Eccomi qui, ho appena finito di provare il PX5s per un'oretta...
Prime impressioni:
1. Aspetto: devo ammetterlo: come ho scritto nel 3d precedente, a me - almeno in foto e in video - il Px5s non faceva impazzire... Mi sembrava un po' troppo "giocattoloso" per uno strumento di fascia professionale. Niente di più sbagliato: questo Privia dal vivo è davvero bello, molto professionale ed elegante. Il vero miracolo si compie nella sua leggerezza (finchè non lo si prende non ci si crede), che non pregiudica affatto la stabilità sullo stand, come molti temevano. E poi la custodia soft KC 134 della Stefy Line sembra cucita addosso alle sue fattezze...
L'unica cosa che non mi piace è la dimensione dei tastini di selezione sul pannello, sinceramente non mi ci trovo benissimo, però credo che sia un peccato davvero veniale.
2. Tastiera: ragazzi, la tastiera di questo Privia è - la prima volta che si suona - TRAUMATIZZANTE. Nel senso che non ti aspetti che le dita abbiano la sensazione che danno le venature simil avorio ed ebano... Durante le prime note ci si sente un po' destabilizzati (anche perchè la sensazione NON è quella di un piano vero), ma col passare del tempo invece ci si abitua in frettissima e la si apprezza non poco per il "grip" che riesce a dare! Per quanto riguarda l'action, è FAVOLOSA: io non sono certo un "fulmine di guerra" a livello pianistico, eppure le dita si muovono con disinvoltura godendo di un'ottima curva dinamica producendo il massimo risultato con il minimo sforzo.
3. Suoni: allora, vi giuro che come ho acceso il piano e ho cominciato a suonarlo ho pensato la cosa peggiore che potesse succedermi, cioè di dover dare ragione a Superbaffone... Sinceramente quello che ho sentito non mi è piaciuto. Poi, memore anche dei consigli (evviva questo forum
) di alcuni utenti, ho cominciato a "smanettare" sull'equalizzazione e... il suono è cambiato come dal giorno alla notte. Sembra incredibile, ma è proprio così: le sonorità del PX5s non sono affatto scadenti, ma sono inspiegabilmente "presentate" in maniera scadente, cioè "ingabbiate" in un'equalizzazione che definire "piatta" è poco: basta agire nella giusta maniera e il suono si "apre" in maniera più che soddisfacente!
Per quanto riguarda il mio gusto personale, ho modificato il suono di Piano Concert equalizzando i bassi a +4, i medio bassi a -3, i medio alti a -3, e gli acuti a +6. Imho, splendido.
Ho capito quindi che non solo il piano, ma tutti gli altri suoni possono essere assolutamente messi in linea con i propri gusti agendo davvero su pochi parametri... E poi l'editor (a cui ho già dato una prima occhiata) è davvero intuitivo e mette sotto gli occhi in un attimo tutti i parametri che compongono la "struttura del suono" del PX.
A proposito: il piano mi è arrivato già con l'ultima versione dell'OS, cioè la 1.11.
4. Utilizzo da master:
e non aggiungo altro. Con i controlli in tempo reale che si hanno a disposizione (e ogni controller può agire su DUE parametri!) le possibilità di intervento sono praticamente infinite... Si può agire dai parametri di modifica del suono (cutoff, resonance) fino agli effetti o ai CC midi. Meraviglioso!
5. Funzioni arpeggiatore/phrases: queste sono funzioni che a me personalmente non interessano (almeno per ora), ma sappiate che sapendoci fare si possono praticamente comporre canzoni intere (e salvarle come smf) o utilizzare il PX come vero e proprio arranger...
MA CHE FIGATA!!!