Mia rec di un notturno di chopin, cercasi orecchie

trivial105 02-07-14 04.37
op. 27 n.2, re bem maggiore, eccallà: notturno

sarei felice di ricevere commenti, consigli e critiche sia sul versante tecnico/audio che quello musicale.

sul versante tecnico partiamo dalla premessa che il mio mezza coda yamaha c5 al momento, ahimè, è un chiodo inascoltabile e mi ha costretto ad una esecuzione leggerissima e "sulle uova" (addirittura pedale dell'una corda SEMPRE tenuto giù) per non avere un suono troppo duro. lo zoom h1 non mi ha assolutamente aiutato ad ammorbidire il suono, anzi il maledetto si divertiva ad esaltarne asprezza e durezza di attacco. ragion per cui ho dovuto evitare qualsiasi tipo di microfonazione ravvicinata o a coperchio aperto. per cercare di ammorbidire il tutto quindi ho registrato a pianoforte CHIUSO con il mic altezza coperchio diciamo tra "S" e la coda.

ho cercato di rendere meno aspro anche tramite equalizzazione il suono ma credo di aver nettamente esagerato col taglio degli alti emo

sul versante musicale non c'è molto da dire, l'ho studiato per un esame di passaggio ed eccolo qui. sono consapevole di sbavature sparse e mancanze tecniche ma non lesinate commenti, sono sicuro ci sia molto da dire emo
Edited 2 Lug. 2014 2:37
jacus78 02-07-14 06.07
beh hai postato un pezzo che secondo me è e rimarrà tra i più belli della storia della musica dall'800 ad oggi. l'armonia e il carattere sognante.malinconico-nostalgico di questo brano non ha pari.
tralasciando la qualità della registrazione, di cui non mi occupo, (cmq leggermente basso di volume per quel che mi compete), tecnicamente è pulito.....troppo! tutto troppo a tempo, robotizzato, poi la 1 corda non aiuta nelle dinamiche e al min 3.50 lo rallenti troppo per far entrare la 17ina (non ricordo se sono 16 o 17 le note) con la sinistra.
le note ci sono tutte e pochissime sbavature a dir la verità (forse solo un paio, ma se ne accorge solo chi lo ha studiato e i veri appassionati/intenditori)....devi solo allentare un pò le redini e "farlo andare" per poi frenarlo e quindi allentarlo di nuovo. anche se secondo me è stata più la paura di sbagliare a farti suonare così troppo "tirato"..... ma tu non aver paura di sbagliare, suonalo, mollalo e comunque sarà una tua versione.
cmq bravo.
ascolta qualche versione sul tubo, a me piace molto quella di rubinstein, così tanto per farti un'idea.... pollini mi sembra invece "lo molli" un pò troppo, sembra stia facendo le corse.

cmq un mezzacoda è sempre un mezzacoda c'è poco da fare, con tutta la prima corda abbassata la rpofondità sonora che regala è da sogno e fa la barba lo shampoo e i capelli a qualsiasi digitale, altro che cazziemo. il bello è che di là nel tecnico ci sono i convinti del digitaleemo
Edited 2 Lug. 2014 4:33
obiwan 03-07-14 16.28
A mio avviso lo suoni molto bene...certo hai ancori dei margini di miglioramento.
Ovvio che il fatto che tu abbia dovuto suonarlo tutto "una corda" non ti ha permesso di giocare un po' più sulle dinamiche, ad es. la 2a esposizione del tema che culmina a 3:15 avrebbe magari richiesto un bel crescendo?! La fioritura a 3:30 andrebbe suonata tutta pianissimo con la minore articolazione possibile e velocizzata un po' (articolando meno sicuramente troverai più velocità ed agilità). Occhio anche alle voci interne nell'arpeggio della sinistra che spesso celano un controcanto molto bello e sul quale ci si può divertire parecchio...ed occhio anche al pedale che ogni tanto impasta un po'.
Tutte queste ovviamente sono mie impressioni e suggerimenti dettati dal mio gusto...poi fai tu emo
Comunque bravo emo


P.S. Il suono mi è piaciuto...perchè non posti un'altra esecuzione senza utilizzare il pedale del piano per tutto il brano (ma solo dove lo richiede) così magari ci rendiamo conto delle differenze? A volte la percezione di suono fastidioso, troppo aperto, ecc. ecc. è più una sensazione soggettiva che altro; Io ho lo stesso problema col mio verticale: a volte lo amo emo a volte non lo sopporto emo
Edited 3 Lug. 2014 14:30
igiardinidimarzo 06-07-14 03.11
emo...
trivial105 06-07-14 22.07
grazie degli immeritati apprezzamenti :)

@obiwan: condivido grandissima parte delle tue osservazioni, il pedale a volte confuso, lo scarso gioco di dinamiche, ecc...tante piccole cose sulle quali lavorare, e risolte quelle se ne troverebbero altre (è questo il bello)! purtroppo è stata una rec ritagliata da una imprevista giornata di scazzo post-esame. per quanto riguarda la prova di registrazione con 3corde...ti garantisco che non avresti sentito note bensì sciabolate! :D

@jacus: sul discorso dell'interpretazione più o meno rigida devo dire che influisce molto anche l'impostazione data dal proprio maestro negli anni, che a volte non agevola, come dire, una totale libertà di interpretazione. certo, ormai sono maturo abbastanza da crearmi la MIA idea di un pezzo, eppure devo constatare che non è facile liberarsi da certe "gabbie" (anche nel senso buono eh, perchè poi una certa disciplina serve a non sbrodolare a destra e sinistra) e trovare il coraggio di prendersi i propri "spazi".
Asterix 07-07-14 00.14
Io me lo sono gustato...emo

…risulta un po' rigido…ma godibilissimo!
Buona musica.
Stefano.

p.s. le mie edizioni preferite dei Notturni sono Rubistein e Ashkenazy.
Aslan 07-07-14 03.31
come già ti hanno accennato altri...anche a me l'esecuzione risulta troppo "letta"...cioè questo brano andrebbe "cantato" più che "letto"...per Chopin ogni nota ha una sua storia, un suo universo...che si unisce con quello delle altre. Forse dovresti studiarlo molto ancora in modo da avere una sicurezza tecnica maggiore, sì da permetterti, poi, di far cantare ogni nota "dimenticando" la paura di sbagliare emo
jacus78 07-07-14 12.08
trivial105 ha scritto:
eppure devo constatare che non è facile liberarsi da certe "gabbie" (anche nel senso buono eh, perchè poi una certa disciplina serve a non sbrodolare a destra e sinistra) e trovare il coraggio di prendersi i propri "spazi".

ma no, le gabbie di cui parli sono solo mentali, non tecniche. se tu ascoltassi qualche versione di autori diversi, ognuno ha la sua versione, e tu devi prendere spunto e fare un mescolo di tutte le versioni cercando di copiacchiare qua e là i punti salienti che più ti piacciono. la lettura l'hai fatta, le note le hai sotto le dita, il tempo non è un problema in un brano così cantato, non è più un problema tecnico, è proprio quel tocco personale che cambia un brano.
Markelly 09-07-14 02.13
Complimenti! emo

Anche se io personalmente Chopin lo preferisco un po' più lento.
Markelly 03-03-15 23.01
L'ho chiesto in "didattica" ma sembra che nessuno ci entri...

Ci riprovo qui: mi dite quale pianista interpreta meglio Chopin secondo voi?

(Se nessuno mi risponde nemmeno qui, dovrò aprire un thread apposito nel tecnico emo)
vin_roma 04-03-15 00.09
Dovrebbero risponderti le giovani leve, quelli che ancora studiano e che, avendo le immense possibilità della rete, si mettono, magari in vista di un esame, a sentire quello e quell' altro...

Un normale fruitore non penso si metta a discutere sull' esecuzione di un dato pianista.
Personalmente io mi sono fermato a Horowitz e al più "recente" Pollini... poi mi sono interessato ad altro.

Recentemente in rete trovo molti fenomeni ma per assegnare una palma occorrerebbe ascoltare e riascoltare e, se non se ne ha un reale bisogno, risulta difficile dedicarvi tanto tempo.

Com' è che hai questa curiosità?
Edited 3 Mar. 2015 23:10
Markelly 04-03-15 00.38
No, va beh, mi bastano i nomi più noti... non serve scomodare youtube...

Non sono nemmeno un fanatico di Chopin, il fatto è che sto cercando un interprete "morbido" e, quando possibile, anche piuttosto "lento", perché mi sembra che le sue partiture ne giovino, almeno al mio orecchio.

Poi magari sto dicendo eresie. emo
lipzve 04-03-15 10.02
complimenti, e un consiglio, che hanno dato a me nel jazz:

ascoltare, ascoltare, ascoltare.

che volendo si traduce in youtubare, youtbare, youtubare.

Nel mio caso non che abbia funzionato granchè (ma si sa il jazz o ce l'hai nel sangue...) ma lo reputo un consiglio "madre" per tutti gli strumenti
SavateVoeanti 04-03-15 16.52
Bravo! avevo cominciato a studiarla anch'io questa qualche anno fa, e si anche secondo me è troppo a tempo e dal min. 3.00 comincia una parte dove dovrebbe sprizzare tragedia da tutti i tasti, anche quelle basse le farei piu tragiche, non morbide (sempre in quella parte intendo)
lipzve ha scritto:
e un consiglio, che hanno dato a me nel jazz:

ascoltare, ascoltare, ascoltare.

Anche secondo me, sai che però in conservatorio mi hanno invece suggerito di non ascoltareemo, con lo scopo di non assimilare(anche in modo involontario) le interpretazioni di altri che, anche se famosi e riconosciuti, agli esami non vanno sempre bene perchè c'è della personalità in più che metterebbe a repentaglio la preservazione della conserva che deve restare così comè.

E invece in altre musiche tipo jazz e tutte quelle di cui abbiamo reperti audio allora la si che si impara ascoltando, perchè c'è l'umano originale che te la suona.emo
efis007 05-03-15 02.38
Markelly ha scritto:
Ci riprovo qui: mi dite quale pianista interpreta meglio Chopin secondo voi?

Arturo Benedetti Michelangeli. emo
efis007 05-03-15 02.46
trivial105 ha scritto:
sarei felice di ricevere commenti, consigli e critiche sia sul versante tecnico/audio che quello musicale.

Te ne dico solo uno: bravo! emo
Bravo per la tua passione.
Bravo per averci regalato questa perla musicale.
Bravo per l'amore che nutri verso il pianoforte.
Bravo per la dedizione che ci metti, e per la costanza nel volerti migliorare.
Bravo per amare ancora questa musica spesso bistrattata e/o inquinata da sottoforme di pianistucoli inventati di sana pianta (Giulia Mazzoni e affini) che non hanno la più pallida idea di che cos'è IL pianoforte e IL rispetto verso i veri pianisti.

Bravo per tutto.
(e non preoccuparti per le stecche o l'interpretazione, col tempo queste cose si sistemano da sole, prosegui su questa strada col l'augurio di portarti molto in alto)
theolonius 07-03-15 00.37
non credere nè a chi ti dice bravo ne tantomeno a chi dice che sei una chiavica. tu ascolta molta musica, come ti ha detto gia qualcuno. vatti a vedere i concorsi pianistici non solo degli ultimi anni. ti accorgerai che ci sono ragazzini di 15 anni che hanno una tecnica come pollini o richter quando avevano trent' anni. il livello tecnico è diventato così esasperato che a 20 anni sei già tagliato fuori, se non hai quella tecnica lì. però puoi lo stesso imparare a suonare molto bene, magari non si avrà quella tecnica trascendentale, non si potrà avere un repertorio appropriato ma certe cose si suoneranno bene. io mi sono diplomato nel 1986 e mi sembra di cominciare a suonare abbastanza bene adesso che ho 52 anni. gli studi di chopin (alcuni studi....a differenza dei fenomeni che ti citavo prima, che a 15 anni sanno a memoria e benissimo entrambe le opere, 10 e 25) li sto suonando come si deve solo adesso, non pensando solo alla velocità e alla voglia di stupire per forza.. tu studia e ascolta, fai paragoni, scelte (che col tempo cambieranno continuamente). va bene michelangeli, ma ti accorgerai che non c'è solo lui tra i grandi. ascolta zimmerman, kissin, ashkenazy, horowitz, gilels, rubinstein (starei quì tre giorni a fare un elenco...) il fu dino ciani (che per i notturni è una leggenda..) e tanti altri, ma ce ne sono a migliaia di bravi pianisti. anche in italia. dimenticavo la cosa più importante. imparare ad ascoltarsi, soprattutto quando si studia, è fondamentale. se ti registri spesso e ti riascolti vuol dire che sei sulla buona strada. buon studioemo
Edited 6 Mar. 2015 23:47
theolonius 07-03-15 00.39
@ SavateVoeanti
Bravo! avevo cominciato a studiarla anch'io questa qualche anno fa, e si anche secondo me è troppo a tempo e dal min. 3.00 comincia una parte dove dovrebbe sprizzare tragedia da tutti i tasti, anche quelle basse le farei piu tragiche, non morbide (sempre in quella parte intendo)
lipzve ha scritto:
e un consiglio, che hanno dato a me nel jazz:

ascoltare, ascoltare, ascoltare.

Anche secondo me, sai che però in conservatorio mi hanno invece suggerito di non ascoltareemo, con lo scopo di non assimilare(anche in modo involontario) le interpretazioni di altri che, anche se famosi e riconosciuti, agli esami non vanno sempre bene perchè c'è della personalità in più che metterebbe a repentaglio la preservazione della conserva che deve restare così comè.

E invece in altre musiche tipo jazz e tutte quelle di cui abbiamo reperti audio allora la si che si impara ascoltando, perchè c'è l'umano originale che te la suona.emo
in conservatorio ti hanno detto delle puttanate, credimi