johnny81 ha scritto:
Secondo me la musica può essere sia un lavoro sia un'arte, dipende da cosa si fa.
Secondo me la chiave in questa frase è invece il "come si fa", con quale mentalità, con quale volontà, tutto lì. A quel punto, nelle distinzioni mestiere/arte di sopra non c'è più una corrispondenza univoca esatta, schematica. Ma forse siamo fuori tema e la musica pur essendo utilizzata per lavorare, in fondo non è un lavoro, salvo 'macchinette' che prestano la propria 'opera' in cambio di soldi e basta. Più che un lavoro in sé, forse è una componente importante di molti lavori. Ecco che allora quando la musica, ovvero il fare musica, è componente importante di un lavoro, tipo la musica live in un locale (lavoro) o il pianobar in un bar/ristorante (lavoro), è quella componente importantissima che viene pagata perché l'alternativa è la filodiffusione piatta e noiosa anche se il disco è il più bello del mondo, perché comunque avere un musicista onesto e apprezzabile è tutt'altra cosa, rispetto a una riproduzione meccanica di un lavoro esemplare. Certo, lo nota chi ha sensibilità verso questa forma di 'componente' ambientale, ovviamente.
A quel punto l'artista, perché no, è colui che si esibisce e dà piacere nell'ascolto (e qualcuno ne sarà comunque disturbato ovviamente, o perché le casse sono troppo vicine o perché lo strumento acustico gli dà fastidio, fosse pure il miglior musicista in vita) e di conseguenza chi domanda: "MA di lavoro che fai?" è soltanto una persona non in grado di capire il concetto, in quel momento, o per tutta la vita. Si può essere intelligentissimi, laureatissimi, e non capire per davvero niente nella "vita", salvo un bel po' di nozioni "importanti".
Probabilmente però non si può essere sensibilissimi e intelligentissimi e non capire ancora niente, penso proprio di no. Una persona intelligente può fare una domanda come sopra e in qualche altro modo può offendere, mentre una persona sensibile e intelligente, probabilmente non ha necessità di porre quella domanda perché riconosce automaticamente che l'apporto dato è stato importante. Basta.
Quando ti dicono "Grazie, mi ha fatto passare proprio una bella serata" oppure "Le sue mani hanno il dono di far rivivere certi momenti", che si prenda 1 euro o 1000 euro, probabilmente abbiamo fatto centro con il nostro "lavoro". Non si parla di "genio" o di tecnica sbalorditiva ma di "sentimento" probabilmente. Sicuramente quando una persona ha "tratto piacere" dal nostro operato, siamo stati un po' artisti, o con la musica o con gli attrezzi di un altro mestiere.
Ovviamente poi bisogna anche mettere qualcosa nel piatto!