primaditutto, io mi chiedo come si fa a voler spendere 2000€ o 3000€ quando a NULLA€ (perché in confronto è davvero nulla) hai roba del calibro di VB3 (una delle migliori emulazioni mai sentite, per superarla potrei andare di Mojo o KeyBDuo, che costicchiano mi pare di aver capito, o di Nord, che costicchia pure questa e non sono neanche sicuro di trovarmi soddisfatto tanto quanto il VB3) e di LoungeLizard (plugin che non conosce praticamente nessuno, mai visto nessuno che lo usi, ma è l'EP più bello mai sentito per me, ne ho provati tantissimi su workstation - non dico un vero Rhodes o Wurli perché primo non li ho mai suonati per fortuna, secondo perché un campione non può essere migliore dell'originale per vari motivi logistici :) - ma mai nessuno mi ha dato la stessa emozione di questo VI. questo è però il mio gusto, quindi sto parlando per me e rimanendo in ambito soggettivo. in ambito oggettivo, potrei dire non che è migliore di tutti (perché magari a qualcuno non piace, ed è pure giusto) ma che è un'emulazione davvero riuscita, e per prezzo ancora di più riuscita.
Motif87 ha scritto:
creare un set di violini che suonano per come si deve è una cosa molto elaborata, non venitemi a dire che caricare session strings pro è il gioco è fatto perchè sono fesserie!
Provate a suonare dei vst live senza perderci ore di programmazione prima, e anche se fosse, non è detto che ciò che sentite in cuffia o in studio esca allo stesso modo nell'amplificazione
beh, se vuoi tutta la pappa pronta allora no, i VST non fanno per te
io penso che quello che tu vedi come punto debole, ovvero l'estrema macchinosità e complessità di utilizzo, sia in realtà il maggior punto di forza dei VST: ovvero le capacità. per rendere un VST realistico, per forza bisogna tenere conto di numerosi parametri da controllare e regolare. è proprio questo il bello: poter avere sottomano l'espressività di uno strumento vero, la capacità di suonare su tastiera un violino, un flauto, un corno. e farli uscire bene. certo poi, se io sono un bravo violinista il VST lo lascio stare, ma se sono un tastierista che dal vivo ha bisogno di un violinista ma non può averlo perché non conosce nessun violinista oppure perché semplicemente un violinista non gli serve nel gruppo, o perché l'unico violinista in città è femmina ma è brutta quindi non si chiama (
), allora qui sussiste il VST. e sussiste bene, perché - a differenza di quei raschi che si trovano nelle workstation - è realistico e suona bene. non come un violino vero, ma A ME personalmente sembra un discreto arrangiarsi.
che poi, workstation come (ad esempio) la Kronos, anch'esse sono alla stregua di hardware (seppur dedicato) che gestiscono e suonano campioni, sample, ovvero la stessa cosa dei plugin, o meglio delle librerie di campioni gestite ad esempio da kontakt, solo che sono estremamente compressi questi suoni, occupano pochissimo (non gigabyte come i VST) e quindi permettono un'immediatezza e rapidità di utilizzo senza pari.
tornando a parlare di soggettività, a me l'unica tastiera che potrebbe convincermi a usare hardware, basandomi solo sui suoni però e non sulle capacità, è la Nord Stage 2 (e le Clavia in generale), l'unica i cui suoni mi hanno soddisfatto e non mi hanno fatto mai rimpiangere nulla: la qualità di quei suoni è veramente strabiliante, a partire dai piani acustici, hammond, EP, orchestrali....a partire da tutto. chapeau alle rosse