Impariamo a suonare

doremi58 03-11-13 14.57
herbie



a proposito di filmati e di emozioni, voglio condividere con voi questo video.

gabrieleagosta 03-11-13 15.03
Bellissimo!! Thanks emo
FranzBraile 03-11-13 15.06
Bellissimo...!!!
Hai messo insieme un "pianista" che adoro
un pezzo che amo
una tastiera (oasys) che rimarrà per sempre nel mio cassetto dei sogni...
GRAZIE
Adelo69 03-11-13 15.16
emoemoemoemoemo
emo
giomusic 03-11-13 15.20
emoemo
Markelly 03-11-13 15.49
GRANDE PEZZO che ho sempre amato, sentito per primo nella versione "elettrica"!!!
anumj 03-11-13 17.43
Hancock è il pianista jazz più pop in assoluto.

Ha scritto cose sublimi, ma verrà ricordato in eterno per roba come Watermelon Man o Rockit.
Markelly 03-11-13 17.50
anumj ha scritto:
verrà ricordato in eterno per roba come Watermelon Man o Rockit.


Con orgoglio, spero.
anumj 03-11-13 18.00
Con lo stesso orgoglio con cui si puo ricordare n pezzo famoso di Santana o dei Bee Gees.


Markelly 03-11-13 18.15
Intendevo orgoglio suo, almeno per Watermelon.
Il disco Headhunters è un capolavoro nel genere. Fare grandi cose valide e contemporaneamente raggiungere le masse in tutto il mondo è roba di pochi.
michelet 03-11-13 20.04
Mi hai rovinato la domenica emo
anumj 03-11-13 20.34
@ Markelly
Intendevo orgoglio suo, almeno per Watermelon.
Il disco Headhunters è un capolavoro nel genere. Fare grandi cose valide e contemporaneamente raggiungere le masse in tutto il mondo è roba di pochi.
Io preferisco chi fa grandi cose, a prescindere dalla massificazione.

Le masse non distinguono bach da mozart, verdi da vivaldi. Le masse - in compenso - sanno benissimo chi canta "gelato al cioccolato", per cui, con tutto il rispetto, fanculo alle masse.

Hancock ha fatto grandissime cose, ha fatto cose mediocri e cose pessime.

Il successo discografico, a me, dal punto di vista artistico, ha sempre lasciato molto indifferente.

Vorrei che Herbie Hancock fosse più ricordato per l'intro di stella by starlight dall'album my funny valentine di miles.
...per quell'assolo su dolphin dance in maiden voyage.
...per kuru/speak like a child insieme con Jaco.
cick 03-11-13 21.27
michelet ha scritto:
Mi hai rovinato la domenica emo

e provo a rovinarti anche il...lunediemo.

comunque, Anumj: emo
Markelly 03-11-13 21.35
@ anumj
Io preferisco chi fa grandi cose, a prescindere dalla massificazione.

Le masse non distinguono bach da mozart, verdi da vivaldi. Le masse - in compenso - sanno benissimo chi canta "gelato al cioccolato", per cui, con tutto il rispetto, fanculo alle masse.

Hancock ha fatto grandissime cose, ha fatto cose mediocri e cose pessime.

Il successo discografico, a me, dal punto di vista artistico, ha sempre lasciato molto indifferente.

Vorrei che Herbie Hancock fosse più ricordato per l'intro di stella by starlight dall'album my funny valentine di miles.
...per quell'assolo su dolphin dance in maiden voyage.
...per kuru/speak like a child insieme con Jaco.
Ma credo che quello che ho detto io, cioè fare ottima musica e piacere a tanti, sia la massima aspirazione di qualunque artista.
anumj 03-11-13 23.15
@ Markelly
Ma credo che quello che ho detto io, cioè fare ottima musica e piacere a tanti, sia la massima aspirazione di qualunque artista.
In generale è certamente cosi, essere famoso è l'aspirazione di ogni artista... anzi di ogni uomo.

Di fatto pero' un musicista jazz o classico, sa di rivolgersi ad un pubblico molto ridotto, rispetto a quello di una pop-star.
Alla meglio muori in un letto coi tuoi cari accanto, alla peggio muori dimenticato anche da dio.

Nei 70 i musicisti jazz, almeno il 90% di essi, capirono che l'arrivo del rock e del funk avrebbe sconvolto ogni schema e che quindi l'unico modo di reagire era quello di 'adattarsi'. La famosa 'sperimentazione' (bitches brew per citarne uno) di quegli anni fu puro istinto di sopravvivenza.

Fin qui io posso capire storicamente il fenomeno e le sue conseguenze.

Quello che non capisco è perchè negli 80 dopo essere arrivati ad un livello artistico oramai elevatissimo, certi artisti hanno creduto di dover ancora insistere sulla produzione commerciale, con i risultati davvero raccapriccianti come Rockit.



steve 04-11-13 06.40
@ anumj
Con lo stesso orgoglio con cui si puo ricordare n pezzo famoso di Santana o dei Bee Gees.


pur comprendendo (e condividendo... ma solo in parte...) il principio che nel post successivo hai precisato meglio spero che tu (sott)intenda "con i dovuti distinguo" (e con tutto rispetto per i BeeGees...)

che insomma non vorrai mettere sullo stesso piano "Stayin alive" con "Europa"... entrambe famose ma quest'ultima decisamente una... anzi... probabilmente due o tre spanne sopra...

tornando al principio che hai esposto lo condivido solo in parte in quanto non vedo per quale motivo un artista deve nascere crescere e morire esprimendosi sempre nello stesso modo senza la possibilità di rimettersi in discussione... questo vale per il rockettaro che pure a 70anni non si schioda da certi schemi (v. rolling stones) sia per i jazzisti... è vero... il jazz è per pochi eletti (e per di piu prevalentemente d'oltreoceano...) ma perchè impedire a un hancock o a un metheny di fare cose piu "appetibili" alla massa pur mantenendone l'anima di fondo? ovvio che c'è il "rischio" di una commercializzazione ma tutto sta nello spirito con cui tali artisti si approcciano con tale cambiamento... e se non c'è un esclusivo fine speculativo non vedo perchè non lo può fare (per tacere poi del fatto che anche l'artista è un essere umano e adda' campa' pure lui... emo )

o sbaglio?

p.s.... non per fare un torto a doremi... ma non era piu opportuno aprire (o spostare) questo thread in "musica e dintorni"?
Edited 4 Nov. 2013 6:13
anumj 04-11-13 09.42
Ho citato Santana e BeeGees non a caso, non solo perchè mi piacciono entrambi, ma proprio perchè sono l'emblema della massificazione del rock e della musica pop dei 70, con successi discografici paragonabili a quelli dei Beatles.

Detto questo, la mia avversione non è verso il cambiamento, nè verso la sperimentazione che sono il normale corso evolutivo della carriera di un musicista. La mia avversione è nei confronti della banalizzazione dell'arte e alla sua riduzione ad un mero prodotto commerciale, solo perchè magari te lo impone la tua etichetta discografica o perchè vuoi semplicemente vendere qualche copia in più.
Edited 4 Nov. 2013 8:43
gesucca 04-11-13 09.59
anumj ha scritto:
Detto questo, la mia avversione non è verso il cambiamento, nè verso la sperimentazione che sono il normale corso evolutivo della carriera di un musicista. La mia avversione è nei confronti della banalizzazione dell'arte e alla sua riduzione ad un mero prodotto commerciale, solo perchè magari te lo impone la tua etichetta discografica o perchè vuoi semplicemente vendere qualche copia in più.

Quoto ogni parola. emo
anonimo 04-11-13 10.08
anumj ha scritto:
Detto questo, la mia avversione non è verso il cambiamento, nè verso la sperimentazione che sono il normale corso evolutivo della carriera di un musicista. La mia avversione è nei confronti della banalizzazione dell'arte e alla sua riduzione ad un mero prodotto commerciale, solo perchè magari te lo impone la tua etichetta discografica o perchè vuoi semplicemente vendere qualche copia in più.



tutte cose perdonabili se hai inciso un album con maiden voyage
anumj 04-11-13 11.23
@ anonimo
anumj ha scritto:
Detto questo, la mia avversione non è verso il cambiamento, nè verso la sperimentazione che sono il normale corso evolutivo della carriera di un musicista. La mia avversione è nei confronti della banalizzazione dell'arte e alla sua riduzione ad un mero prodotto commerciale, solo perchè magari te lo impone la tua etichetta discografica o perchè vuoi semplicemente vendere qualche copia in più.



tutte cose perdonabili se hai inciso un album con maiden voyage
assolutamente si.
ma non voglio apparire come un pedante purista, io adoro l'hancock elettrico di textures, di spiraling prism, di 4 a.m., di actual proof o di butterfly.
senza il mio vinile (...e cassetta!) di Mr.Hands forse oggi non sarei quello che sono.