franzphone ha scritto:
mi lascia perplesso… Non credo molto ai piloti che dormono poche ore… Poteva scrivere che erano sottopagati o altro, ma non leggo nulla a riguardo… Per l' economia carburante, qua in Brasile hanno approvato una legge per fare l' atterraggio più "planato" (non so i termini tecnici, non capisco nulla di volo…) ma al momento funziona da circa 1 anno e non ci sono stati incidenti…
Il consumo di carburante è determinato da innumerevoli fattori di cui alcuni prevedibili, altri imprevedibili.
Non esiste un metodo di stima preciso.
Solitamente il consumo viene determinato a monte da una impostazione che si digita nel computer di bordo (FMC), nello specifico in una pagina chiamata Cost Index che prevede di digitare un numero compreso tra 10 e 100.
Questo numero si incarica di creare una sorta di "mappatura prestazionale" delle performance dell'aereo, cioè se digito.. chessò 90... l'aereo viene automappato per avere un certo tipo di spinta/rateo/consumo su tutto il volo (in questo caso una mappatura ad alte prestazioni).
Se invece digito 20 l'aereo viene mappato per avere prestazioni diverse (a basse prestazioni).
Purtroppo come è tipico di ogni mezzo che si muove tramite motori, prestazioni elevate vuol dire minor tempo a salire in quota, minor tempo a percorrere la tratta di crociera, più velocità, ma a sua volta più consumo di carburante.
Prestazioni basse significa più tempo a salire in quota, minor velocità in crocerà, più tempo di percorrenza, meno consumo di carburante.
Ogni compagnia ha un suo "Cost Index", lo decide lei e lo comunica ai piloti (i quali provvedono ad inserirlo nel computer di bordo).
Poi ci sono invece i fattori imprevedibili come possono essere i ritardi dovuti al traffico aereo, al vento in quota (sei trovi un bel vento frontale sulla rotta è inevitabile che consumerai di più del pianificato), ai temporali, ai mancati avvicinamenti, etc etc.
Tutto questo per dire che non è possibile far quadrare i bilanci attuando solo una "planata dolce".
Anzi ad essere più precisi si consumerebbe meno facendo una planata brusca e decisa, ossia tirare indietro le manette al minimo, estrarre gli aerofreni, e fare "affondare" l'aereo in fretta (ma ovviamente i passeggeri non lo gradiscono).
In quel modo ci si porterebbe da alta quota a bassa quota in poco tempo rispetto ad un volo planato in cui si percorre più strada.
Va poi considerato il profilo di volo segnato sulle carte, il quale prevede per ogni aeroporto delle procedure specifiche che si diversificano da aeroporto ad aeroporto.
Alcuni aeroporti permettono planate dolci e lunghe.
Altri aeroporti (magari circondati da montagne) prevedono procedure più repentine, cioè planate corte con un rateo di discesa più spinto.
A tutto questo va infine aggiunto il peso dell'aereo al decollo che, in base al numero di passeggeri e carico in stiva, cambia continuamente.
Per tutte queste ragioni è impossibile far viaggiare un aereo col carburante settato "al litro" per risparmiare.
Nessuno fa una cosa del genere.
Si imbarca sempre il carburante nel quantitativo per operare in sicurezza e che tiene conto di tutte le variabili prevedibili e imprevedibili.
Cioè col carburante si abbonda sempre (lassù sfortunatamente non c'è l'Agip per fermarsi a rifornire se ci si ritrova a secco).