Campionatori akai s,competitors dei vst?

donnye 16-12-13 12.16
Un buongiorno a tutti.
Una curiosità: i campionatori akai s3000 e compagnia bella,possono ancor oggi competere con i virtual instrument?
O meglio la qualità dei campioni akai può essere paragonata ai VST?

Grazie a tutti.emo
Edited 16 Dic. 2013 11:17
anonimo 16-12-13 12.43
secondo me no!!...per me è un utopia che il software raggiunga e superi l'hardware! è come dire che i robot nel futuro riusciranno ad avere un anima e provare emozioni!! "vedi il film " corto circuito" io sono un "antivst" emo
Edited 16 Dic. 2013 11:43
anumj 16-12-13 12.44
perdono sotto il profilo della memoria ram e di massa.
vincono su tutto il resto (che è quello che conta).
Jeanlu 16-12-13 14.36
Ho letto un'articolo a riguardo, sul numero di Novembre 2013 di Sound on Sound.
In pratica i motivi per avere un sampler HARDWARE oggigiorno sono quasi inesistenti.
In quanto a quantità, versatilità, velocità e semplicità d'uso il paragone la differenza tra un MACHFIVE 3/KONTAKT e un sampler dell'AKAI è la stessa che c'è tra una KRONOS x una M1.
Sulla qualità dei suono, o dei filtri, 'c'è qualche hardware sampler di classe, ma parliamo di sottigliezze al limite dell'udibile. In sostanza il gioco non vale più la candela...

Edited 16 Dic. 2013 13:44
vin_roma 17-12-13 04.13
Mah, onestamente, se parliamo di profondità, intesa come suono scolpito, dettagliato, ricco armonicamente, per me ancora non c' è paragone tra soft e strumenti veri.

Un pad suonato con la 01W vera non ha nulla a che vedere con i pad del parente stretto Wavestation della collezione VSTi Korg vintage: la 01W lo subissa.

Con i campionatori, a confronto con i VSTi, secondo me è la stessa cosa.

L' evoluzione ha portato a software dedicati in sostituzione dei campionatori.
Quindi abbiamo famiglie di VSTi dedicate alle orchestre, alle chitarre, ai synth, cori etc... tutti notevolmente migliori per capacità nell' articolare e controllare i vari campioni, questo perché si può disporre di infinitamente più memoria.
Una volta, con l' hardware, te lo sognavi di poter avere tutte le sfumature che oggi si possono avere con 5/6 Gb per un solo violino... si andava giù più duri, magari ci si limitava nell' esporsi in suoni che non potevano essere credibili, ma la pasta però c' era e anche un campionamento "povero" di Mb aveva una bella dignità.

Io, l' estate scorsa, sono andato in giro a suonare in un primo momento, oltre alle tastiere, con un rack con dentro il mio Emu + lettore Zip (caso mai l' HD avesse fallito), e... i suoni "tiravano", altro ché... quando suonavo la parte iniziale di C' era una volta in America con un ensamble di archi fatti con la vecchia libreria Akai, con i contrabbassi sulla prima ottava, di seguito celli, viole e violini e con un fondo di cori (HU/HA simili al suono di "Aria" sigla di Quark)... che devo dire, col flicorno solista (vero) era una botta che non vi dico, come nel finale di spettacolo con "l' estasi dell' oro" (sempre di Morricone), sparavo i controcanti di corni FF (sempre Akai) con accordoni di cori FF... una botta da brivido...

A metà stagione, per via del fatto che il campionatore mi imponeva oltre allo Stage Piano anche altre due tastiere, alla fine, ma solo per economia di spazio e tempi di "smonta e rimonta", ho rimesso sul palco solo il piano con sopra la master A33 collegata al portatile + M-Box e con gli stessi set campionati...

Il bello era che ci mettevo un terzo del tempo a montare e rismontare, ma in quanto al suono, dettaglio, presenza... niente da fare.
Alla fine perdevo un sacco di tempo per evitare quell' impasto che nel confronto col campionatore mi sembrava grigio e senza forza, che non riusciva a competere con la presenza degli altri strumenti veri sul palco.

Purtroppo ha vinto l' economia e l' instabilità di prodotti oramai "pericolosi" dal vivo (l' HD e le ram hanno quasi vent' anni e anche lo Zip di soccorso ha "i giri" contati) ma il suono esce senza dubbio meno impastato e più presente con l' hardware.


morale: le nuove librerie dedicate non hanno nulla a che vedere con il vecchio sistema, sono molto più realistiche, più articolate (ma fanno perdere anche molto tempo), i campionatori, anche se non mascherano a dovere la loro natura, di contro rilasciano una certa "dignità timbrica" che in un certo qual modo sovrasta le, seppur, migliori capacità di articolazione dei VSTi.

per me questo ne è un esempio: introduzione di Papa Don't Preach
Edited 17 Dic. 2013 3:27
orange1978 17-12-13 14.07
Scusa vin ma perché non ti prendi una pc3k6 se sei convinto di queste tue teorie?

Avresti una ram flash con 128 mega, ben 4 volte qualsiasi sampler akai prima della serie 5000/6000....niente zip zap e niente hard disc, avresti la vast e kdfx con cui trattare I samples...inoltre una volta caricato tutto su flash, basta tenere un backup su pendrive....la flash a differenza degli akai non si cancella.

secondo me ti conviene, la versione 61 non pesa niente....paragonabile a una 01....perché vuoi limitare il tuo godimento suonando un sistema che non ti convince, quando la soluzione moderna effettivamente esiste?

I convertitori della pc3k sono molto simili ai vecchi samplers e per la compatibilitá akai o emu, esistono dei convertitori su pc che risolvono la cosa.
vin_roma 17-12-13 14.35
Ah, Orange...

saii quante volte sono stato per negozi a provare CP 5, 4, Kurz e via dicendo? è un periodo di m....
va così... aspetto che passi e intanto mi adatto.
Edited 17 Dic. 2013 15:11
orange1978 17-12-13 17.15
Mi dispiace sapere che hai dei problemi seri....io ne so qualcosa e so che significa viverci.

Beh se le cose andranno meglio un domani anxhe come lavoro, il senso era questo, te la consiglio come scelta dato che come feeling e hardware é quella che piu si avvicina ai vecchi akai.
losfogos 17-12-13 20.56
Jeanlu ha scritto:
In quanto a quantità, versatilità, velocità e semplicità d'uso il paragone la differenza tra un MACHFIVE 3/KONTAKT e un sampler dell'AKAI è la stessa che c'è tra una KRONOS x una M1. Sulla qualità dei suono, o dei filtri, 'c'è qualche hardware sampler di classe, ma parliamo di sottigliezze al limite dell'udibile. In sostanza il gioco non vale più la candela...


Sulla praticita' e versatilita' non c'e' paragone (infatti uso Halion da una vita) ma che paragone stupido, spero tu l'abbia riportato dall'articolo. I campioni dell'M1 sono vecchissimi rispetto al Kronos, ma le librerie Akai non sfigurano assolutamente rispetto a molti vst. Quest'ultimi hanno in piu' le articolazioni (penso agli Adagio Violins di 8dio ad esempio) ma ci sono molte librerie Akai ancora super-valide. Proprio ieri ho fatto una base al volo arrangiando qualche nota di archi: i 2vln exp e 2vlas exp se non sbaglio di VIRTUOSO STRINGS avevano un respiro davvero realistico. Se poi li carichi da un bel Akai S5000 supnano ancora meglio!

Altro esempio: una base fatta tre giorni fa (chi mi e' amico su facebook puo' andare ad ascoltare sulla bacheca) dove ho utilizzato i brass ensemble dello Yamaha A4000, beh, suonano alla grande!

michelet 18-12-13 17.36
Ho anche il sospetto che tante librerie odierne peschino abbondantemente da quelle passate, AKAI ed EMU in primis... emo
Se ci lamnentiamo che Roland ricicla alla grande i suoi samples, dovremmo aprire bene le orecchie per renderci conto di quanti altri lo fanno emo
anumj 18-12-13 17.54
c' è anche da dire che molte vecchie librerie facevano schifo.
non è che fosse tutto oro.
quelle buone costavano più del campionatore a volte.