Pianoforte jazz

skinny 23-07-14 22.21
Un saluto a tutti,

ho 50 anni, suono la tastiera arranger, conosco la musica, presi 30 anni fà il diploma in teoria solfeggio e dettato musicale.

Vorrei imparare a suonare il pianoforte, stile jazz. Potrei andare al conservatorio ? E' meglio una scuola privata ? E'' meglio un maestro ?

Accetto tutti i consigli !
anonimo 24-07-14 03.18
Trova un buon pianista jazz che ti dia qualche dritta, ascolta molto jazz e prova a ripetere quello che ascolti, trova un gruppo jazz col quale suonare
maxpiano69 30-07-14 14.23
@ anonimo
Trova un buon pianista jazz che ti dia qualche dritta, ascolta molto jazz e prova a ripetere quello che ascolti, trova un gruppo jazz col quale suonare
Quoto (per il piano solo puoi anche fare a meno del gruppo peró)
Edited 30 Lug. 2014 12:23
angelooscar 17-03-15 12.44
consiglio da uno che ha intrapreso questa strada da settembre ho iniziato suonando con un maestro qualcosa di hannon jazz andavo avanti imperterrito con difficolta poi mi sono bloccato completamente perche' alle mie orecchie c'erano troppe dissonanze e quindi facevo fatica a trovare un motivo armonico cosi' abbiamo sospeso per il momento e siamo passati a Remo Vinciguerra e qualcosa di Oscar Peterson pertanto ho capito che e' anche una questione di cultura musicale dell'ascolto di un genere dove e' quasi permesso tutto.
dobermann103 17-03-15 14.26
non puoi suonare jazz se non conosci le regole armoniche...morale della favola bisogna studiare
anonimo 17-03-15 14.51
Beh, questo é vero e allo stesso tempo non é vero...ci sono stati grandi del jazz che di teoria musicale ne sapevano poco

Comunque una base di teoria e di armonia aiuta tantissimo

Consiglio la lettura del bel libro "the jazz piano book" di mark levine

Consiglio anche l'ascolto, la trascrizione e l'analisi di qualche bel solo, sia di piano che di altri strumenti

Last but not least, imparare un migliaio di temi tra standards ed originals perché, come dice sempre Dado, "if you don't know one thousand standards don't move to bew york" emo
Edited 17 Mar. 2015 13:51
SavateVoeanti 17-03-15 15.39
Cyrano ha scritto:
Consiglio anche l'ascolto, la trascrizione e l'analisi di qualche bel solo, sia di piano che di altri strumenti

Last but not least, imparare un migliaio di temi tra standards ed originals

Cosa è "originals"?
Spero che ti riferisci alla versione giusta che si sente nel disco rispetto quella sbagliata che si trova nei libriemo.. che già in passato si era parlato di fakebook e realbook, dove in teoria il fake è sbagliato e il real è giusto. Guardando le immagini in internet non riesco a capire quali siano fake e quali real, non lo scrivono. Ma ho come l'idea che anche il real sia sbagliato, e che sia stato creato per vendere qualcosa (oh, è solo un sospetto).
anonimo 17-03-15 15.43
Il real é spesso sbagliato, hai ragionissima! Ed il Fake ancor di più...

Mentre gli standards sono le canzoni classiche che molti jazzisti hanno usato come base per la loro interpretazione (esempio: stardust), gli originals sono brani composti direttamente da jazzisti (ad esempio so what)

Poi potremmo anche dire che qualche original é diventato uno standard (pensiamo a Misty...)

emo
Edited 17 Mar. 2015 14:43
SavateVoeanti 18-03-15 02.57
Ah ecco, bon!
Io a volte assisto a delle jam jazz che avvengono dalle mie parti, e siccome non lo so suonare ho deciso di impararmi qualche standard non troppo complicato così da poter partecipare anch'io alle jam.
Allora ho preso MOANIN', e dopo averla imparata mi è venuto in mente di confrontarla con quelle che c'è scritto nei real/fakebook le cose in rosso sono le mie correzioni.

Quei colpi delle prime 2 battue (Bb6--->F) ho notato che suonano proprio come una tipica figura gospell, e se l'intenzione è quella allora il 6 sul Bb è praticamente ovvio! (che il realtà nel gospell viene inteso come un semplice spostamento di Gmin--->F anzi che Bb--->F)



Allora mi chiedo, ma se tutti quelli che hanno studiato il jazz si basano sugli spartiti sbagliati, io che me li imparo dal disco non posso suonarci assieme, verrebbe un pastroccio, no?

emo
Edited 18 Mar. 2015 1:59
shiningkeyboard 18-03-15 07.35
SavateVoeanti ha scritto:
Allora mi chiedo, ma se tutti quelli che hanno studiato il jazz si basano sugli spartiti sbagliati, io che me li imparo dal disco non posso suonarci assieme, verrebbe un pastroccio, no?

si, ma vaglielo a spiegare a quelli là!


comunque, portando il discorso oltre, tu riduci l' armonia a sigle: è cosa buona e giusta per questioni di praticità, però..

un "esercizio" utile e simpatico per capire l' utilità dei real book è questo: prendi una sonata di beethoven (o mozarti, o comunque qualcuno di armonicamente molto ricco, ma di un contesto tonalmente classico), trascrivi la melodia e mettici le sigle. ora suonala. è la stessa musica?
(p.s. esiste il "classical fake book", o "real book of classics", ma trascriverlo per i fatti tuoi è molto più remunerante per l'animo).

Ecco perchè il jazz spesso fa ca*are: per via dell' approssimazione.
SavateVoeanti 18-03-15 15.25
Intendi che la pecca sostanziale delle jam è che non c'è un arrangiamento fatto precedentemente a tavolino? Anche secondo me, infatti sarebbe meglio che ci fosse una specie di partitura per lo meno del tema, in modo che i fiati non facciano tutti la stessa notaemo




anonimo 18-03-15 15.35
Beh ragazzi due cose:
-i temi e i giri armonici bisogna saperli
-inoltre ascoltandosi bene l'un l'altro si può raggiungere un buon livello di interplay
SavateVoeanti 18-03-15 15.58
Si ma se prima non è stato deciso niente ti ritrovi i fiati che fanno la stessa nota, al massimo uno azzarda così al volo la terza se è coraggioso... ma senza sentire mai accordi di fiati "a nuvole", che è l'effetto speciale per esempio di Glenn miller.

Ma poi anche durante mentre un fiato fa l'assolo, se gli altri invece di grattarsi facessero qualcosa tipo qualche colpetto qua e la anche ripetitivo e sempre comunque armonizzato sarebbe piu interessonte.
anonimo 18-03-15 16.03
Eh hai ragione gli "head arrangements" fatti al volo non sono semplici per nulla
shiningkeyboard 19-03-15 08.35
SavateVoeanti ha scritto:
Intendi che la pecca sostanziale delle jam è che non c'è un arrangiamento fatto precedentemente a tavolino? Anche secondo me, infatti sarebbe meglio che ci fosse una specie di partitura per lo meno del tema, in modo che i fiati non facciano tutti la stessa notaemo

In realtà il problema non si dovrebbe porre perchè, a dire il vero, non è che se ci sono 7 musicisti bisogna suonare tutti e 7 contemporaneamente, e sempre. e nemmeno fare tutti i soli emo

no, intendo che il problema principale delle jam è il non conoscere bene i brani e non conoscere bene l' armonia...
il leggere le sigle ti porta a suonare delle "serie di terze" (o di altri intervalli, per i più temerari), non a fare della musica :)

poi possiamo andare oltre anche qui, parlando dell' accompagnamento... che molto spesso è in stile aebersold. ma qui parliamo di aria fritta.

Ultimo affondo: nelle jam session un solo su straight no chaser sarà uguale ad un solo su billie's bounce, ed entrambi saranno uguali ad un solo su sonnymoon for two. e ciò mi fa girare le palle emo
anonimo 19-03-15 11.16
Grandissima verità!

Se non si conoscono bene i temi (e non dico solo le note, ma anche il loro mood, il testo se c'é, il loro contesto)...finiremo dempre col suonare le stesse impro su brani diversi che abbiano armonie eguali o anche solo simili
shiningkeyboard 19-03-15 11.39
si finisce per faro lo spelling di scale e accordi, invece che interpretare dei brani emo

c'è un anneddoto riguardo ben webster, se non sbaglio... si è fermato durante un solo, in un live, scusandosi col pubblico in quanto essendosi dimenticato il testo, non poteva continuare emo
angelooscar 19-03-15 18.23
spett.le doberman ti sento molto vicino perchè per 17 anni sono stato un figurante uffuciale cioeè un preparatore atletico per cani da utilita, uno di quelli che si mette la manica per fare mordere i cani, comunque a parte la battuta che comunque è reale dammi una dritta sulle regole armoniche anche se capisco che vengono poco applicate ti ringrazio
anonimo 19-03-15 19.14
Per dare un occhiata alle regole armoniche consiglio due testi, uno di approccio jazzistico ed uno classico

The jazz piano book di mark levine
Manuale di composizione di arnold schoenberg
leoravera 01-07-15 23.26
Ciao Skinny

ti segnalo una semplice guida per l'improvvisazione. Non sostituisce i validi libri di studio, l'aiuto di un maestro e l'ascolto appassionato dei dischi. Può essere però un modo intuitivo e divertente per incominciare.

w.leoravera.it/2015/04/02/imparare-a-improvvisare-i-primi-passi-tutorial-parte-1/