marcoballa ha scritto:
PS: tutto d'un tratto mi si è rivalutato Allevi....
PPS: tutto d'un tratto mi son rivalutato io come pianista
Edited 6 Dic. 2013 15:09
al 2° PS dico che tu sei una "mente musicale" e tireresti fuori cose da dire anche da un tavolo e dalle pentole e, quando ci si sa esprime, la tecnica è utile ma non essenziale e comunque sai benissimo come si trattano gli strumenti!
al 1° PS devo alzare le braccia, forse hai ragione.
Contemporaneamente alla mia adolescenza/prima maturità avevo ELP, Genesis, PFM, Spyro Gyra, Dire Straits, Pino Daniele... e male che andasse per i miei contemporanei c' erano Clyderman, Rondo' Veneziano... insomma, comunque un panorama musicale delegato a persone con le "palle" rispetto a ciò che va i giro oggi.
Oggi è difficile trovare musica con l' anima, non la si cerca o non la si propone? "ai miei tempi" se uscivi dalle tue scelte trovavi L. Dalla, Barry White, Battiato, C.S.N.Y., J. Taylor ma, certo, anche Paolo Frescura, Alan Sorrenti... ma tutta gente che poco o tanto aveva da dire qualcosa e si aveva la mente per recepirla...
Ho messo le virgolette a "i miei tempi" non per il solito discorso della nostalgia... ma perché onestamente raramente sento nei prodotti attuali l' anima, sento tanti bei suoni, bei mix... ma artisticamente pallosi... quasi in sintonia con con l' industria degli strumenti elettronici per far musica: strumenti bellissimi ma lontani dall' essere musicali.
E siccome gran parte della musica odierna si avvale dell' informatica forse va da sé che l' economia d' esercizio ci porti a realizzare le cose sui computer, di registrare a distanza spedendo i file, di mixare da un' altra parte... e in tutto questo alla fine prevale il più facile confezionamento musicale omologato a discapito dell' armonia collettiva che la musica potrebbe esprimere.
Mancando l' anima artistica, ma avendone comunque bisogno, allora accade a degli "orfani d' arte" di affascinarsi per quelle che a noi, abituati a ben altro, sembrano bambinate.
Se così fosse vuol dire che c' è un problema grosso, forse la troppo veloce crescita informatico/comunicativa ha creato uno strappo generazionale troppo profondo e non si è avuto modo o tempo di fondere i margini di questo passaggio con chi aveva certe esperienze.
Insomma, ci sarà una generazione di "orfani culturali"?
Si, mi fa incazzare dover ammettere che in quest' ottica Allevi ha fatto bene a paragonarsi a Mozart, ma mi dispiace per 'sta Giulia che ne è una vittima e inconsapevolmente aguzzina (i suoi produttori no, solo aguzzini e scellerati senza ritegno, dignità e morale...)!