Demo/video vintage d

CoccigeSupremo 18-06-14 23.22
Solitamente qui si condivide un file audio con demo di questo o quel suono.
Io solitamente faccio video oltre che audio.

Qui

Cosa ne pensate del suono? (lasciando perdere il me strimpellante, che qui paragonato a mostri a sacri,risulta obiettivamente una pippa emo )? ho provato per la prima volta a personalizzare il suono, diminuendo un pò la compressione,utilizzando e personalizzando il reverbero (space utilizzato "jazz club".) e modificando un altro poi di impostazioni tra volumi e quant'altro.

Voi come avete personalizzato il suono per i live nel vintage D? qualche consiglio per aprire il suono o renderlo piu "incisivo"?

Non dubito che il suono qui del video non sia malaccio, ma sono sicuro che qualche dritta non può farmi male emo
Edited 18 Giu. 2014 21:22
pianomanit 19-06-14 10.55
ciao e complimenti per il video e anche per la correttissima interpretazione di "girl from ipanema":
Per quanto riguarda il suono ho la sensazione che dal vivo sia davvero troppo chiuso e basso, specialmente in un mix con altri strumenti.
Senz'altro un parametro da modificare è entrare col tastino + dentro i parametri "TONE" e modificare il brilliance (ad esempio).
Buona norma è sentirlo dalle casse monitor che userai dal vivo, che saranno sicuramente meno hi fi dei monitorini di casa. Comunque (a parte la regolazione esatta della dinamica che farai a tuo gusto, ma falla bene...) i parametri che piu' influiscono l'apertura del suono sono:
colour - brilliance - resonancesemo
Friend74 19-06-14 11.56
Bravo coccige, simpaticissimo video ed ottima esecuzione.
Io utilizzo il vintage da ormai tre anni con diversi gruppi, sia in formazioni jazz che funk, dove il suono deve venir fuori, e debbo dire che il suono c'è ed è sempre presente, mai impastato, ben definito con un suo carattere, mi sono fatto una curva di dinamica appropriata alla numa nano e il parametro che utilizzo in base a cosa vado a suonare è il colour, che apre il suono o lo rende più cupo, naturalmente molto fa l'impianto che utilizzi, ma con il vintage è veramente tutto molto semplice.
Edited 19 Giu. 2014 10:42
CoccigeSupremo 19-06-14 15.14
Vi ringrazio :D

Come avete detto voi ho smanettato un pò nell'editing del tone (ho lasciato la compression a 0 e lavorato con gli altri settaggi quali warmth, punch,brilliance e low keys.

Domanda: il settaggio "color" (il singolo knob) va a "riassumere" i settaggi contenuti nel "+" (ovvero è una summa del Warmth/Punch/Brillance/Low Keys) ? o voi gestite SIA le impostazioni interne e poi agite sul "color"?

Sapete mica spiegarmi i diversi tipi di "compression" a cosa servono? sento le differenze ma non ho capito tecnicamente cosa succede al suono. tanto per informazione personale insomma.

E ultima domanda: il reverb/space adatto secondo voi va piazzato davvero a seconda del locale in cui si è o simula semplicemente il "locale" se si suona a casa? sembra (anzi è) una domanda sciocca, ma...se suono in un pub è giusto mettere come space "jazz club" o è il pub stesso che dovrebbe funzionare da space e dunque devo tener lo SPACE su off? emo
Edited 19 Giu. 2014 13:15
anonimo 19-06-14 15.35
tre piccoli commenti

1) anche a me il suono sembra un po' cupo

2) purtroppo non conosco il prodotto e non so suggerire come rendere una maggiore brillantezza, ma a livello reverberi ed effettistica io sono per la scuola "meno é più", ovvero in un piccolo jazz club gremito di gente inutile mettere un riverbero spaziosissimo...

3) sull' esecuzione: ce ne fossero che suonano pulito, chiaro, a tempo e con gusto come te emo
pianomanit 19-06-14 22.07
@ CoccigeSupremo
Vi ringrazio :D

Come avete detto voi ho smanettato un pò nell'editing del tone (ho lasciato la compression a 0 e lavorato con gli altri settaggi quali warmth, punch,brilliance e low keys.

Domanda: il settaggio "color" (il singolo knob) va a "riassumere" i settaggi contenuti nel "+" (ovvero è una summa del Warmth/Punch/Brillance/Low Keys) ? o voi gestite SIA le impostazioni interne e poi agite sul "color"?

Sapete mica spiegarmi i diversi tipi di "compression" a cosa servono? sento le differenze ma non ho capito tecnicamente cosa succede al suono. tanto per informazione personale insomma.

E ultima domanda: il reverb/space adatto secondo voi va piazzato davvero a seconda del locale in cui si è o simula semplicemente il "locale" se si suona a casa? sembra (anzi è) una domanda sciocca, ma...se suono in un pub è giusto mettere come space "jazz club" o è il pub stesso che dovrebbe funzionare da space e dunque devo tener lo SPACE su off? emo
Edited 19 Giu. 2014 13:15
A mio avviso il parametro compression devi proprio dimenticartelo! Per il resto colour credo riassuma solo la brillantezza del suono, come avrai sentito modificare lo wamth ed il punch modificano la pasta sonora in altro modo, e anche lì stai molto ma molto moderato (io dopo varie prove ti suggerisco lo zero di entrambi i parametri).
Per il reverbero io mi trovo benissimo con cham. M hall bright, che regolo con un poco di predelay tipo 8-10 ms e non molta mandata. Per la dimensione regolati a tuo piacimento, ma fai che si avverta poco. emo
CoccigeSupremo 19-06-14 22.08
Ti ringrazio Cyrano per il punto C e per la dritta sul reverb :)
CoccigeSupremo 19-06-14 22.09
Grazie pianomanit :) Proverò a smanettare quel poco che basta a rendere il piano piu "aperto" :)
Luiman 20-06-14 14.25
Video spiritoso e ironico, bravo.
La qualità del sound a me sembra ottima. Con questa timbrica potresti benissimo suonarci Mozart.
Affidi la melodia quasi sempre a un'unica nota e questa risulta ricca, densa e con una tessitura timbrica quasi intimistica. emo
Se tu esaltassi gli acuti, temo perderesti questa consistenza.
Il suono più aperto rende invece giustizia ad accordi pieni, ottave e doppie note, tecniche che hanno bisogno viceversa di un alleggerimento sonoro verso i toni più brillanti.
Dalla faccia poi sembra che anche il tuo cane ne sia rimasto soddisfatto. emo
Bye

Edited 20 Giu. 2014 15:57
CoccigeSupremo 21-06-14 11.41
Ti ringrazio tantissimo.
In effetti la mia è una sperimentazione, tanto per capire quanto posso far rendere il vintage D con impostazioni diverse tra brano e brano a seconda delle esigenze.
Mi sarebbe comodo riuscire a salvare dei set "definitivi" e richiamarli a seconda del brano da suonare :)
pianomanit 21-06-14 18.43
@ CoccigeSupremo
Ti ringrazio tantissimo.
In effetti la mia è una sperimentazione, tanto per capire quanto posso far rendere il vintage D con impostazioni diverse tra brano e brano a seconda delle esigenze.
Mi sarebbe comodo riuscire a salvare dei set "definitivi" e richiamarli a seconda del brano da suonare :)
Salvarti dei set è semplicissimo...ora non sono davanti al computer per dirti i passaggi, ma è molto semplice
Michele76 21-06-14 19.11
Un parere personale mio (che apprezzo molto questo vst) è che il reverbero se lo metti dosato in un mix è un conto... dal vivo ovviamente conta il reverbero dell'ambiente prima di tutto, quindi non aggiungerei reverberi che quando li senti ti fanno pensare "Ma che effetto innaturale rispetto a questo ambiente". Per quel che riguarda la compressione invece in parole spicciole e grezze soprattutto, direi che serve per dargli più o meno dinamica a seconda di cosa vuoi suonarci e a seconda degli strumenti che ti si affiancano (per non sparire nell'insieme) e soprattutto, se hai certe necessità in base all'impianto che utilizzi che con una gamma dinamica maggiore a volte può risultare inappropriato e quindi puoi a quel punto andare ad agire sulla dinamica anziché sul volume che a volte basta toccarlo di un niente che sparisci nel gruppo, mentre con la dinamica puoi comprimere e risultare più "piatto" ma "rimani lì" quindi per necessità legate all'insieme in gruppo e/o per evitare certi problemi dovuti all'amplificazione.

Per il resto, sono e rimango dell'idea che tutt'al più per un "genere" o per un altro si può andare a toccare l'equalizzazione casomai, come succede nell'amplificazione di un acustico, perché non è che c'è UN pianoforte per un autore classico, un pianoforte per un altro, uno per il jazz, uno per il pop, ecc. Dopo anche se ci sono infiniti modi di trattare il suono, alla base c'è un suono che "piace - non piace" e a quel punto un tocco di equalizzatore dove serve (quasi sempre perché basta anche un leggero vento o una consistenza dell' "aria" diversa per modificare il "suono" e soprattutto come si propaga e come ci arriva all'orecchio) oppure altri strumenti tipo compressori per certe esigenze tipo sopra. Magari ho detto delle castronerie ma non sono un fonico e questo è quello che ho notato per esperienza personale
CoccigeSupremo 26-06-14 11.28
Scusa la risposta tarda.
Devo ancora sperimentare live ciò che sto modificando e ciò che NON sto modificando come mi avete consigliato. Vorrei proprio sentire le differenze di resa in luoghi diversi.
D'altronde sono cosi assefuatto ormai dal suono, che posso solo basarmi su pareri altrui, e dunque non vedo l'ora di suonare da qualche parte e ottenere reazioni riguardo il suono di piano. emo