Ondioline....ma come ci siamo ridotti?

orange1978 30-11-13 03.52
Fatevi un regalo, guardate questo video.

Uno strumento inventato nel 1941, simile all'ondes martenot ma molto piu versstile e pratico nell'uso quotidiano, interamente valvolare, come poteva la tecnologia dell'epoca produrre risultati cosi espressivi?

Sentite il realismo del clarinetto o del fagotto, percepitene la naturalezza nei vibrati e nel fraseggio assolutamente credibile, l'intimitá di quei suoni.

ma bioparco, é possibile che oggi con tutta la tecnologia digitale e analogica, dsp, cpu, etc....non riusciamo a fare altrettanto bene?

Qui a sto punto cé qualcosa che non torna....senti I suoni del chamberlin (basta ascoltare I samples della clavia) e ti caghi sotto a sentire il realismo delle chitarre o del clarinetto basso....andate sul sito....e siamo negli anni 50.

poi senti questo ondioline e scopri che costava pure poco ed é un progetto del 1940!

....facendo due conti oggi dovremmo riuscire a fare di meglio, e molto....ma a me non sembra.
io dalle tastiere pcm (ci metto tutto, kurzweil, motif, fantom, korg) non mi pare nemmeno tirando in ballo I modelli fisici si riesca a fare meglio.

Suggestione? Forse.....ma alle mie orecchie quel coso vetusto suona molto meglio, considerando che siamo nel 1940 é vergognoso oggi spendere 1000 euro per I suoni del motif.
orange1978 30-11-13 04.29
da 5:20 in poi

ottima comparazione di strumenti veri ed emulazione, miglior risultato direi il violino e poi il clarinetto.
Finale strepitoso, si sentono le cose primordiali che qualche decennio piu tardi diventeranno di uso comune, come loops ritmici, un momento epocale di proto musica elettronica.
vin_roma 30-11-13 05.51
Niente da dire... se non il fatto che almeno da 15 anni i nuovi strumenti non mi dicono niente.

In queste dimostrazioni si "sente" lo strumento, anche se incerto nelle imitazioni, che è pensato per fare musica puntando sulla dinamica e l' espressività... cosa che, ultimamente, noto latitante tra gli appassionati di tastiere e VST moderni.

Una volta, anche se avevi uno strumento così così, si puntava a farlo suonare, oggi, con le tastiere moderne, non le puoi suonare (dominare) tanto sono imbalsamate nei loro preset e circuiti e non puoi fare altro (anche illudendosi con la programmazione) che tirar fuori cose preconfezionate...

Io ho passato anni a cercar di tirar fuori il suono dal pianoforte, altri da una tromba o da un violino... e la musica (secondo me) era sì più rozza, ma più profonda e penetrante.

Oggi è questo quello che manca... affezionarsi ad uno strumento e cercare di tirar fuori il massimo. Le tastiere di oggi fanno troppo e autonomamente. Sembra che abbiano tante possibilità, switch, pedali, rotelle... tutti si affascinano dei facili risultati ma nessuno approfondisce più... allontanandosi dall' espressività.

Un Hammond, un MiniMoog, un Rhodes, uno Steinway... suona! ha di suo da mettere a disposizione di chi vuole controllarli, tutto il resto sono pallide imitazioni che purtroppo non stimolano e la digitalizzazione ultimamente ha "troppo" addormentato i sensi al punto di pensare che la Kronos serva per fare musica.

La musica si fa con la passione, lo studio e il controllo espressivo dello strumento ...con la fantasia... e il suono è un fattore secondario. Oggi invece, nonostante se ne sia perso il perché, si pensa solo a quello.


Thanks a te!
Edited 30 Nov. 2013 4:54
Alarico 30-11-13 06.23
... poi è uscito il Moog e J.J. Perrey HA BUTTATO VIA L'ONDIOLINE emo
dxmat 30-11-13 08.15
Suoni primordiali ma di incredibile l'espressività.
La mente corre a Switched-On Bach di Wendy Carlos che ascoltata ora fa ancora impallidire.

Sarà pure suggestione ma il suono moderno ha spesso perso l'anima.

joy 30-11-13 09.54
carinissimo stò strumento: mai visto!!
grazie a orange per il video.

io sono dell'idea che alcune cose le hanno continuate a fare con gli stessi "principi": qualcuna ha continuato a dare anche dopo 30 anni espressività,dinamica e realismo ad alcune macchine.

il video sotto insieme ad un vecchio video di presentazione del k250 esprime forse quello che intendo dire.

http://www.youtube.com/watch?v=-MpI0zokIaM

grazie ancora per il video.emo

best,
joy
giosanta 30-11-13 10.03
Poteva, poteva caro Orange e comunque un grazie meritatissimo.
Basta pensare al Novachord di Hammond, del 1938.
Quanto alle altre considerazioni... sono tutte condivisibili e riflettono semplicemente il fatto che è la musica, dal punto di vista dell'innovazione, a non esserci più, perlomeno come fenomeno di dimensioni percepibili.
Vedete, a voi ha meravigliato che in quell'epoca potessero raggiungersi certi risultati, a me ha meravigliato molto di più che certi risultati venissero mostrati in quella che è manifestamente una trasmissioni popolare.
Torniamo quindi alle prime serate con Mina che "jazzeggia" con Trovajoli, ad Arbore che spiega gli strumenti della PFM ecc. ecc....
Edited 30 Nov. 2013 9:03
metallo 30-11-13 11.22
A chi fa il discorso dell'espressivitá degli strumenti di una volta comparati con quelli di oggi....ma che differenza c'è tra questo strumento e una ws moderna come la citata kronos? Entrambi emulano altri strumenti, la kronos lo fa meglio solo perchè si avvale di una tecnologia nuova ma questo non c'entra nulla con l'espressivitá, che dipende solo da chi usa lo strumento.

Il bello di questo ondioline è che può considerarsi un precursore delle moderne ws, è fantastico vedere un progetto di 80 anni fa come possa ancora risultare in qualche modo contemporaneo e con caratteristiche uniche ancora adesso, come il vibrato sui singoli tasti.
filigroove 30-11-13 14.50
Mi piace io video, bello e stimolante. Per le mie esigenze non posso lamentarmi del mercato musicale odierno, infatti, per mio gusto personale, con l'andare del tempo ho rinunciato alle sterili emulazioni da work station e ora faccio musica con strumenti concettualmente o fisicamente costruiti una quarantina di anni fa. Quello che mi interessa è che un synth monofonico dalle grandi capacità, come un Mopho, l'abbia pagato €500 e non €5000.
In fondo esiste la musica e poi ci sono gli strumenti, la musica supera qualsiasi limite, esisteva fin da quando gli uomini picchiavano rami su tronchi d'albero abbattuti e roba così.
Per quanto mi riguarda, senza voler uccidere l'innovazione, ci sono già abbastanza strumenti per fare tutta la musica del mondo.
Ciao
am0 30-11-13 15.41
Di aggeggi sonori ne ho visti, costruiti, ascoltati e provati, ma questo proprio mi era sfuggito.
Un thanks più che meritato ad orangeemo
orange1978 30-11-13 18.07
L'ondioline rientra tra I magnifici cinque che solitamente gli amanti del synth conosono ben poco, perché piu in uso nella musica colta che nel pop rock.....ossia:

Theremin (unico ad aver avuto successo al grande pubblico per via dei prezzi contenuti)

Ondes Martenot (fino a qualche anno fa poco conosciuto al di fuori della francia per via dei prezzi elevati, scarsa pubblicitá fuori confine, e difficoltá nel poterlo acquistare, aspetto presente tutt'ora)

Telefunken trautonium e mixturtrautonium (ebbe il suo quarto d'ora di popolaritá grazie al film gli uccelli di hitchkock, ma pochi lo sanno)

Ondioline (dopo il theremin il piu conosciuto forse al grande pubblico)

Hammond Novachord (anche questo, se ne sa un po solo negli ultimi anni)

Questi sono I 5 senza I quali non sarebbero mai esistiti I moog, I buchla, gli emerson, I jarri....e pensandoci bene forse non sarebbe stato poi cosi male, dato l'alto grado di stereotipia che oggi ci circonda.

Non so, ma io quando sento gente parlare del synth, parlano quasi solo di jarre, keith emerson, il pelato vestito da frate, e il moog.....che schifo.......abberrante.

Esiste molto altro al mondo oltre il prog, il pelato, l'hammond e il mascellone che rompe gli organi sul palco.

Cé tanta di quella musica, dagli anni venti in poi da farci indigestione, anche elettronica.
carmol 30-11-13 18.08
bellissimo...
ma non c'è da stupirsi tanto !
ciò che si può fare con i transistor si può fare
(ed è stato fatto) anche con le valvole, dimensioni a parte.
Nel caso di specie lo strumento è monofonico e abbastanza semplice,
un oscillatore ben fatto e vari filtraggi statici,
mi ricorda un moog satellite primordiale.
Quello che lo rende così espressivo è il CONTROLLER,
cioè quella particolare tastiera sospesa con molle,
che permette, muovendo il dito, di creare vibrati controllati come
in nessun altro strumento a tastiera;
l'aftertouch è molto più primitivo e inefficace, a confronto.
Questo, unito alla maestria nell'utilizzo dell'esecutore,
che è abile a emulare le tecniche di esecuzione degli strumenti sintetizzati,
ne amplifica il realismo e ne esalta l'espressività.
Penso che le case dovrebbero concentrarsi
sul controllo del suono, più che sul suono stesso;
aftertouch, breath controller, beam controller, ribbons etc
sono ancora piuttosto scarsi in merito
Edited 30 Nov. 2013 17:13
giosanta 30-11-13 18.13
Chi è il "pelato vestito da frate"?
orange1978 30-11-13 18.16
La tastiera mobile non é una prerogativa dell'ondioline ma fu copiata da l'ondes martenot, che ha lo stesso principio ma aggiunge un ribbon come controller oltre alla tastiera detto rúban e una maggior estensione.

L'espressvitá che si ottiene da questi controllers non convenzionali rispetto ai synth moderni é incomparabile.

La colpa é principalmente per via del fatto che il synth si é imbastardito dopo il contagio con uno steumento estremamente rozzo, ossia l'organo hammond.

Il synth oggi piu di ieri assomiglia piu a una sorta di mega organo elettronico electone incrociato con il mellotron, piu che a quella generazione di strumenti come ondes martenot o trautonium, strumenti che puntavano sull'alto controllo del suono piu che l'emulazione a tutti I costi.
carmol 30-11-13 18.39
orange1978 ha scritto:
La tastiera mobile non é una prerogativa dell'ondioline ma fu copiata da l'ondes martenot, che ha lo stesso principio ma aggiunge un ribbon come controller oltre alla tastiera detto rúban e una maggior estensione.

non mi sembra,
non ho mai avuto la fortuna di vedere dal vivo questi strumenti,
ma dalle descrizioni e dai video sembra che l'ondes abbia una tastiera fissa con
un meccanismo a pressione isolato, un antenato della wheel, da utilizzare con la sinistra,
abbinato ad un ribbon;
un meccanismo molto più complesso che richiede due mani,
rispetto alla tastiera oscillante dell'ondioline che permette il controllo con un solo dito.

Comunque, siccome all'epoca era impossibile generare suoni simili alla controparte acustica reale,
si faceva la cosa più intelligente, si inventavano controller che permettevano
di simulare tecniche di suono ed espressione, e il risultato è ovviamente ancora oggi notevole:

tante volte si è discusso su questo forum su quanto influisca
la tecnica del suonare per emulare i suoni di strumenti acustici;
risulta molto più realistico un suono di chitarra scadente ma suonato con la giusta
tecnica chitarristica, che non un sample tecnicamente perfetto ma suonato in maniera pianistica.
Edited 30 Nov. 2013 17:40
vin_roma 30-11-13 19.06
Alarico ha scritto:
... poi è uscito il Moog e J.J. Perrey HA BUTTATO VIA L'ONDIOLINE emo

Hai capito il vecchietto?!!!?
vin_roma 30-11-13 19.08
carmol ha scritto:
tante volte si è discusso su questo forum su quanto influisca
la tecnica del suonare per emulare i suoni di strumenti acustici;
risulta molto più realistico un suono di chitarra scadente ma suonato con la giusta
tecnica chitarristica, che non un sample tecnicamente perfetto ma suonato in maniera pianistica.
Edited 30 Nov. 2013 17:40

Straquoto...
vin_roma 30-11-13 19.11
giosanta ha scritto:
Chi è il "pelato vestito da frate"?

Jordan Rudess?
orange1978 30-11-13 22.38
@ carmol
orange1978 ha scritto:
La tastiera mobile non é una prerogativa dell'ondioline ma fu copiata da l'ondes martenot, che ha lo stesso principio ma aggiunge un ribbon come controller oltre alla tastiera detto rúban e una maggior estensione.

non mi sembra,
non ho mai avuto la fortuna di vedere dal vivo questi strumenti,
ma dalle descrizioni e dai video sembra che l'ondes abbia una tastiera fissa con
un meccanismo a pressione isolato, un antenato della wheel, da utilizzare con la sinistra,
abbinato ad un ribbon;
un meccanismo molto più complesso che richiede due mani,
rispetto alla tastiera oscillante dell'ondioline che permette il controllo con un solo dito.

Comunque, siccome all'epoca era impossibile generare suoni simili alla controparte acustica reale,
si faceva la cosa più intelligente, si inventavano controller che permettevano
di simulare tecniche di suono ed espressione, e il risultato è ovviamente ancora oggi notevole:

tante volte si è discusso su questo forum su quanto influisca
la tecnica del suonare per emulare i suoni di strumenti acustici;
risulta molto più realistico un suono di chitarra scadente ma suonato con la giusta
tecnica chitarristica, che non un sample tecnicamente perfetto ma suonato in maniera pianistica.
Edited 30 Nov. 2013 17:40
NNo caro, te lo posso dire con certezza perché l'ho studiato in francia!

cioe, veramente beata ignoranza....uno ti spiega le cose anzj ti dice come sono, ad esempio "quella stella fa parte di un sistema binario" e la risposta "ma no non mi sembra, io dal balcone ne vedo una sola" emo

Allora, l'ondes martenot usa DUE sistemi per controllare il suono, per l'altezza ha tastiera e ruban, la tastiera mobile consente un controllo tipo piano, preciso, per via che é mobile appunto consente un vibrato estremamente naturale, il ruban invece consente di suonare in maniera continua senza intervalli fissi tono semitono, come oa voce umana o un violoncello (l'inventore era violoncellista)

La mano sinistra dato che é monofonico controlla il touche du intensité,Ossia l'intensità... in pratica dosi il volume come se fosse un archetto, sensibilissimo, ti permette di fare fluttuare il suono in tempo reale in maniera estremamente espressiva, e di controllare come se fosse un archetto, anche l'attacco a seconda di come dosi la velocitá di attacco.
La mano sx controlla poi anche il terzo parametro, ossia il timbro agendo anche in realtime sui controlli di registro e dei quattro diffusori, miscelabili in vari modi.

Sono cose cmq che volendo si trovano su internet, anche se non le hai provate, quindi prima di dire cazzate e zittire uno che le sa sul serio, informiamoci eh carmol, poi che tu non sia nuovo a minchiate é un dato di fatto (vedi I tuo passati su blofeld e kronos), peró fino a sto punto....cioe sarebbe come se io conoscessi un astronauta e mi raccontasse come funziona lo shuttle e io gli rispondessi "no, non é vero ho visto in un filmato che quella cosa non funziona cosi, sai su canale 5".....a uno che ci é salito e lo ha pilotato sul serio!

Ma daaaaaaaai.......
Edited 30 Nov. 2013 21:42
orange1978 30-11-13 22.50
@ vin_roma
giosanta ha scritto:
Chi è il "pelato vestito da frate"?

Jordan Rudess?
eh proprio lui.....il san francesco del prog.

dovrebbero prenderlo come tastierista per la prossima edizione del forza venite gente, e poi, gia che ci siamo, magari dargli un posto in convento in cui meditare, lui e le sue tastiere.

mamma che strazio, ma non perché non sia bravo ci mancherebbe, perché per I giovani sopratutto esiste solo lui!

Apri quel cazzo di yt e siamo infestati da quel sito che spero un giorno si brucino tutti I loro server, duexento demo tutte uguali! Tutte sul lead di jordan pelatess.

Monotematici.....i chitarristi non sono monotematici cosi, ci sono dozzine e dozzine di performers, eric clapton, vaughan, hendrix, vai, satriani, george benson.....i giovani tastierist parlano SOLO del pelato! é assurdo, per quanto possa essere bravo.