno mediocre perché il tutto sarà inficiato da quell'elemento debole, anche se lui è un dio al pianoforte, alla fine si sentirà comunque il risultato in modo mediocre. Quindi è' giusto che il musicista moderno si dedichi anche all'hardware, alla scelta dell'impianto ecc... Magari può sembrare una provocazione: un assolo di 10 note suonate con gusto con un buon impianto da un onesto operaio della musica rendono meglio di un assolo virtuoso di 100 note suonate con un pessimo impianto da un dio dello strumento
anonimo 26-08-14 18.02
Andate a vendere patate.
radjuice 26-08-14 18.12
NeverMind_User ha scritto:
Andate a vendere patate.

tu zappale e raccoglile che noi poi le andiamo a vendere... muhahahahaha emoemoemo
sterky 26-08-14 18.13
bhe caro mio, tira di più la patata che la musica!!!!!!!!!!!! emoemoemo
andreakappa 26-08-14 19.01
Personalmente ritengo che la tecnica la faccia sempre da padrona, e sono convinto che uno strumento scarso in mano a chi SA SUONARE (in questo caso non io) suonerà sicuramente meglio che lo strumento migliore in mano a un incapace (che potrei essere io).
Certo, va detto che con gli strumenti di oggi (qualsiasi), per avere una buona resa (nel pop/rock/blues) non serve chissà quale smanicatura tecnica.. se penso alla qualità che esce ora da una tastiera media, è mostruosamente superiore su quello che usciva 20 anni fa, per lo meno sulle imitazioni degli strumenti acustici..
non dimentichiamoci il piano effetto clavicembalo, e i brass effetto sagra che c'erano nelle vecchie tastiere.

Il tempo perso dietro all'elettronica e all'informatica, sicuramente in questo periodo è necessario ..e per fortuna ho iniziato presto con midi computer e tutto il resto, abbastanza presto per poter vedere l'evoluzione da un cubase/cakewalk attaccato con una scheda midi (costruita a mano, con acido e tutto) ad un'arranger qualunque ai VST con MainStage di ora; non voglio nemmeno pensare il casino che deve avere in testa chi inizia ad addentrarsi adesso in questo mondo.

Per cui, per rientrare IN-TOPIC dico SI alla tecnica, ma SI anche alla formazione anche in lato elettro-informatico per chi vuole imparare a fare il tastierista .. mestiere diverso dal pianista (senza nulla togliere a nessuno dei due, ANZI) .


sterky 26-08-14 19.12
io non credo che dire si o no ai vst sia sensato, nel senso che alla fine i vst sono sample (come ho detto prima) quindi utilizzare un pc con vst e scheda audio o un rack concettualmente non cambia!
cambia invece il modo di lavorare, ma pensate tra un touch moderno e una kurzweil o una nord con display quasi inesistenti, il discorso è lo stesso!!!!
rena 26-08-14 19.51
@ andreakappa
Personalmente ritengo che la tecnica la faccia sempre da padrona, e sono convinto che uno strumento scarso in mano a chi SA SUONARE (in questo caso non io) suonerà sicuramente meglio che lo strumento migliore in mano a un incapace (che potrei essere io).
Certo, va detto che con gli strumenti di oggi (qualsiasi), per avere una buona resa (nel pop/rock/blues) non serve chissà quale smanicatura tecnica.. se penso alla qualità che esce ora da una tastiera media, è mostruosamente superiore su quello che usciva 20 anni fa, per lo meno sulle imitazioni degli strumenti acustici..
non dimentichiamoci il piano effetto clavicembalo, e i brass effetto sagra che c'erano nelle vecchie tastiere.

Il tempo perso dietro all'elettronica e all'informatica, sicuramente in questo periodo è necessario ..e per fortuna ho iniziato presto con midi computer e tutto il resto, abbastanza presto per poter vedere l'evoluzione da un cubase/cakewalk attaccato con una scheda midi (costruita a mano, con acido e tutto) ad un'arranger qualunque ai VST con MainStage di ora; non voglio nemmeno pensare il casino che deve avere in testa chi inizia ad addentrarsi adesso in questo mondo.

Per cui, per rientrare IN-TOPIC dico SI alla tecnica, ma SI anche alla formazione anche in lato elettro-informatico per chi vuole imparare a fare il tastierista .. mestiere diverso dal pianista (senza nulla togliere a nessuno dei due, ANZI) .


il mio intervento allargava i termini di ciò che definiamo "strumento": non solo lo strumento in se' ( chiaro che un sax di 300 euro suonato da di battista suona meglio di un selmer da 6000 euro suonato da me)... Ma anche il mixer e' uno strumento che bisogna saper utilizzare altrimenti il miglior sax suonato dal miglior musicista, se processato male con un mixer per di più mediocre ( parto dal presupposto che non si abbia un service e un fonico) suoni da schifo, con una resa finale inferiore a quella di un musicista non eccelso ma che sappia metter le mani sul mixer. Tutto questo il musicista moderno non lo può ignorare.
Vinarm 26-08-14 19.53
Beh, chiedo perdono per la puntigiosità forse poco opportuna, però non è preciso affermare che i VSTi siano samples... certo, oggi con il netto predominio dei campionatori VST è facile imbattersi in mega librerie ad esempio di Rhodes & Wurlitzer: al contempo non va dimenticato che apps vere e proprie come le ormai storiche Lounge Lizard, Mr Ray nonchè Pianoteq, per citarne le più blasonate, sono di fatto sintetizzatori digitali, ed esagererò un po' ma non vedo questa enorme differenza a livello concettuale rispetto ad un sintetizzatore hardware... certo, i risultati saranno different(issim)i, ma credo che questo dipenda dalle catene audio utilizzate da ciascun utilizzatore...

E comunque, credo che il lavoro di "pre" produzione per un tastierista non differisca molto da quello che riguarda un organista o un chitarrista che smanettino rispettivamente con registri e posizioni di pick up...
sterky 27-08-14 22.32
Si ok, quello che volevo dire è che alla fine si parla tanto ma concettualmente, bat e tastiera non analogica, sono la stessa cosa!!!!
rik 28-08-14 16.53
Cmq secondo me queste disamine (sempre interessanti eh per carita') lasciano da parte un concetto fondamentale: uno fa musica secondo quello che gli serve, nn c'e' un punto a cui bisogna arrivare o un passaggio obbligatorio da fare.
Sono un musicista classico? Bene userò quello che mi serve, sono un musicista elettronico? Ho tante opportunità' di scelta. Il proprio genere musicale e' la chiave delle nostre scelte, se uno suona in gruppo rock tipo pink floyd ad esempio nn necessiterà' di migliaia di vst da portarsi appresso, chi fa colonne sonore, musica elettronica complessa userà il pc perche' offre più' possibilità'. Non bisogna generalizzare nn c'e' una verita' ma tante quante sono i musicisti.
Ps i dj dicono suonare perché si dice suonare i dischi, altri dicono anche vado a mettere la musica.
Edited 28 Ago. 2014 14:54
pask976 28-08-14 19.18
il "musicista moderno" è chi, al di là delle capacità tecniche, conosce le molteplici possibilità di realizzo delle proprie idee che la tecnologia attuale gli mette a disposizione e sceglie quelle a lui più congeniali.
zavaton 28-08-14 21.37
rena ha scritto:
un assolo di 10 note suonate con gusto con un buon impianto da un onesto operaio della musica rendono meglio di un assolo virtuoso di 100 note suonate con un pessimo impianto da un dio dello strumento

La chiave di tutto il discorso sta proprio nella parola "rendono"...
Un conto è il suono che esce dall'impianto un altro sono le note suonate dal musicista, a mio avviso due cose ben diverse.
Poi alla fine tutto dipende con che orecchie si vuol ascoltare.

Morale: un dilettante (senza nessuna offesa per coloro che lo sono, lo sono pure io emo) può anche andare in giro a suonare con il kronos ma alla fine sempre un dilettante rimane.
giosanta 28-08-14 22.02
Vero ma, almeno secondo me, è un discorso relativo.
La musica è fatta da note e suoni, per non parlare del rapporto empatico che, almeno per alcuni, si stabilisce con lo strumento.
Se a me, ad esempio, appaga, diverte, entusiasma, il suono dell'organo Hammond, anche se riesco a farci tre note, voglio quello; casomai per motivi logistici posso andare a divertirmi con un ottimo clone, ma la sostanza del discorso non cambia.
Sul fatto poi che possederlo, originale o clone, NON faccia ne MAI farà di me un musicista vero non ci piove, ma non sposta di una virgola quanto sopra.