vin_roma ha scritto:
Il mio dire (arrogante?) era in favore di una soluzione pratica anche se "rimediata" e dettata dall' esperienza dove goniometri, teorie e valori su carta lasciano il tempo che trovano.
Amplificare un pianoforte verticale, e spesso anche i coda, in queste situazioni è praticamente impossibile, il risultato quasi certo è solo una tendinite per il pianista.
Direi quasi che è addirittura meglio un piezoelettrico sulla tavola armonica, almeno si può alzare il volume senza creare larsen e fratture alle falangi.
comunque
Avevo deciso di non rispondere non per superbia ma perchè volevo evitare di allungare all'infinito un discorso che era a mio parere già morto nelle premesse della domanda del forumer.
Questo lo hai scritto te : " No, non inventate ipotesi se non conoscete lo strumento. "
Ora che possa essere "microfonato" come hai indicato te mi sembra lapalissiano. ma è una soluzione estrema e semplice che non mi appartiene.
Quando ho detto che un fonico cerca e prova sul campo diverse soluzioni per restituire un suono quantomeno soddisfacente era esclusivamente per ribadire che accontentarsi è una cosa , cercare il miglior suono possibile è altra cosa.
Sulla tavola armonica ci puoi mettere anche i piezo da 10 € adesivi ... non so che suono possa uscir fuori ma personalmente sembra una soluzione da ultima spiaggia. Probabile che alla fine vista la situazione oggettiva avrei optato per la tua stessa identica soluzione .
Quando mi chiedono il servizo di microfonaggio , so benissimo che spesso mi troverò in situazioni acustiche ambientali a dir poco catastrofiche. Prendo i miei due o tre case , cavi , pinze a clip, pinze a collo d'anatra , adattatori vari ed i miei microfoni ( circa 50 ) e provo a trovare una soluzione che sia soddisfacente se non ottimale per chi suona e per chi ovviamente ascolta. Altrimenti diventa una caciarata.
La soddisfazione personale non è nei 70/80 € di affitto del materiale e del servizio ma nel riconoscimento da parte di chi suona nel "compiacimento" di chi si esibisce ed ha la possibilità di gestire il proprio suono con una diffusione in sala perlomeno corretta.
Ho consigliato quelle che sono le soluzioni "scolastiche" come punto di partenza , nessun goniometro o fettucce metriche per le misurazioni della distanza dalla sorgente sonora. Si prova sul campo e sul campo si decide . Non sono teorie e valori su carta ma realtà vissuta. Si prova ...punto.
Che poi si possa utilizzare come già detto un solo microfono nella parte posteriore del piano utilizzando quest'ultimo come cassa armonica per una diffusione omogenea del suono è una soluzione come da stesso detto di adeguamento ma non di scelta ottimale. Te stesso dici che probabilmente il suono uscirà distorto , metallico e confuso.
Quando dico panpottare "leggermente" (con due mic) so benissimo che il piano acustico non è uno strumento "sterofonico "
ma è pur vero che aiuta a trovare un'immagine leggermente più aperta e tridimensionale e che in certi ambienti difficili aiuta ,ed anche parecchio . Poi magari si decide per tenere tutto nel punto mediano.
Ora non vedo nulla di strano nel tentare di restituire un suono quantomeno decente in un contesto di musica probabilmente acustica e non così incasinata come hai dedotto . Si potrebbe discutere all'infinito ma probabilmente ognuno rimarrà della propria opinione .
Edited 28 Apr. 2014 12:50