@ anumj
orange1978 ha scritto:
pero attenzione a fare comparazioni....
sono daccordo con te, ma era proprio per far riflettere sul fatto che un vecchio synth da pochi euro, se programmato come cristo comanda, può essere molto molto attuale e competitivo con le novità più alla moda.
Osservo; è giustissimo che noi tutti si vada a ricercare il synth dei synth nelle novità.......
Non tenedo presente che in passato più volte abbiamo già avuto modo di mettere mano o comunque apprezzare il synth dei synth.
Tranne che per certi romplayers fini a se stessi, è ovvio che tanti strumenti abbiano detto la loro senza essere peraltro sfruttati a dovere o riconosciuti per quel che fossero.
Abbiamo rincorso e rincorriamo (come la moda vestiaria ci fa dismettere abiti ancorché sfruttabili e di buona fattura) l'ultima novità modaiola e, senza nulla togliere anzi, alla Clavia perseguono simile obbiettivo.
Avete citato Yamaha e mi fa piacere: col DX7 abbandonarono l'era dell'analogico, dopo aver prodotto strumenti di grande sonorità, ma anche di estrema qualità. Si tuffarono a capofitto nel digitale riprendendo l'FM, come tutti sappiamo, e portandola ai massimi livelli. Intanto si affacciava col TX16W nel campo del campionamento,ed infine fuse le due tecniche di sintesi nella famigerata serie SY 77 e 99. QY 300 perse la FM ed EX5-7 proseguì per quella strada, mentre tirarono fuori un altro mostro quale FS1R ad 8 operatori e quant altro. Avrebbero potuto continuare a fondere le due tecniche aggiungendo proprio la tecnologica derivata dalla produzione di AN1X, VL1, ma chissà perché all'improvviso hanno del tutto abbandonato il ramo. Anche nell'inserire come plug-in FM, AN, VL ed altro nelle loro Motif, il tutto non è plasmabile, modulabile eccetera. Perché? non avevano la necessità ad esagerare? Intanto Korg ha proseguito con OASYS ed ora con Kronos sul ramo workstation sempre più tutto fare ed invece Roland ha proseguito su strade per ora parallele con la serie VSynth, VPiano e campionamenti come i Supernatural principalmente per le sue workstations................
Allora...............mi viene un dubbio: questi ci stanno prendendo per i fondelli. L'oriente, per motivi di lavoro, negli ultimi 11 anni lo sto frequentando ed anche se non ci vivo affianco, ad esempio i cinesi li sto conoscendo dal punto di vista imprenditoriale. Ho sempre più l'impressione che cerchino di pestarsi meno possibile i piedi tra loro. La concorrenza va bene, ma hanno tale capacità e possibilità che stanno da tempo cercando di crearsi le proprie nicchie di mercato sfiorandosi solo tra di loro. Insomma c'è una strategia alla base dei loro sviluppi, assolutamente non casuali. E credo che Clavia sia riuscita ad emergere in questi anni rispetto a case capacissime dal punto di vista tecnico (Creamware, Waldorf, Arturia, Gem ed aggiungetene voi altre) soprattutto perché ha trovato il suo suo spazio scegliendo principalmente strumenti da performance dal vivo e per un certo modo di fare musica in Europa.
Non voglio ulteriormente dilungarmi, ma credo che A1 non stravolgerà il mercato, non so cosa aggiungerà a ciò che ha già prodotto Clavia, ricordo solo che saranno anche ottimi prodotti e ben pubblicizzati, resta il fatto che la sua lentezza ad introdurre (per scelta sicuramente) novità tecniche nei suoi synth è troppa per le mie coronarie (leggi quanti anni ci son voluti a fargli introdurre gli effetti onboard, il non creare memoria sufficiente a bordo di un Nordelectro se non di un Nordwave.......eccetera). Poi ogni pensiero contrario al mio lo posso accettare, ma togliere, per scelta di mercato, non è sempre una regola vincente: basterebbe fare come i giapponesi che ti permettono di aggiungere come optional memoria ram atta ad aumentare