Integra 7, un acquisto che complica e non risolve

calav 17-04-14 10.20
A un mese dall'acquisto dell'Integra 7 ho buttato giù delle considerazioni e stò valutando purtroppo anche l'eventualità di rivenderlo. Sicuramente è stata + la GAS che non la necessità ad acquistare il Roland e ad oggi ho alcuni dubbi. Sono già coperto da nord stage 2 e nord wave, irrinunciabili nel mio setup in live e talvolta il mac + vst come complemento su sonorità che ai clavia mancano.
Analizzando e facendo un confronto tra vst e Integra mi sono reso conto comunque che i primi sono superiori come sonorità rispetto al secondo, premesso che, personalmente trovo + veloce e facile programmarmi una scaletta su mac che non su Integra. Il roland, x carità, suona non bene ma benissimo x un hardware ma con il mac rimane uno strumento sprecato. Alcuni esempi: Piano acustico non c'è confronto tra galaxy vintage d e supernatural ( nettamente superiore il primo), archi già solo con omnisphere e altre librerie orchestrali anni luce avanti, hammond vb3 impietoso confronto con Roland, brass acustici chiris hein horns opp. anche solo halion sonic ,synthbrass e synth in genere omnisphere, arturia analog lab,ecc...
Non voglio assolutamente deprezzare il Roland che rimane il miglior expander e il + completo esistente ad oggi, ma lo vedo x chi utilizza solo hardware in live.
Sono solo considerazioni personali e un invito a riflettere evitando le solite diatribe tra hw e sw. Ciao
Lele75 17-04-14 10.33
Se pero non hai un Mac e devi scegliere la configurazine più pratica ed economica penso che integra vince....
Sto valutando se prendere un mac e trasferire le lib già acquistate ( galaxy v d etc... ) o integra... Ma integra vincerà penso [:-p] per praticitàemo
lifetime 17-04-14 10.38
Allora integra 7 è sicuramente un buonissimo prodotto ma lo vedo più in un contesto di studio che sul live! Devo ammettere che l'idea di portarsi in giro solo un rack mi attira ma mi spaventa anche dover cercare all'interno di 6000 suoni quello giusto, certo, meglio molti che pochi ma non sempre è un vantaggio! Fatto sta che in vendita ce ne sono molti e questo fa pensare!
calav 17-04-14 10.45
Dal punto di vista della praticità è un aspetto personale. Io mi trovo bene e sono più veloce a creare un progetto con i suoni che mi servono su cubase che a crearmi uno studio set che comunque rimane sempre molto intuitivo rispetto ad altri marchi ( kurzweil, yama ). Sarà dovuto anche al fatto che il display del rolandino è + piccolo rispetto al monitor di un pc. La praticità, ripeto, è un aspetto soggettivo. E' chiaro comunque che il mac+vst andrebbero utilizzati come supporti a tastiere hardware e non come l'unico strumento portante in un setup live
maxpiano69 17-04-14 10.59
calav ha scritto:
E' chiaro comunque che il mac+vst andrebbero utilizzati come supporti a tastiere hardware e non come l'unico strumento portante in un setup live


Opinabile, si tratta di preferenze personali, anche se indubbiamente avere un HW "autosuonante" da maggior sicurezza come soluzione di backup, nulla vieta di avere un setup puramente basato su VST anche per un uso live. Se il mio setup Mac si dimostra affidabile e funziona senza problemi a casa ed in prova, anche suonandolo per parecchiere ore consecutive, perché mai non dovrebbe portelo fare anche in un live? Forse suonare a cas non é "live" anche quello?

Per quanto riguarda Integra, come tutti i Rack e molte WS, i setup si fanno meglio con un Editor su PC, che oggigiorno esistono per tutti i prodotti di un certo livello, farli da pannello é masochismo
calav 17-04-14 11.27
max, ok concordo su quello che dici, difatti uso ipad x l'integra anche se l'editor non è comunque completo, alcuni editaggi + complessi devi farli dal pannello. Non vorrei che quest a discussione si incentrasse sulla praticità tra sw e hw ma volevo sottolineare che un buon mac con ottimi vst l'hardware ( anche il migliore ) non lo batte in termini di qualità di suono e campionamenti e che se abitui il tuo orecchio alle migliori librerie sw , i rompler hw in genere ti stanno un po' stretti, i suoni li senti + piccoli e con meno articolazioni ( soprattutto sugli acustici )
Edited 17 Apr. 2014 9:31
michelet 17-04-14 11.52
Penso che strumenti complessi come Integra7 abbiano, per prima cosa, bisogno di un tempo fisiologico per essere digeriti. Tieni conto che l'interfaccia di OSX, o anche di Windows, unitamente ai vari VST è sicuramente meno faticosa e più immediata di un expander che dialoga con te attraverso un display relativamente piccolo, oppure con un iPad che tanto più grande non è.
Detto questo, come è già stato osservato, tu percepisci una differenza sostanziale tra il sistema computer based e quello expander based e saresti più propenso a scegliere il primo perché più immediato.
D'altro canto però, se avessi solo un setup basato su tastiere ed expander, cosa faresti e come ti organizzeresti? Faresti di necessità virù emo

Se fossi al tuo posto, cercherei di lavorare su Integra7, preparando con calma tutti i live set necessari alle tue esibizioni, programmando opportunamente tutti i vari program change e volumi.
Durante il live dovrai solo effettuare dei cambi di programma e la strumentazione rimarrà allineata.
Quindi, il lavoro di preproduzione va fatto in anticipo, poi rimane tutto il tempo per divertirsi e suonare.... anche senza computer e librerie sonore.
calav 17-04-14 12.05
D'accordo con te Michelet, difatti mi stò creando tutte le studioset a dovere. Il punto è che se devo scegliere sulla qualità del Full piano di Integra e vintage d, opp. tra una simulazione di hammond del Roland opp. il vb3 e così via, i campioni software li trovo superiori e non di poco
giupa 17-04-14 12.09
calav ha scritto:
Alcuni esempi: Piano acustico non c'è confronto tra galaxy vintage d e supernatural ( nettamente superiore il primo), archi già solo con omnisphere e altre librerie orchestrali anni luce avanti, hammond vb3 impietoso confronto con Roland, brass acustici chiris hein horns opp. anche solo halion sonic ,synthbrass e synth in genere omnisphere, arturia analog lab,ecc...


Credo che queste considerazione siano il vero nocciolo della questione. Se il problema fosse stato solo una gestione più complessa, calav si sarebbe anche arrangiato, ma in questo caso anche l'orecchio vuole la sua parte, e allora non c'è sacrificio che regge.

Continuo a pensare che integra sia uno strano progetto. Insufficiente o al massimo marginale in studio, ostica per il live. Tanti suoni e tanta potenza difficili da tirare fuori davvero.
Ecco perchè penso che per certi versi il progetto FA possa dare maggiore soddisfazione a roland.
michelet 17-04-14 12.13
@ calav
D'accordo con te Michelet, difatti mi stò creando tutte le studioset a dovere. Il punto è che se devo scegliere sulla qualità del Full piano di Integra e vintage d, opp. tra una simulazione di hammond del Roland opp. il vb3 e così via, i campioni software li trovo superiori e non di poco
Si, sono d'accordo anch'io con te, c'è da dire però che in un contesto live non mi formalizzerei troppo sulla purezza e la versimiglianza delle timbriche.
Una ricerca di perfezione così va bene, a mio modesto avviso, se devi registrare un album in digitale a 192kHz (per poi farne mp3 emo)
Solo in quel contesto sarei intenzionato a cercare il migliore pianoforte acustico, il migliore organo elettromeccanico, la migliore sezione d'archi ecc. ecc. ecc., salvo poi il fatto di verificare se tutte queste "prime donne" tra loro non si accapigliano ed il tutto finisce in rissa emo
Voglio dire, avere tanti timbri splendidi che suonano perfetti da soli, potrebbe non essere una soluzione ottimale quando si va a mixarli assieme.
lemon67 17-04-14 14.23
michelet ha scritto:
salvo poi il fatto di verificare se tutte queste "prime donne" tra loro non si accapigliano ed il tutto finisce in rissa emo
Voglio dire, avere tanti timbri splendidi che suonano perfetti da soli, potrebbe non essere una soluzione ottimale quando si va a mixarli assieme.

Certo,con il i basso acustico contenuto in Trillian era la stessa cosa, insieme agli altri strumenti nel mix
era piuttosto ingestibile, alla fine usavo o quello contenuto in logic o quello del motif.
lifetime 15-08-14 12.02
mi riaggancio a questa discussione chiedendo: quanti mfx si possono assegnare ad ogni parte? Visto che decantano tanto il fatto di avere per ogni canale effetti indipendenti mi chiedevo quanti se ne possono mettere... Inoltre da quello che mi sembra di capire è tutto organizzato per studio set per cui se voglio fare un layer di due o più suoni devo memorizzarli in un studio set, ma se volessi avere uno studio set su di un canale midi e uno su un altro canale midi dovrei fare il "merge" in un terzo studio set?
giannirsc 15-08-14 12.16
hai un mfx per ogni parte..quindi 16 per studio set.
Questi mfx sono molteplici, si passa dal semplice equalizzatore fino a combinazioni di più effetti tipo rotary+drive...o comp+delay+phaser..o tremolo + dist..insomma hai già delle concatenazioni all'interno di 1 mfx.

gli studioset sono come le vecchie performance yamaha o le combi di casa korg..hai 16 parti e te le gestisci..possono ricevere su ch midi differenti o uguali..crei split e layer..insomma fai di tutto e puoi usare una performance alla volta.
io per ogni performance ho creato 4-5 patch e le gestisco dalla mc2000..4 parti sul ch 1 e i vari split gestiti dalla mc..altri 3 sul ch 2 e cosi via..insomma hai l'imbarazzo della scelta su come gestirlo..è totalmente open.
giupa 15-08-14 12.18
@ lifetime
mi riaggancio a questa discussione chiedendo: quanti mfx si possono assegnare ad ogni parte? Visto che decantano tanto il fatto di avere per ogni canale effetti indipendenti mi chiedevo quanti se ne possono mettere... Inoltre da quello che mi sembra di capire è tutto organizzato per studio set per cui se voglio fare un layer di due o più suoni devo memorizzarli in un studio set, ma se volessi avere uno studio set su di un canale midi e uno su un altro canale midi dovrei fare il "merge" in un terzo studio set?
Gli mfx che puoi avere sono 1 per traccia. Idealmente puoi avere 16 mfx contemporaneamente.
Che per un hardware non sono pochi. A questi aggiungi le mandate rev e chorus che sono gli stessi per tutti ma che ogni traccia può usare in quantita indipendente.

Ripeto, se parliamo di hardware la cifra è consistente. Se lo paragoniamo alla duttilità dei vst allora siamo lontanissimi. In quel caso non c'è alcun limite e il suono, fossero anche 20 tracce, te lo disegni come vuoi.

Riguardo agli studio set, ne puoi avere uno per volta. Ognuno di questi può avere fino a (virtualmente tenendo conto della struttura delle voice che utilizzi e della polifonia totale) 16 tracce.
Ad ogni traccia puoi assegnare il canale che vuoi, per cui puoi anche usare 16 tracce per avere 4 layer di 4 suoni l'uno. Per ogni gruppo di 4 usi un canale midi diverso. Dalla master ti richiami solo il canale midi e ad ogni cambio di canale ti richiami una combi diversa. In pratica uno studio set, se programmato bene può avere anche più combi.

Tieni presente che un cambio di studio set presuppone un'attesa di diversi secondi, quindi è improponibile per fare un cambio al volo durante l'esecuzione di un pezzo.

In definitiva l'integra si conferma una macchina da studio, ma se si aguzza l'ingegno può dare qualcosa anche in live. Ma non è il live il suo motivo di vita e se devo dire la verità non l'ho ancora vista su palco e di palchi ne giro abbastanza.
lifetime 15-08-14 12.37
grazie per le risposte ma chiedo, tutti i toni anche quelli supernatural utilizzano al massimo un mfx? Se decido di suonare un tono su un canale midi si porta dietro tutta la sua catena di effetti o devo rifare il routing come nelle combi di korg?
metallo 15-08-14 12.38
giupa ha scritto:
Gli mfx che puoi avere sono 1 per traccia. Idealmente puoi avere 16 mfx contemporaneamente.
Che per un hardware non sono pochi. A questi aggiungi le mandate rev e chorus che sono gli stessi per tutti ma che ogni traccia può usare in quantita indipendente.

Ripeto, se parliamo di hardware la cifra è consistente. Se lo paragoniamo alla duttilità dei vst allora siamo lontanissimi. In quel caso non c'è alcun limite e il suono, fossero anche 20 tracce, te lo disegni come vuoi.

Riguardo agli studio set, ne puoi avere uno per volta. Ognuno di questi può avere fino a (virtualmente tenendo conto della struttura delle voice che utilizzi e della polifonia totale) 16 tracce.
Ad ogni traccia puoi assegnare il canale che vuoi, per cui puoi anche usare 16 tracce per avere 4 layer di 4 suoni l'uno. Per ogni gruppo di 4 usi un canale midi diverso. Dalla master ti richiami solo il canale midi e ad ogni cambio di canale ti richiami una combi diversa. In pratica uno studio set, se programmato bene può avere anche più combi.

Tieni presente che un cambio di studio set presuppone un'attesa di diversi secondi, quindi è improponibile per fare un cambio al volo durante l'esecuzione di un pezzo.

In definitiva l'integra si conferma una macchina da studio, ma se si aguzza l'ingegno può dare qualcosa anche in live. Ma non è il live il suo motivo di vita e se devo dire la verità non l'ho ancora vista su palco e di palchi ne giro abbastanza.


Io ho iniziato a utilizzarla live insieme a Kronos e V-Synth GT e devo dire che mi ha coperto tutte quelle sonorita' acustiche un po' carenti su Kronos....sto pensando cmq di darla via visto che mi sto campionando i suoni che mi servono sul Kronos :D

Certo e' che l'Integra e' sicuramente piu' adatta in studio dove pero', ahime', a mio avviso perde sulla qualita' dei suoni rispetto ai VST.

lifetime 15-08-14 12.43
giupa ha scritto:
Ad ogni traccia puoi assegnare il canale che vuoi, per cui puoi anche usare 16 tracce per avere 4 layer di 4 suoni l'uno. Per ogni gruppo di 4 usi un canale midi diverso

ok ma quanto risulta complicata poi la gestione? se ho costruito un layer di 4 suoni e volessi riutilizzarlo in un altro studio set posso copiarlo agevolmente o devo ricostruirmelo?
giannirsc 15-08-14 12.43
Attenzione il cambio di studio set è istantaneo ed integra suona trendamente bene..da provarlo di persona prima di qualsiasi giudizio..insomma vai in un negozio e prenditi un oretta di tempo.

comunque è di una semplicità estrema..gli mfx vengono importati automaticamente e ci sono degli editor su pc per editare il tutto..insomma un rack con le palle..non un prodotto entry level o con limitazioni.
Edited 15 Ago. 2014 10:46
metallo 15-08-14 12.51
giannirsc ha scritto:
Attenzione il cambio di studio set è istantaneo ed integra suona trendamente bene..da provarlo di persona prima di qualsiasi giudizio..insomma vai in un negozio e prenditi un oretta di tempo.



Confermo, il cambio e' immediato e suona ottimamente bene per essere HW, in studio non regge il confronto con i VST purtroppo, ma ha dalla sua che per suonare bene molti dei VST hai bisogno di una macchina molto performante, con integra hai tutto in un box.
giannirsc 15-08-14 13.51
Guarda son gusti..anche in studio preferisco integra per la sua immediatezza e a livello di orchestrali mi soddisfano molto i supernatural e le schede orchestra..l'unico vst che gli preferisco è il b4 per gli hammond.