steve ha scritto:
quali sono le alternative (a parte il calcio...)?
La tua e' una domanda lecita, soprattutto se rivolta a persone che non hanno ( o non possono avere) alternative tipo hobby ecc.
Penso alle persone anziane ad esempio : per molte di loro la televisione e' una forma di intrattenimento, di compagnia ecc. e non e' colpa loro se il livello qualitativo delle trasmissioni e' decisamente basso.
Fa parte dell'anomalia di questo paese, dove almeno la TV di stato dovrebbe avere una vocazione culturale, educativa e di intrattenimento di un certo livello.
Purtroppo la telecrazia berlusconiana, essendo stata esonerata dalle regole previste per l'uso di concessioni radiotelevisive, ha contagiato tutto abbassando notevolmente il livello dei programmi tv.
In Germania (fatevelo raccontare da chi ci vive) non esiste un duopolio come da noi, ma esistono almeno 40 canali liberi (non a pagamento) del livello della RAI di un tempo.
La pubblicita' e' sottoposta a severe regole atte a salvaguardare i contenuti artistici del materiale trasmesso, e le interruzioni sono meno frequenti che da noi.
Le regole delle concessioni radiotelevisive, obbligano i gestori a garantire pluralismo (da noi invece e' fantascienza), e a far si che la pubblicita' non prevalga sul prodotto trasmesso (fantascienza anche questa).
Uno dei motivi per il quale il satrapo non si schioda dalle poltrone e' proprio questo : se mai dovessero arrivare commissioni serie, il suo impero smetterebbe di produrre valanghe di denaro a costo zero (spot pubblicitari a fiumi, pagando cifre irrisorie per le concessioni).
Che dire : in un paese senza regole succede anche questo, e forse uno dei danni maggiori al paese proviene proprio dalla televisione, e dall'enorme lavoro di persuasione di massa messo in atto in piu' di 20 anni.
Tornando pero' all'inizio del discorso, non tutti hanno possibilita' di scegliere, e questo accentua ancora di piu' l'effetto negativo di una programmazione di scarso livello come quella delle televisioni italiane.