Mah, onestamente, se parliamo di profondità, intesa come suono scolpito, dettagliato, ricco armonicamente, per me ancora non c' è paragone tra soft e strumenti veri.
Un pad suonato con la 01W vera non ha nulla a che vedere con i pad del parente stretto Wavestation della collezione VSTi Korg vintage: la 01W lo subissa.
Con i campionatori, a confronto con i VSTi, secondo me è la stessa cosa.
L' evoluzione ha portato a software dedicati in sostituzione dei campionatori.
Quindi abbiamo famiglie di VSTi dedicate alle orchestre, alle chitarre, ai synth, cori etc... tutti notevolmente migliori per capacità nell' articolare e controllare i vari campioni, questo perché si può disporre di infinitamente più memoria.
Una volta, con l' hardware, te lo sognavi di poter avere tutte le sfumature che oggi si possono avere con 5/6 Gb per un solo violino... si andava giù più duri, magari ci si limitava nell' esporsi in suoni che non potevano essere credibili, ma la pasta però c' era e anche un campionamento "povero" di Mb aveva una bella dignità.
Io, l' estate scorsa, sono andato in giro a suonare in un primo momento, oltre alle tastiere, con un rack con dentro il mio Emu + lettore Zip (caso mai l' HD avesse fallito), e... i suoni "tiravano", altro ché... quando suonavo la parte iniziale di C' era una volta in America con un ensamble di archi fatti con la vecchia libreria Akai, con i contrabbassi sulla prima ottava, di seguito celli, viole e violini e con un fondo di cori (HU/HA simili al suono di "Aria" sigla di Quark)... che devo dire, col flicorno solista (vero) era una botta che non vi dico, come nel finale di spettacolo con "l' estasi dell' oro" (sempre di Morricone), sparavo i controcanti di corni FF (sempre Akai) con accordoni di cori FF... una botta da brivido...
A metà stagione, per via del fatto che il campionatore mi imponeva oltre allo Stage Piano anche altre due tastiere, alla fine, ma solo per economia di spazio e tempi di "smonta e rimonta", ho rimesso sul palco solo il piano con sopra la master A33 collegata al portatile + M-Box e con gli stessi set campionati...
Il bello era che ci mettevo un terzo del tempo a montare e rismontare, ma in quanto al suono, dettaglio, presenza... niente da fare.
Alla fine perdevo un sacco di tempo per evitare quell' impasto che nel confronto col campionatore mi sembrava grigio e senza forza, che non riusciva a competere con la presenza degli altri strumenti veri sul palco.
Purtroppo ha vinto l' economia e l' instabilità di prodotti oramai "pericolosi" dal vivo (l' HD e le ram hanno quasi vent' anni e anche lo Zip di soccorso ha "i giri" contati) ma il suono esce senza dubbio meno impastato e più presente con l' hardware.
morale: le nuove librerie dedicate non hanno nulla a che vedere con il vecchio sistema, sono molto più realistiche, più articolate (ma fanno perdere anche molto tempo), i campionatori, anche se non mascherano a dovere la loro natura, di contro rilasciano una certa "dignità timbrica" che in un certo qual modo sovrasta le, seppur, migliori capacità di articolazione dei VSTi.
per me questo ne è un esempio:
introduzione di Papa Don't PreachEdited 17 Dic. 2013 3:27