Sampler A-4000, recensione.

losfogos 23-10-13 17.38
Ringrazio in questo spazio i forumer JM e Fuztec per avermi aiutato con le ram, con le quali ho potuto realizzare un paio di cartelle ricche di programs.
Il sistema operativo e l'interfaccia che si avvale dei potenziometri per TUTTE le funzioni (con eccezione del tasto COMMAND/EXIT) e' a dir poco da psicopatici ma ci ho fatto l'abitudine.
La cosa davvero positiva che mi fa gongolare non poco, e' che con 150 euro ho una macchina multitimbrica, con tre FX, uscite separate, hd interno, drive scsi e zip, e soprattutto una qualita' sonora al top.
Ho gia' sperimentato nel live questo campionatore che piloto da una Korg Z1: va benissimo, e di sprecare gli ennesimi 2000 euro per prendermi la solita ws me ne strafrego

Il suono e' una tacca frizzante rispetto al calore degli E-mu e al suono granitico degli Akai, ma cio' che mi ha stupito molto sono alcuni cd rom in dotazione con brass, strings e loop di batteria acustica davvero di qualita', con qualche articolazione che non guasta mai e soprattutto "ultra-economici" in fatto di memoria. Da segnalare anche gli Hammonds, alcuni utilizzabilissimi e con tanto di distorsione...
Ho poi tirato fuori dalla polvere altri cd-rom addirittura in formato A-3000 ma letti dai 4000/5000; beh, la sorpresa e' stata di trovare in questi cd che dire RARISSIMI e' poco, un giacimento di suoni synth incredibile. Dai vintage (ottimi sample di JX3p e tanti altri) a campionamenti di macchine digitali come la serie Jv Roland, Pad stereo evolutivi che sfruttano la sintesi interna.... c'e' una grande scelta!
Tra le altre cose ci sono dei synth-lead presenti nei vari Motif ES/XS che mi e' venuto da ridere perche' ho pensato: vedi un po' da dove Yamaha e' andata a pescare i suoni che mette via via nelle sue workstation
E suonano esattamente come nel Motif, con tanto di effetti e pitch-bend!

Il doppio cd rom in A-3000 si chiama "Gourmet-Plate", ed e' cosi' sconosciuto che in rete non c'e' neanche l'ombra dell'ombra di nulla, ma io ce l'ho.

Per chi volesse cominciare l'avventura con i sampler Yammy A-series, si faccia avanti per i suoni emo
Edited 23 Ott. 2013 20:33
gabrieleagosta 23-10-13 18.15
Ma dai Los, che mi fai venire voglia di campionatore (EMU emo)...ma nun c'ho soldi!!!! emoemoemoemo
losfogos 23-10-13 22.20
Ha anche campioni del Nord Lead, e una vagonata di minimoog emo
vin_roma 23-10-13 23.13
Non parli nel vuoto...

proprio pochi giorni fa ho rifatto una versione di Fever...

C. basso dalla collezione J. Patitucci, brass, sample drum di P. Erskine il tutto in formato Akai 1000 e passato dal mio vecchio Emu...

tridimensionalità, profondità, eloquenza del suono...'na botta che sminuisce tutti i VSTi o tastiere di ultima generazione a giocattoli per smanettoni autoreferenziali...

e stiamo parlando di campionamenti... pensa con gli strumenti veri... e pensa da questi alla distanza nell' impatto con i fisarmoniconi tuttofare, pieni di effetti (fumo) e che togliendo questi non mangi (l' arrosto) niente! le chiamano WS no?
losfogos 23-10-13 23.37
Ti aspettavo emo

In questo periodo sto mixando un lavoro sinfonico dove i rinforzi campionati non mancano di certo.
Sto usando gli 8dio Adagio Violins e qualche altra libreria. Per queste cose i vst sono imbattibili, pianoforti etc etc
ma quegli altri vst di synth o generalisti che siano li trovo sempre vaporosi e inconsistenti, pieni di sfarfallamenti nel suono o pieni di effetti e loudness. Anche le moderne workstation scadono talvolta per suoni eccessivamente elaborati.
Tra queste librerie Yamaha ci sono alcuni suoni anche abbastanza effettati, ma allo stesso tempo super-presenti con un suono tutto avanti e "denso". Alcuni suoni escono davvero fuori dai monitor non perche' pieni di bassi e alti....
anonimo 23-10-13 23.50
è come stare alla bocciofila, quando ricordano i vecchi tempi emo
losfogos 24-10-13 00.45
Dai, non banalizzare.
losfogos 24-10-13 00.46
Dove c'e' gusto non c'e' perdenza, non trovi?
ziokiller 24-10-13 00.56
Io oggigiorno se solo vedo una porta SCSI rabbrividisco... emo


Io avevo l'A3000, e a parte il ricordo di una pessima gestione dei dischi e insopportabile lentezza nel leggere i campioni, aveva una sezione d'effetti piuttosto notevole... Roba che poi è finita anche nei Motif. Comunque se te l'hanno regalato vale la pena smanettarci un po', almeno finché hai tempo per farlo... poi prima o poi lo userai come fermacarte emo
Edited 23 Ott. 2013 23:02
losfogos 24-10-13 01.09
Sara' anche cosi', intanto l'ho usato dal vivo invece di spendere 3000 euro per tastiere che hanno sempre gli stessi brass e strings dai tempi del Triton emo, e la soddisfazione e' stata doppia.
SimonKeyb 24-10-13 01.15
@ losfogos
Ti aspettavo emo

In questo periodo sto mixando un lavoro sinfonico dove i rinforzi campionati non mancano di certo.
Sto usando gli 8dio Adagio Violins e qualche altra libreria. Per queste cose i vst sono imbattibili, pianoforti etc etc
ma quegli altri vst di synth o generalisti che siano li trovo sempre vaporosi e inconsistenti, pieni di sfarfallamenti nel suono o pieni di effetti e loudness. Anche le moderne workstation scadono talvolta per suoni eccessivamente elaborati.
Tra queste librerie Yamaha ci sono alcuni suoni anche abbastanza effettati, ma allo stesso tempo super-presenti con un suono tutto avanti e "denso". Alcuni suoni escono davvero fuori dai monitor non perche' pieni di bassi e alti....
caspita mi hai incuriosito, mi piacerebbe proprio sentire qualcosa.
riusciresti mica a postare qualche esempio, anche una demo fatta da te senza troppo impegno? emo
anumj 24-10-13 01.28
... se bocciofila deve essere... allora che sia bocciofila come cristo comanda.

Nei primi 90 ricordo che Protools costava 10 milioni e non c'era internet per scaricarlo.

Allora se eri fortunato compravi notator per l'atari che costava 750 mila lire. Un expander multitimbrico di seconda scelta tipo un proteus? Oltre un milione e mezzo, ma ne servivano almeno 3 di solito, il normale, l'orchestral e il world quindi sono 5 milioni circa. Se volevi fare il figo avevi altre un Ultra Proteus da 3 milioni solo lui.

Se eri molto fortunato spendevi 11 milioni per un campionatore Roland o Akai 16 bit, 4 milioni per un buon synth/masterkeyboard e altri 3 milioni per un expander di ultima generazione tipo la wavestation.

Una Volkswagen Corrado, un macchinone all'epoca costava 25 miloni. Fate un po voi...

Il tastierista italiano medio non era fortunato o quanto meno se voleva trombare doveva trovare un giusto equilibrio tra setup e autovettura. Perchè nei 90, se non eri motorizzato a dovere ti venivano i calli alle mani. Non è come oggi che te la sbattono in faccia.

Quindi l'elenco di attrezzi di cui sopra, nella migliore delle ipotesi era cio che sognavi prima di andare a dormire, quasi sempre a coglioni vuoti, quando la tipa accanto ti lasciava un attimo per riprendere fiato.

Oggi avete tutto, ma non riuscite a fare un cazzo, tutti annoiati, tutti smarriti nell'eccesso di benessere...

Deve venire losfogos a spiegarvi come si usa un sampler cristo santo?

com'è? emo
anumj 24-10-13 01.41
ziokiller ha scritto:
Io avevo l'A3000, e a parte il ricordo di una pessima gestione dei dischi e insopportabile lentezza nel leggere i campioni


e perchè sei anche tu della generazione del tutto e subito, dell'all-at-once...

Sei campano no?
E allora ritrova le tue vere radici, quelle più intime, scoprirai che l'arte è attesa, preparazione, come dice il MAESTRO "sono abitudini che ti danno la serenità di spirito"...

La SCSI è un po' come il COPPITIELLO
anonimo 24-10-13 01.56
mamma mia che permalosi, vado a nanna emo
vin_roma 24-10-13 06.39
cancello, niente di importante...
Edited 24 Ott. 2013 4:52
anonimo 24-10-13 10.28
@ losfogos
Dove c'e' gusto non c'e' perdenza, non trovi?
il problema è che con le vecchie tastiere bisogna perderci tempo, non discuto sulla qualità sonora però una tastiera deve semplificarmi il lavoro.

penso però che per te lavorare su quella macchina sia più che altro un divertimento, e su questo non si discute emo


p.s. adesso arriva anumj a scassare i cabbasisi con i "grandi palchi" e donald fagen che impiega dieci anni per fare un cd emo
losfogos 24-10-13 10.50
No baffo. E' partito come divertimento ma alla fine mi sono reso conto che dopo averci dedicato tempo e pazienza ho ottenuto cio' che speravo: un expander (in questo caso un campionatore quasi regalato) per usare dal vivo quella ventina di suoni di qualita' (brass, strings, lead, pad e vattelappesca) senza comprare l'ennesima tastiera nuova o usata.
In fondo ho fatto cio' che Motif, Kronos e compagnia bella fanno, caricare campioni, le cui caratteristiche le ho ampiamente descritte) senza avere avuto il fardello dell'acquisto dell'ennesimo fisarmonicone come dice Vincenzo, con diecimila suoni doppiati e brass, strings e cori che sono sempre la stessa solfa da fine anni '90.
E' chiaro che se mi chiamano al festival di Sanremo non mi presento con il rack con dentro il vecchio sampler e la vecchia tastiera midi attaccata, ma anche li' ormai bisogna fare sfoggio di Motif e Kronos, quando sappiamo non servono ad una mazza!
Direi che oggi una strumentazione ideale per me e' potente stage piano, un organo e un expander (o meglio campionatore) dove caricare i suoni orchestrali/synth che servono all'occorrenza.

Strumentazioni con tastierine usb attaccate a pc con multiprogrammi in pura plastica non fanno per me.
Quando poi sentiro' una tastiera Korg, Yamaha o Roland che avra' un realismo vero nei suoni ne riparleremo.
Oggi non basta mettere due pianoforti da 1giga in una tastiera oer essere realmente innovativi.


emo
anumj 24-10-13 17.46
@ anonimo
il problema è che con le vecchie tastiere bisogna perderci tempo, non discuto sulla qualità sonora però una tastiera deve semplificarmi il lavoro.

penso però che per te lavorare su quella macchina sia più che altro un divertimento, e su questo non si discute emo


p.s. adesso arriva anumj a scassare i cabbasisi con i "grandi palchi" e donald fagen che impiega dieci anni per fare un cd emo
si ok, ma da sempre semplificazioni o scorciatoie nella musica sono più un danno che altro.

se oggi la musica è quella che è, forse è anche perchè ci sono strumenti che ti danno quell'impressione di poter arrivare ad un obiettivo senza tanti sacrifici.

non è divertente stare 3 o 4 ore a smanettare con un sampler solo per assemblare un multi da usare live, diventa divertente magari dopo quando lo suoni, quando tutta la tastiera è organizzata in modo che ogni singolo campione risponda ai tuoi comandi come hai previsto durante la programmaz.

questo indipendentemente dal fatto se suoni in concerto con madonna o al dopolavoro ferroviario.


losfogos 24-10-13 19.15
anumj ha scritto:
da sempre semplificazioni o scorciatoie nella musica sono più un danno che altro.


Nel mondo del recording non ne parliamo: ho in mano dei pezzi da ultimare dove chi ha lavorato prima di ma ha applicato tre-quattro insert per traccia e disegnato automazioni tipo zig-zag-elettrocardiogramma.
Il cantante non cantava, il batterista non era bravo e poi se ne doveva andare, quell'altro cosi'....tanto poi con le automazioni e goi effetti si aggiusta, e la batteria la editiamo, e il mastering... Si, ma non e' cosi'.
Diciamo pure che sono discorsi da pensionati che giocano con le boccie, ma quando ho cominciato io non c'era neanche l'Adat, ma pure con i primi digitali a nastro si registrava dal banco analogico e l'arrangiatore doveva avere l'idea precisa di come il pezzo doveva girare, e i musicisti e la voce solista dovevano essere bravi perche' di modifiche e aggiustamenti eravamo ridotti all'osso!
pask976 24-10-13 19.44
@ anumj
si ok, ma da sempre semplificazioni o scorciatoie nella musica sono più un danno che altro.

se oggi la musica è quella che è, forse è anche perchè ci sono strumenti che ti danno quell'impressione di poter arrivare ad un obiettivo senza tanti sacrifici.

non è divertente stare 3 o 4 ore a smanettare con un sampler solo per assemblare un multi da usare live, diventa divertente magari dopo quando lo suoni, quando tutta la tastiera è organizzata in modo che ogni singolo campione risponda ai tuoi comandi come hai previsto durante la programmaz.

questo indipendentemente dal fatto se suoni in concerto con madonna o al dopolavoro ferroviario.


beh dipende sempre da chi le usa.

La musica è quella che è perchè sono cambiate tante cose non solo gli strumenti ma chi li usa e anche il mercato condiziona abbastanza.

qui sono d'accordo a metà. secondo me chi perde 3/4 (anche di più) ore a smanettare con un sampler o nell'accuratezza di costruirsi un suono è perchè in fondo vuole farlo...e diciamoci la verità quando un suono te lo costruisci/modifichi e organizzi e poi quando lo suoni è come lo volevi tu godi molto di più suonandolo di quando selezioni una voice e suoni.

sull'ultimo punto pienamente daccordo, anche perchè (vedi sopra) il godimento io lo trovo abbastanza personale. Cioè per me la cosa importante è che per me il suono sia "quello che voglio sentire" per cui il contesto diventa relativo.

per tornare al 3d volevo solo sapere le tempistiche di caricamento campioni e se conviene avere l'hard disk interno o esterno.
grazie